REPORT della Dott.sa Lavinia Pallotta
Sabato 6 dicembre si è svolta a La Raclette di Pavia, una Tavola Rotonda organizzata dal Gruppo Camelot, ma aperta, come sempre, anche a relatori esterni, proprio con lo scopo di incentivare la collaborazione tra ricercatori di diversa “appartenenza”, o del tutto indipendenti da qualsiasi associazione. Politica di apertura questa, che ha sempre contraddistinto le varie iniziative del Gruppo Camelot, che per l’occasione ha visto Eugenio Ballini presentare il sesto numero di Camelot Chronicles. La rivista ha aumentato il numero di pagine (e dunque di articoli;-)) proprio grazie alle numerose collaborazioni che testimoniano la necessità, nel panorama ufologico italiano, di sempre maggiori scambi e confronti.
I relatori della serata, in ordine di intervento: Carlo Sabadin (Fondazione Sentinel, Stargate Group, Gruppo Camelot), Guido Scalambra (Stargate Group), Emiliano Rizzo (ricercatore indipendente, Gruppo Camelot), Tiziano Arena (owner del forum Il Decimo Pianeta) e Lucio Deplano (owner del sito www.ufologia.net), hanno introdotto e sviluppato argomenti quali: la scientificità delle pubblicazioni ufologiche e non solo, la libera informazione e il potere, la transcomunicazione, la rivisitazione dei casi ufologici, ecc…
Il dott. Carlo Sabadin, che ha aperto la Tavola Rotonda, ha sottolineato come oggi, una pubblicazione “scettica”, mirata a smontare la realtà di un fenomeno, non sia più sinonimo, per forza, di scientificità, e per tanto riconosciuta dalla comunità scientifica, e viceversa, ricerche che vogliono, con metodo scientifico, dimostrare la realtà di tale fenomeno, vengano invece riconosciute a livello internazionale. L’esempio di Hessdalen e dei Crop Circles non poteva, dunque mancare: le ricerche del dott. Teodorani, ha spiegato Sabadin, sono apparse su pubblicