GIACCA, CAMICIA E CRAVATTA

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Vittorio_
00venerdì 30 ottobre 2009 11:30

Buondì, è da molto che intendevo aprire questo thread ma mi è sempre passato dalla testa.
Volevo chiedervi: il solo modo per essere presentabili, eleganti, insomma, Testimoni di Geova è quello di portare solo ed esclusivamente giacca, camicia e cravatta? Non credete che un golfino con un'ottima polo siano decisamente più "delicati" di questa divisa?
A voi la parola.
[SM=g7340]
Seabiscuit
00venerdì 30 ottobre 2009 11:38
forse anche per i Piloti delle compagnie aeree sarebbe più comodo viaggiare con un golfino con un'ottima polo, eppure...
Ad esempio in banca è d'obbligo portare camicia e cravatta per dare una buona impressione ai clienti.
A noi piace essere ordinati ed eleganti quando entriamo nella casa di Dio, non per dare rispetto a qualche cliente, ma a Dio.
Comunque ognuno è libero di indossare anche solo un golfino, non c'è nulla che lo vieta.
Amalia 52
00venerdì 30 ottobre 2009 11:52
Possiamo dimostrare quanto sia profondo il nostro rispetto per il carattere sacro delle adunanze anche con il modo in cui ci vestiamo. Il nostro aspetto, per quanto riguarda sia l’abbigliamento che l’acconciatura, può contribuire molto alla dignità delle adunanze. L’apostolo Paolo esortò: “Desidero che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando mani leali, senza ira e dibattiti. Similmente desidero che le donne si adornino con veste convenevole, con modestia e sanità di mente, non con forme di intrecciature di capelli e oro o perle o abbigliamento molto costoso, ma come si conviene a donne che professano di riverire Dio”. (1 Timoteo 2:8-10) Quando assistiamo alle assemblee tenute all’aperto negli stadi, il nostro abbigliamento può essere adatto alle condizioni climatiche e rimanere comunque dignitoso.


Poiché desideriamo onorare Geova, vestiamo in modo dignitoso quando andiamo alle nostre adunanze di congregazione e quando ci raduniamo in gran numero nelle assemblee. Il nostro abbigliamento deve essere pratico e presentabile. Questa è una testimonianza per chi ci osserva. Persino gli angeli notano la nostra attività, come notarono quella di Paolo e dei suoi compagni di fede. (1 Corinti 4:9) Dovremmo essere sempre vestiti in modo appropriato. Ad alcuni la fedeltà nella scelta dell’abbigliamento potrebbe sembrare una cosa da poco, ma agli occhi di Dio è importante. [SM=g8335]

Fonte:TG 15/7/05 Tema:Siate fedeli in ogni cosa
al.64
00venerdì 30 ottobre 2009 11:57
anche i venditori delle aspirapolveri della
folletto mettono la giacca e la cravatta....

[SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]
cassiopea64
00venerdì 30 ottobre 2009 12:08
vero, vero...
noi che rappresentiamo Geova sulla terra, come ci dovremo vestire?
giacca e cravatta, ovvio!! [SM=x1408399]
EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 12:12
Re:
Vittorio_, 30/10/2009 11.30:


Buondì, è da molto che intendevo aprire questo thread ma mi è sempre passato dalla testa.
Volevo chiedervi: il solo modo per essere presentabili, eleganti, insomma, Testimoni di Geova è quello di portare solo ed esclusivamente giacca, camicia e cravatta? Non credete che un golfino con un'ottima polo siano decisamente più "delicati" di questa divisa?
A voi la parola.
[SM=g7340]





Nella civiltà occidentale, l'abito elegante è per convenzione costituito dal completo di giacca e cravatta. Un'ottima cartina di tornasole ci è data dal dal mondo del lavoro: i dirigenti delle aziende (ed è inutile invocare le eccezioni, che non farebbero che confermare la regola) sono vestiti sistematicamente in giacca e cravatta. Nella società per cui lavoro, pur non essendo l'abito classico di stretto rigore, è richiestissimo quando si tratta di partecipare a riunioni con i 'capi'. Ad un colloquio di lavoro, come certo sai, a meno che non si stia partecipando ad una selezione per pizzaioli, è buona norma presentarsi in giacca e cravatta. Se fossi convocato ad un incontro per un impiego statale, ci andresti in polo e golfino - come dici tu - o in giacca e cravatta?

Uomini politici, direttori d'orchestra e i membri dell'organico orchestrale (tra l'altro vestiti di solito tutti uguali), medici, magistrati, avvocati, giornalisti e la maggioranza dei docenti universitari che ho conosciuto indossano d'abitudine il vestito classico con la cravatta mentre sono al lavoro: e anche, vado a memoria, almeno due dei miei professori di scuola superiore. Diresti che questo è il sintomo di un supino 'adeguamento' ad una divisa dettato da poteri superiori o nient'altro che un segno di decoro e buon gusto?


In altri paesi, ad esempio dell'Africa Meridionale, il vestito ritenuto 'elegante' non è quello di cui stiamo parlando, e, infatti, nelle pubblicazioni dei testimoni di Geova non è inusuale vedere fotografie di nostri confratelli, impegnati nell'opera pubblica, non solo senza giacca e cravatta, ma abbigliati con abiti tradizionali di gusto molto diverso dal nostro.


Dalle nostre parti la giacca e la cravatta sono richieste rigorosamente solo da chi pronuncia discorsi dal podio delle adunanze cristiane e delle assemblee. Nel servizio è normalmente richiesta solo la cravatta, ma in certi contesti, ad esempio in piena estate, o nell'ambito di alcuni gruppi di lingua straniera (che si rivolgono cioè a culture diverse dalla nostra), non è inusuale che si faccia a meno anche di quella.


Inoltre non devi dimenticare che quella che chiami 'divisa' è richiesta solo da chi tiene ad essere stimato in congregazione come persona ubbidiente alla direttiva e utilizzato in mansioni di responsabilità. Sono liberissimo di entrare in una Sala del Regno in pantaloncini alla zuava, bretelle e cappello da alpino, o con la maglietta della Juventus o vestito alla scozzese con tanto di kilt; non sarò mai disassociato per questo, ma certo non potrò neanche accampare pretese quanto ai privilegi di servizio (pronunciare discorsi, pregare in pubblico, ricevere una nomina).

ELL


Amalia 52
00venerdì 30 ottobre 2009 12:23
L'anno scorso mio marito mi ha regalato un vestito elegante con la camicetta bianca e non ci crederete,con la CRAVATTA.Arrivo in sala e la prima sorella che mi vede fà subito un commento.Che ti hanno fatto,Servitore di Ministero? [SM=x1408428] Tra poco che farà di nuovo freddo lo indossero' di nuovo.Forse mi chiederà se sono diventata anziano..... [SM=x1408403] [SM=x1408403] Ma sapete una cosa? a me non interessa proprio cosa dicono gli altri.Quando qualcosa è decente e anche elegante e piace a me,lo indosso e basta...... [SM=x1408417]
EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 12:26
Re:
al.64, 30/10/2009 11.57:

anche i venditori delle aspirapolveri della
folletto mettono la giacca e la cravatta....

[SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]




Anche la maggioranza dei presidenti e degli allenatori di calcio. E' assai raro vedere Moratti, Cobolli Gigli o De Laurentiis senza cravatta. Lo stesso dicasi per Zenga, Prandelli e persino per l' "originale" Mourinho.

Perché, secondo te?

ELL

Alex69rm
00venerdì 30 ottobre 2009 12:35
Re:
Seabiscuit, 30/10/2009 11.38:

forse anche per i Piloti delle compagnie aeree sarebbe più comodo viaggiare con un golfino con un'ottima polo, eppure...
Ad esempio in banca è d'obbligo portare camicia e cravatta per dare una buona impressione ai clienti.
A noi piace essere ordinati ed eleganti quando entriamo nella casa di Dio, non per dare rispetto a qualche cliente, ma a Dio.
Comunque ognuno è libero di indossare anche solo un golfino, non c'è nulla che lo vieta.




nella mia banca c'è un impiegato "new-age" con maglie colorate, capelli lunghi e orecchino... inoltre è pure quello piu' simpatico e disponibile.. non sempre l'abito..
barnabino
00venerdì 30 ottobre 2009 13:16

Non credete che un golfino con un'ottima polo siano decisamente più "delicati" di questa divisa?



Infatti in certi casi io vado in servizio con questo abbigliamento, dipende dalle circostanze. In una rivista recente i fratelli sono andati a dare testimonianza ad un raduno cattolico di giovani (mi pare in Canada) con abiti se non casual molto informali! Invece dal podio, cioè in una situazione formale, si richiede un minimo, appunto, di forma.

Diciamo che chi è veramente di mente aperta non fa caso all'abbigliamento, altri potrebbero potrebbero farci caso e non vorremmo mai "limitare" in nostro messaggio per una cravatta non indossata!

Shalom
Vittorio_
00venerdì 30 ottobre 2009 13:19
Re:
Seabiscuit, 30/10/2009 11.38:

forse anche per i Piloti delle compagnie aeree sarebbe più comodo viaggiare con un golfino con un'ottima polo, eppure...
Ad esempio in banca è d'obbligo portare camicia e cravatta per dare una buona impressione ai clienti.
A noi piace essere ordinati ed eleganti quando entriamo nella casa di Dio, non per dare rispetto a qualche cliente, ma a Dio.
Comunque ognuno è libero di indossare anche solo un golfino, non c'è nulla che lo vieta.




Sea, io credo senza polemiche che i tuoi esempi siano davvero "fuori", cioè, non centrino davvero nulla con il contesto "fede" e "Dio"... tuttavia io in banca non trovo delle eccezioni, anzi.... sono presso Banca Intesa e devo dire che essendo gli impiegati tutti piuttosto giovani e non vestiti così rigorosamente (come si CREDE si DEBBA fare in ogni caso), mi danno un senso di accoglienza maggiore di chi, in giacca, camicia e cravatta si dimostra così serioso e distaccato.
Io, in tutta sincerità, in sala tutta sta libertà di portare golfino e polo non l'ho proprio vista.


Amalia 52, 30/10/2009 11.38:

Poiché desideriamo onorare Geova, vestiamo in modo dignitoso quando andiamo alle nostre adunanze di congregazione e quando ci raduniamo in gran numero nelle assemblee. Il nostro abbigliamento deve essere pratico e presentabile.




Qual'è il modo dignitoso?
Io credo che degli sta-prest, piuttosto che un cardigan sopra una bella polo, un jumper (e potrei continuare per molto), non siano da meno alla solita triade giacca, camicia cravatta.
Più pratici e presentabili di così....
barnabino
00venerdì 30 ottobre 2009 13:42
Caro Vittorio,


cioè, non centrino davvero nulla con il contesto "fede" e "Dio"...



Infatti si tratta solo di una questione di forma, che riguarda la nostra società e quello che è considerato un abbigliamento elegante e formale, in certio paesi si usano vestiti completamente differenti dai nostri, ma comunque dignitosi. Noi siamo cristiani indipendentemente dall'abbigliamento, che deve comunque rimanere pulito e dignitoso... voglio dire: se decidi di diventare proclamatore, per me puoi uscire in servizio con il famoso golfino di cachemire, un pò berlusconiano ma te lo consento!

Shalom [SM=x69]
EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 13:46
Re: Re:
Vittorio_, 30/10/2009 13.19:




Sea, io credo senza polemiche che i tuoi esempi siano davvero "fuori", cioè, non centrino davvero nulla con il contesto "fede" e "Dio"... tuttavia io in banca non trovo delle eccezioni, anzi.... sono presso Banca Intesa e devo dire che essendo gli impiegati tutti piuttosto giovani e non vestiti così rigorosamente (come si CREDE si DEBBA fare in ogni caso), mi danno un senso di accoglienza maggiore di chi, in giacca, camicia e cravatta si dimostra così serioso e distaccato.
Io, in tutta sincerità, in sala tutta sta libertà di portare golfino e polo non l'ho proprio vista.





Sei in errore. Dipende da "quello che vuoi fare" in congregazione: rileggiti il mio post delle 12:12 (che evidentemente hai saltato). Da semplice spettatore puoi venire vestito come ti pare (come probabilmente è avvenuto nel tuo caso). Ma se aspiri a privilegi di servizio nella congregazione, ci si aspetta un abbigliamento classico. Ti faccio presente che si può vivere benissimo da tdG anche senza privilegi di servizio e che, d'altra parte, se si aspira ad essere (per esempio) servitori di ministero, è giusto fornire alla congregazione un esempio di umiltà, sottomissione alla direttiva e rigore.

Quanto al giudizio che dai sul grado di presentabilità degli impiegati vestiti in stile casual, evidentemente è del tutto soggettivo; personalmente apprezzo assai più chi in banca, e in generale in tutti gli uffici adibiti al servizio pubblico, mi riceve in giacca e cravatta.

ELL

Vittorio_
00venerdì 30 ottobre 2009 14:00



Se posso, vorrei dire anche una mia impressione su queste settimane di Sala del Regno.

Come si sarà capito, [SM=x1408399] adoro il vestiario inglese, specie se modernista o comunemente italiano '60, ma oltre a non vedere gente che non avesse ne giacca, ne camicia ne cravatta, ho notato anche un certo "brutto gusto" nel vestire di alcune signore.
Moltissime erano troppo truccate e male e con dei vestiti che sinceramente definirei a dir poco bassi ed alcuni persino (per dirlo io..... figuriamoci), volgari.
Vittorio_
00venerdì 30 ottobre 2009 14:10
Re: Re: Re:
EverLastingLife, 30/10/2009 13.46:




Sei in errore. Dipende da "quello che vuoi fare" in congregazione: rileggiti il mio post delle 12:12 (che evidentemente hai saltato). Da semplice spettatore puoi venire vestito come ti pare (come probabilmente è avvenuto nel tuo caso). Ma se aspiri a privilegi di servizio nella congregazione, ci si aspetta un abbigliamento classico. Ti faccio presente che si può vivere benissimo da tdG anche senza privilegi di servizio e che, d'altra parte, se si aspira ad essere (per esempio) servitori di ministero, è giusto fornire alla congregazione un esempio di umiltà, sottomissione alla direttiva e rigore.

Quanto al giudizio che dai sul grado di presentabilità degli impiegati vestiti in stile casual, evidentemente è del tutto soggettivo; personalmente apprezzo assai più chi in banca, e in generale in tutti gli uffici adibiti al servizio pubblico, mi riceve in giacca e cravatta.

ELL






1) Sei proprio così sicuro che un abbigliamento classico consti rigorosamente di giacca, camicia e cravatta?

2) Che differenza c'è? Cosa c'è che ti turba? ... oltre al fatto che un cardigan kashmir non credo si possa definire propriamente "casual"....

EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 14:11
Re:
Vittorio_, 30/10/2009 14.00:




Se posso, vorrei dire anche una mia impressione su queste settimane di Sala del Regno.

Come si sarà capito, [SM=x1408399] adoro il vestiario inglese, specie se modernista o comunemente italiano '60, ma oltre a non vedere gente che non avesse ne giacca, ne camicia ne cravatta, ho notato anche un certo "brutto gusto" nel vestire di alcune signore.
Moltissime erano troppo truccate e male e con dei vestiti che sinceramente definirei a dir poco bassi ed alcuni persino (per dirlo io..... figuriamoci), volgari.




Questo è un giudizio di merito, che evidentemente non posso né condividere, né contraddire: anche nella mia congregazione le sorelle vestono variamente, c'è chi ha buon gusto, chi predilige un abbigliamento anonimo, chi non sa abbinare i colori, una o due sorelle (purtroppo) non si fanno scrupolo di indossare abiti provocanti, e infatti l'una non ha privilegi in congregazione, l'altra è in serio pericolo di perderli.

Il fatto che in Sala del Regno quasi tutti gli uomini abbiano la giacca e la cravatta (come in effetti avviene) è indice di sottomissione alla direttiva teocratica. Nella vita privata ognuno può agghindarsi, più o meno, come gli pare e piace. In congregazione siamo tutti intenti ad adorare Geova Dio: tutte le energie sono protese alla Sua glorificazione, ed è appropriato che anche le forme esteriori siano soggette a tale logica. Distinguersi a tutti i costi con abbigliamenti e acconciature originali o estrapolati dal contesto non è un buon segno. In spiaggia, mentre giochi a pallone, in ufficio, quando vai a fare shopping, quando suoni ad un concerto, puoi vestire come ti aggrada: in congregazione è diverso. Lì non deve emergere l'uomo, ma Dio.

ELL

EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 14:15
Re: Re: Re: Re:
Vittorio_, 30/10/2009 14.10:





1) Sei proprio così sicuro che un abbigliamento classico consti rigorosamente di giacca, camicia e cravatta?





L'abbigliamento classico per antonomasia è così composto. Almeno dalle nostre parti. Riprendo dal mio commento precedente:


"Nella civiltà occidentale, l'abito elegante è per convenzione costituito dal completo di giacca e cravatta. Un'ottima cartina di tornasole ci è data dal dal mondo del lavoro: i dirigenti delle aziende (ed è inutile invocare le eccezioni, che non farebbero che confermare la regola) sono vestiti sistematicamente in giacca e cravatta. Nella società per cui lavoro, pur non essendo l'abito classico di stretto rigore, è richiestissimo quando si tratta di partecipare a riunioni con i 'capi'. Ad un colloquio di lavoro, come certo sai, a meno che non si stia partecipando ad una selezione per pizzaioli, è buona norma presentarsi in giacca e cravatta. Se fossi convocato ad un incontro per un impiego statale, ci andresti in polo e golfino - come dici tu - o in giacca e cravatta?

Uomini politici, direttori d'orchestra e i membri dell'organico orchestrale (tra l'altro vestiti di solito tutti uguali), medici, magistrati, avvocati, giornalisti e la maggioranza dei docenti universitari che ho conosciuto indossano d'abitudine il vestito classico con la cravatta mentre sono al lavoro: e anche, vado a memoria, almeno due dei miei professori di scuola superiore. Diresti che questo è il sintomo di un supino 'adeguamento' ad una divisa dettato da poteri superiori o nient'altro che un segno di decoro e buon gusto?"



Vittorio_, 30/10/2009 14.10:



2) Che differenza c'è? Cosa c'è che ti turba? ... oltre al fatto che un cardigan kashmir non credo si possa definire propriamente "casual"....




Non è questione di turbamenti. Trovo che il completo in giacca e cravatta sia più serio, tutto qui.

ELL


Barnaba1977
00venerdì 30 ottobre 2009 14:29
Re:
Vittorio_, 30/10/2009 14.00:




Se posso, vorrei dire anche una mia impressione su queste settimane di Sala del Regno.

Come si sarà capito, [SM=x1408399] adoro il vestiario inglese, specie se modernista o comunemente italiano '60, ma oltre a non vedere gente che non avesse ne giacca, ne camicia ne cravatta, ho notato anche un certo "brutto gusto" nel vestire di alcune signore.
Moltissime erano troppo truccate e male e con dei vestiti che sinceramente definirei a dir poco bassi ed alcuni persino (per dirlo io..... figuriamoci), volgari.


Se vai in Kenya, trovi fratelli vestiti con abiti locali...
Chameleon.
00venerdì 30 ottobre 2009 14:37
All'assemblea internazionale un oratore (che molti anni fa è stato anche sorvegliante da me) aveva il papillon e non la cravatta, lo usa sempre: non l'ho mai visto con la cravatta.
In servizio, d'estate (soprattutto se fa caldo) esco solo in camicia e senza cravatta...su consiglio di due nominati (anche loro, spesso e volentieri, non mettono la cravatta in predicazione, d'estate).
Vittorio_
00venerdì 30 ottobre 2009 15:38
Re: Re:
EverLastingLife, 30/10/2009 14.11:




Questo è un giudizio di merito, che evidentemente non posso né condividere, né contraddire: anche nella mia congregazione le sorelle vestono variamente, c'è chi ha buon gusto, chi predilige un abbigliamento anonimo, chi non sa abbinare i colori, una o due sorelle (purtroppo) non si fanno scrupolo di indossare abiti provocanti, e infatti l'una non ha privilegi in congregazione, l'altra è in serio pericolo di perderli.

Il fatto che in Sala del Regno quasi tutti gli uomini abbiano la giacca e la cravatta (come in effetti avviene) è indice di sottomissione alla direttiva teocratica. Nella vita privata ognuno può agghindarsi, più o meno, come gli pare e piace. In congregazione siamo tutti intenti ad adorare Geova Dio: tutte le energie sono protese alla Sua glorificazione, ed è appropriato che anche le forme esteriori siano soggette a tale logica. Distinguersi a tutti i costi con abbigliamenti e acconciature originali o estrapolati dal contesto non è un buon segno. In spiaggia, mentre giochi a pallone, in ufficio, quando vai a fare shopping, quando suoni ad un concerto, puoi vestire come ti aggrada: in congregazione è diverso. Lì non deve emergere l'uomo, ma Dio.

ELL






Bhè se è concesso alle donne di avere "pessimo gusto" (anche se mi pare una scusa visto che gli uomini li si EDUCA a portare giacca, camicia e cravatta perché non è vero come credi tu che sia insito nella nostra cultura questo "modo"), dicevo, se è concesso il pessimo gusto alle donne, a questo punto dev'essere concesso a chiunque!

Morby968
00venerdì 30 ottobre 2009 15:44
Re: Re: Re:
Vittorio_, 30/10/2009 15.38:





Bhè se è concesso alle donne di avere "pessimo gusto" (anche se mi pare una scusa visto che gli uomini li si EDUCA a portare giacca, camicia e cravatta perché non è vero come credi tu che sia insito nella nostra cultura questo "modo"), dicevo, se è concesso il pessimo gusto alle donne, a questo punto dev'essere concesso a chiunque!





Ciao Vittorio,
che significa buon gusto e cattivo gusto?
i gusti personali sono molto soggettivi. Quello che per te è pessimo gusto per qualcun'altro non lo è.


dom@
00venerdì 30 ottobre 2009 15:45
Re:
Vittorio_, 10/30/2009 11:30 AM:


Buondì, è da molto che intendevo aprire questo thread ma mi è sempre passato dalla testa.
Volevo chiedervi: il solo modo per essere presentabili, eleganti, insomma, Testimoni di Geova è quello di portare solo ed esclusivamente giacca, camicia e cravatta? Non credete che un golfino con un'ottima polo siano decisamente più "delicati" di questa divisa?
A voi la parola.
[SM=g7340]



Forse un costumino di"alloween" tutte le porte ascoltano il messaggio [SM=x1408399]


Vittorio_
00venerdì 30 ottobre 2009 15:47
Re: Re: Re: Re: Re:
EverLastingLife, 30/10/2009 14.15:




"Se fossi convocato ad un incontro per un impiego statale, ci andresti in polo e golfino - come dici tu - o in giacca e cravatta?

Uomini politici, direttori d'orchestra e i membri dell'organico orchestrale (tra l'altro vestiti di solito tutti uguali), medici, magistrati, avvocati, giornalisti e la maggioranza dei docenti universitari che ho conosciuto indossano d'abitudine il vestito classico con la cravatta mentre sono al lavoro






Un impiego statale non lo voglio e per fortuna posso farne a meno, ad un colloqui qualsiasi preferirei si, andarci in pullover e crombie.


Sai, tutto questo che dici, bhè, non mi risulta... ma non per partito preso, credimi, sono sincero. Mio padre è cardiologo ma guarda, la cravatta la mette raramente. Per grazia allo stile (dico io ehehe), il più delle volte usa dei cardigan davvero molto eleganti, molto più eleganti di alcune camiciette pessime che ho visto in sala.
Per non parlare delle scarpe. Tu parli sempre molto di rispetto ed in sala vedo delle scarpe che di punti interrogativi sulla testa me ne fanno apparire non pochi (vedi fibbie, fibbioni, marchi scritti come gigantografie su tutto il collo della scarpa, colori improbabili). Insomma, se dobbiamo andare infondo al discorso che fai tu... bhè.... un corso di stile e sul concetto di "rispettabilità" del vestiario e di eleganza sarebbe da applicarsi in ogni studio, ma è proprio questo che credo non centri nulla.
In Matteo 6:31 e qualche versetto prima tutta quest'ansia nel vestire (perché suvvia, un pochetto questa cosa del vestirsi un po di ansia la deve mettere anche a molti di voi), dicevo, quest'ansia, dovrebbe essere rifiutata categoricamente.
Morby968
00venerdì 30 ottobre 2009 17:05
Ciao Vittorio,

