GIUDA 3

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claudio.41
00giovedì 27 settembre 2012 21:44

(Giuda 3)


Leggiamo:"Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre".


Invito il lettore ad un esame della breve ma forte lettera di San Giuda, e fermiamoci alle parole: "UNA VOLTA PER SEMPRE".

Le chiese non hanno difficoltà a ripetere i nomi: "Salvatore, Grazia, Fede". Le difficoltà sorgono relative al COME della fede, perchè è facile ripetere in teorie le stesse parole, e alterare il primitivo significato.

Molte sono le ragioni sottili: l'avversario e la mente umana sono sottili; ci dicono: "i tempi sono cambiati; alterate circostanze richiedono alterati metodi ed altro".

Ciò è vero in molti campi, ma è pericoloso applicarlo al Cristianesimo. Perciò, lo scrittore dovè affrettare a deporre il pensiero di scrivere un altra narrativa evengelica, perchè vedeva che si andavano introducendo innovazioni le quali, senza negare i fatti dell'Evangelo, alteravano il metodo della presentazione di esso, e questo avrebbe finito con l'offuscare, piano piano, tutte le verità fondamentali.

Il passo, dal metodo alla sostanza, non è molto lungo. Abbandonata la primitiva semplicità e purità della "forma della sana dottrina", alla fine, un pò alla volta, si altera la dottrina stessa, sino a dubitare dei fatti narrati.

Il candido lettore non ha che da guardarsi attorno, per vedere come tanti che si chiamano cristiani, interpretano prima, a modo loro, e infine negano il soprannaturale delle Scritture.

Il soverchio "Liberalismo" porta a passi lenti, ma continui, verso l'Agnosticismo e l'Ateismo.
Torniamo dunque alla fonte, se davvero vogliamo essere e rimanere cristiani, voglio dire Cristiani di Cristo.

La breve epistola di Giuda attacca solo pochi problemi, che, in un certo senso, possono chiamarsi disciplinari. Ma non è detto che egli non abbia seguito con la predicazione il soggetto appena accennato. Inoltre vi sono altre pagine nel Nuovo Testamento che danno enfasi a quel UNA VOLTA, per sempre, di Giuda.

Mentre i secoli hanno evoluto tante cose, il tempo non può e non deve alterare il Messaggio di Gesù Cristo, nè la semplicità del metodo che la contemplazione di Lui, se studiamo e seguiamo le di Lui orme ci scopre. Metodo seguito, ma non a lungo, e che da quando fu alterato, cominciarono eresie e scismi nelle chiese antiche.

E' bene essere brevi e dire solo quanto basta a fare appello agli onesti. Vi sono, ohimè i disonesti della mente, che amano incaparbirsi nelle loro vedute, e si vergognano di sconfessarle. Il vero Cristiano è pronto ad essere corretto.

L'epistola tuona: "UNA VOLTA PER SEMPRE!". Cioè: non si può alterare.

Gesù Cristo, l'Evangelo, il metodo semplice di propagarlo non vanno soggetti a mutamenti. Fino a che siamo nell'attuale dispensazione, il Mondo (lo spirito di esso) è Mondo; Satana è Satana; la Chiesa è un popolo di pellegrini incompresi e nascosti: l'appoggio della Chiesa deve essere sul Signore solo; la guida, in dottrina e condotta, deve essere data dallo Spirito Santo, perchè il governo è di DIO, ed è esercitato dallo Spirito Santo, il Quale solo prepara i ministerii, e comanda chi e dove andare.

Cessi l'uomo, e si onori il Signore!

All'energica parola "Una volta", cioè per sempre, faccio eco e dico, prima a me stesso, che sono debole come altri, e
dico a chi legge: "Facciamo ritorno a Gerusalemme; ma più che alla città, al centro di essa, al tempio. Andiamo a ricercare Gesù Cristo, che non è cambiato e ci attende dove lo abbiamo lasciato.
Non ci innamoriamo delle folle senza Cristo, ma cerchiamo LUI anche se dovessimo rimanere pochi. E rifacciamo con LUI il cammino, e sperimenteremo ancora una volta la letizia e semplicità di cuore che adornano i cristiani davvero consacrati, e che vivono per l'approvazione di UNO solo, come LUI, il Figliolo di DIO, l'Uomo Gesù, dipese e visse del Padre
".

O mio fratello, sorella, è detto, "la Parola di Cristo abiti in voi" (Colossesi 3:16). Si noti : "Di Cristo", per ricordare che deve essere parola UNTA (Cristo=Unto) in noi dallo Spirito Santo, rivelata dentro.

Egli, il Signore, ha parlato nelle Scritture, e ripete in noi, volta per volta, nella Sua Parola quello che è necessario. E continua a parlare, perchè il Padre ci parla in questi ultimi tempi, nel Figliolo.

Coltiva con riverenza l'esame delle Scritture, badando che te le spieghi lo SPIRITO SANTO per quanta porzione che te ne abbisogna, di tempo in tempo. Vivi in comunione con Gesù Cristo, sino al punto che Egli stesso, per fede, dimori dentro di te.

Se noi viviamo in comunione col Signore, per mezzo della meditazione e della preghiera, se leggiamo la Sua Parola, se onoriamo lo Spirito Santo e domandiamo luce e guida, riconosciamo facilmente le "orme" dove Gesù è passato, e sulle quali vuole che noi passiamo.

Bisogna stare attenti a non perdere il filo conduttore, perchè una leggera trasgressione alle norme sopra suggerite può metterci su falsa strada. Il nemico sà confondere le orme e portare al precipizio.

Dobbiamo tenere stretto il filo conduttore del nostro cammino. La comunione con Gesù deve essere intima, costante, e così la luce non verrà meno.

Una interruzione e l'oscurità ci avvolge, e corriamo pericolo di metterci sulla strada del male.

Il viaggio nostro ha una meta. Attorno a noi vi è nebbia e pericolo, e nel cammino non abbiamo che un tenue filo, appena visibile forse, ed è la linea delle orme che sono rimaste davanti a noi.

Le orme lasciate da Gesù.


claudio.41
00domenica 25 novembre 2012 22:22
un sorriso
00martedì 17 settembre 2013 17:54
[SM=x795143]
Pattybolzano
00domenica 11 gennaio 2015 00:50
[SM=x795136]
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