il principio che ci regola è quello di onorare Dio anche con il nostro modo di vestire, il che non è solo la cravatta e la giacca. Giustamente, come tu hai notato e fatto notare, alcuni si dimenticano che anche con le scarpe o con il trucco si onora Dio.
Una volta, quando ci si presentava davanti ad una persona importante, ci si metteva il vestito della "domenica" (non parlo per esperienza visto che ho 28 anni, ma perchè comunque sono cose che sento da genitori, nonni ecc, ecc chiamiamola saggezza popolare). Questo era la cosa più nuova, più elegante e più bella che si aveva. Non era qualcosa che si usava ogni giorno, era qualcosa di particolare. Questo dava risalto a quanto fosse importante quell' incontro. Anche quando si usciva con la fidanzata o il fidanzato, solitamente si indossavano abiti "importanti". L' abito bello dava risalto a quel momento e alla persona che si doveva incontrare.
Noi TdG non facciamo altro che presentarci in modo onorevole a Dio con un tipo di abbigliamento non usuale, diciamo della domenica (anche se noi lo usiamo anche il giovedì [SM=g7566] in riferimento alla nostra adunanza infrasettimanale ). Il concetto di cosa sia un vestito bello ed elegante è molto soggettivo e non si possono mettere delle regole al riguardo. (la scarpa con i lacci si, il mocassino no, la cravatta scura, la cravatta pastello ecc, ecc) Spetta alla sensibilità, al buongusto e alla spiritualità della persona stabilire se il suo abbigliamento è consono oppure no alla solennità dell' adorazione di Dio. Quando però si deve rappresentare Dio parlando con la sua parola La Bibbia, cerchiamo di essere formali. Perchè questo formalismo?
Non perchè ci piaccia, ma solo perchè è insito nella società occidentale, nella nostra cultura. Non mi sembra di vedere rappresentanti di partito, di governo, di stati che in occasioni importanti o solenni sono vestiti come gli pare. Anzi, hanno proprio quella divisa a cui facevi riferimento tu nel primo post. Questo perchè è la società attuale a richiederlo. Quindi, siccome per i testimoni di Geova le adunanze e le attività spirituali sono importanti e solenni, in quanto si svolgono davanti a Dio e in sua rappresentanza, quale abbigliamento migliore?


Stringendo: liberissimo di mettere il pullover o il cardigan o le snikers, ma se devo rappresentare i miei fratelli in preghiera devo avere un abbigliamento formale. Solitamente sono formale anche quando non ho nessun privilegio di "rappresentanza" perchè sarei pronto nel caso dovessi sostituire qualcuno.



Ciao
Vittorio_
00venerdì 30 ottobre 2009 17:28
Re:




Onorare Dio con l'abbigliamento... mhà... comunque a parte questo, se la metti sul piano del diletto divino, io non penso Dio si faccia il problema della cravatta si, cravatta no, piuttosto nella scrittura di Matteo che ho riportato prima rivela tutt'altro attraverso suo Figlio. Ma non voglio entrare nel merito della critica testuale biblica, piuttosto è una questione di logica (e non di cuore, perché sappiamo bene tutti qui che il cuore è il primo a sviare). Il fatto poi che un tempo ci si presentava con il "vestito della Domenica" non credo sia ne insito nella cultura GENERALE di nessuna nazione, ne tanto meno può rientrare nel discorso del diletto di Dio.
Il discorso è che voi mettete ciò di cui titolo della discussione, per farvi riconoscere e "per dare ottima impressione alla gente", ma questo non si fa solo tramite giacca e cravatta. Se è vero che per ELL è di buon gusto un banchiere che si presenta in camicia e cravatta e per me invece comunica sicurezza e fiducia un banchiere meno costruito e più affabile è vero anche che la questione della presentazione estetica è relativa, quindi, in breve nessuno (ripeto, in base a ciò) può dedurre che CAMICIA e CRAVATTA siano "GIUSTI".
EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 17:34
Re: Re: Re:
Vittorio_, 30/10/2009 15.38:



se è concesso il pessimo gusto alle donne, a questo punto dev'essere concesso a chiunque!





Le donne hanno una maggiore libertà di movimento in questo campo, ed è fisiologico. Il pessimo gusto comunque non è 'concesso' alla donne più di quanto lo sia agli uomini, è un'alea inevitabile che discende dal prevalere della sensibilità individuale. I concetti di 'serio' e 'di buon gusto' sono ortogonali, ovvero indipendenti, cosicché anche un uomo, pur mettendo regolarmente giacca e cravatta, potrebbe rivelarsi inelegante e/o pacchiano. Un completo grigio vecchio e consumato sarebbe indubbiamente serio, ma non il massimo dell'eleganza. Un completo rosso acceso (giacca e pantaloni), magari con una bella cravatta gialla a pallini blu, sarebbe decisamente di pessimo gusto.

Se una persona non ha particolare buon gusto nel vestire, non possiamo fargliene una colpa (sempre che rimanga nei limiti della decenza) né ritenere che il suo cattivo gusto discenda da lacune di carattere spirituale. Io per esempio (per deformazione personale, qualcuno dice - sono ingegnere) non so assolutamente abbinare i colori, se non fosse per i consigli di mia moglie e di mia figlia probabilmente mi renderei ridicolo, e per di più tendo a vestire all'antica, ma non mi verrebbe in mente di entrare in Sala 'scravattato' o con un abito non consono alla dignità del luogo, per quanto da me reputato elegante.

Inoltre devi capire che il concetto di 'eleganza' va calato nel contesto in cui si vuole applicarlo, e ivi modificato secondo le evidenze che esso suggerisce. Io trovo molto elegante l'abbigliamento dei prestigiatori, o quello dei toreri, o il vecchio completo di tight col cilindro e il bastone da passeggio, ma sarebbero adatti in una Sala del Regno? Tu dici cardigan, polo e golfino, perché non, aggiungo io, frac a due code, doppiopetto o smoking? Gioverebbe a qualcosa / qualcuno imporre i miei gusti personali col semplice esibire un abbigliamento tanto elegante e ricercato quanto palesemente fuori contesto?


Vittorio_, 30/10/2009 15.38:



gli uomini li si EDUCA a portare giacca, camicia e cravatta perché non è vero come credi tu che sia insito nella nostra cultura questo "modo"




L'evidenza dei fatti ti dà torto (basta notare come appaiono vestite le personalità in televisione).

ELL




Morby968
00venerdì 30 ottobre 2009 17:53
Re: Re:
Vittorio_, 30/10/2009 17.28:





Onorare Dio con l'abbigliamento... mhà... comunque a parte questo, se la metti sul piano del diletto divino, io non penso Dio si faccia il problema della cravatta si, cravatta no, piuttosto nella scrittura di Matteo che ho riportato prima rivela tutt'altro attraverso suo Figlio. Ma non voglio entrare nel merito della critica testuale biblica, piuttosto è una questione di logica (e non di cuore, perché sappiamo bene tutti qui che il cuore è il primo a sviare). Il fatto poi che un tempo ci si presentava con il "vestito della Domenica" non credo sia ne insito nella cultura GENERALE di nessuna nazione, ne tanto meno può rientrare nel discorso del diletto di Dio.
Il discorso è che voi mettete ciò di cui titolo della discussione, per farvi riconoscere e "per dare ottima impressione alla gente", ma questo non si fa solo tramite giacca e cravatta. Se è vero che per ELL è di buon gusto un banchiere che si presenta in camicia e cravatta e per me invece comunica sicurezza e fiducia un banchiere meno costruito e più affabile è vero anche che la questione della presentazione estetica è relativa, quindi, in breve nessuno (ripeto, in base a ciò) può dedurre che CAMICIA e CRAVATTA siano "GIUSTI".



Vittorio,
forse mi sono spiegato male. Si parla di onorare (non so se hai afferrato il senso) Dio ANCHE con l' abbigliamento. Questo non significa che se sono cristiano devo sempre essere vestito in giacca e cravatta. Nessuno l'ha mai detto. Anche perchè Dio guarda la persona che siamo di dentro, non l' aspetto esteriore.

Il discorso è diverso se dobbiamo rappresentare Dio davanti alle persone oppure rappresentiamo le persone davanti a Dio. E questo, caro Vittorio, è eccome una questione di ETICHETTA. Basta guardare i diplomatici o, come ha giustamente detto ELL, la televisione. Questo, semplicemente perchè è una questione di cultura. In occidente funziona così...

Riguardo a Matteo 6:31 non vedo l' attinenza con quello che stiamo dicendo. Nessuno si affanna o diventa ansioso per vestirsi elegante. Si può essere eleganti anche senza vestirsi D&G spendendo un sacco di soldi. Anzi, se andiamo a spulciare più a fondo, costa di più vestirsi casual che elegante.


Saluti






EverLastingLife
00venerdì 30 ottobre 2009 17:53
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Vittorio_, 30/10/2009 15.47:




Un impiego statale non lo voglio e per fortuna posso farne a meno, ad un colloqui qualsiasi preferirei si, andarci in pullover e crombie.






Ti auguro di non doverne mai cercare uno. Non tutti hanno la tua 'fortuna', e so per esperienza diretta che la maggioranza degli intervistatori apprezzano che si indossi giacca e cravatta ai colloqui di lavoro.


Vittorio_, 30/10/2009 15.47:




Sai, tutto questo che dici, bhè, non mi risulta... ma non per partito preso, credimi, sono sincero. Mio padre è cardiologo ma guarda, la cravatta la mette raramente.




Come detto, le eccezioni non dimostrano nulla, giacché non stiamo parlando di analisi matematica ma dell'osservazione di una realtà oggettiva il cui giudizio sintetico non è intaccato da singoli casi di segno contrario. Una noce nel sacco...



Vittorio_, 30/10/2009 15.47:



Per grazia allo stile (dico io ehehe), il più delle volte usa dei cardigan davvero molto eleganti, molto più eleganti di alcune camiciette pessime che ho visto in sala.
Per non parlare delle scarpe. Tu parli sempre molto di rispetto ed in sala vedo delle scarpe che di punti interrogativi sulla testa me ne fanno apparire non pochi (vedi fibbie, fibbioni, marchi scritti come gigantografie su tutto il collo della scarpa, colori improbabili). Insomma, se dobbiamo andare infondo al discorso che fai tu... bhè.... un corso di stile e sul concetto di "rispettabilità" del vestiario e di eleganza sarebbe da applicarsi in ogni studio, ma è proprio questo che credo non centri nulla.





Consonanza al luogo e buon gusto (e anche qui mi ripeto) non vanno necessariamente a braccetto, uno può fare del suo meglio per rispettare la sacralità di una Sala del Regno ma non essere in grado, ad esempio, di abbinare i colori come Dio comanda (ed è il mio caso). Questo però sarebbe ben diverso dal presentarsi con un elengatissimo... redingote, anziché in giacca e cravatta, come tutti gli altri.



Vittorio_, 30/10/2009 15.47:



In Matteo 6:31 e qualche versetto prima tutta quest'ansia nel vestire (perché suvvia, un pochetto questa cosa del vestirsi un po di ansia la deve mettere anche a molti di voi), dicevo, quest'ansia, dovrebbe essere rifiutata categoricamente.




Cosa c'entra? Gesù parlava dell'ansietà legata al procurarsi il necessario per vivere, cui nessuno sfugge (a parte pochi fortunati [SM=g7566] ). Disse cioè di non preoccuparsi di cosa avremmo mangiato e indossato, giacché Geova, che provvede anche ai fiori e agli uccelli, non si dimenticherà di venire in soccorso dei suoi servitori. Non stava certo lanciando un messaggio di disimpegno in relazione all'abbigliamento cristiano, specie poi nelle occasioni sacre.

ELL

Vittorio_
00venerdì 30 ottobre 2009 18:05
Re: Re: Re: Re:
EverLastingLife, 30/10/2009 17.34:



Le donne hanno una maggiore libertà di movimento in questo campo, ed è fisiologico. (1) Il pessimo gusto comunque non è 'concesso' alla donne più di quanto lo sia agli uomini, è un'alea inevitabile che discende dal prevalere della sensibilità individuale. I concetti di 'serio' e 'di buon gusto' sono ortogonali, ovvero indipendenti, cosicché anche un uomo, pur mettendo regolarmente giacca e cravatta, potrebbe rivelarsi inelegante e/o pacchiano. Un completo grigio vecchio e consumato sarebbe indubbiamente serio, ma non il massimo dell'eleganza. Un completo rosso acceso (giacca e pantalone), magari con una bella cravatta gialla a pallini blu, sarebbe decisamente di pessimo gusto.

Se una persona non ha particolare buon gusto nel vestire, non possiamo fargliene una colpa (sempre che rimanga nei limiti della decenza) né ritenere che il suo cattivo gusto discenda da lacune di carattere spirituale. Io per esempio (per deformazione personale, qualcuno dice - sono ingegnere) non so assolutamente abbinare i colori, se non fosse per i consigli di mia moglie probabilmente mi renderei ridicolo, e per di più tendo a vestire all'antica, ma non mi verrebbe in mente di entrare in Sala 'scravattato' o con un abito non consono alla dignità del luogo, per quanto da me reputato elegante.

Inoltre devi capire che il concetto di 'eleganza' va calato nel contesto in cui si vuole applicarlo, e ivi essere modificato secondo le evidenze che esso suggerisce. Io trovo molto elegante l'abbigliamento dei prestigiatori, o quello dei toreri, o il vecchio completo di tight col cilindro e il bastone da passeggio, ma sarebbero adatti in una Sala del Regno? (2) Tu dici cardigan, polo e golfino, perché non, aggiungo io, frac a due code, doppiopetto o smoking? Gioverebbe a qualcosa / qualcuno imporre i miei gusti personali col semplice esibire un abbigliamento tanto elegante e ricercato quanto palesemente fuori contesto?


(3) L'evidenza dei fatti ti dà torto (basta notare come appaiono vestite le personalità in televisione).

ELL








1) Tutto questo discorso non penso se lo facciano in molti, la cosa triste è che lo 0,09 % di chi è nella congregazione in cui vado si propone certi quesiti.

2) Penso tu stia esagerando perché paragonare un golfino e un cardigan a quello che può suscitare la vista di una Marsina e uno Smoking con cilindro, bastone e occhiello floreale, suvvia, mi pare quantomeno esagerato...

3) Ne sei proprio così sicuro!? Che tipo di televisione guardi!? In quali orari?
Amalia 52
00venerdì 30 ottobre 2009 18:09
Tuniche per pellegrini

Ai turisti che visitano i luoghi sacri del cattolicesimo in Italia è spesso negato l’accesso perché si presentano, specie nei caldi mesi estivi, in maglietta e pantaloncini. Ora in alcuni luoghi possono entrare se indossano la “Tunica del pellegrino”, un saio beige lungo fino al ginocchio. La tunica, formato unisex e taglia unica, è già in vendita sia a Venezia che a Roma, dove è stata ulteriormente arricchita di stemma papale e scritta “Giubileo 2000”. Ma si potrà usare in tutte le chiese cattoliche? Dalla curia veneziana è stata accettata, ma nella basilica di San Pietro alcuni turisti maschi che avevano acquistato e indossato la tunica non sono stati fatti entrare. “Il personale della Santa Sede ha ritenuto l’indumento degno solo per le donne”, spiega il Corriere della Sera. “Gli uomini invece sono stati respinti: le gambe scoperte sono state considerate ‘indecenti’”. (1° agosto 1998)Fonte:SV.8/2/99 Fin'ora,almeno da quello che io so'in nessuna Sala del Regno dei TdG si è dovuto ricorrere a una Tunica.Anche chi viene forse per la prima volta in Sala,capisce che essendo un luogo di adorazione,c'è da rispettare la sua dignità. [SM=g8335]
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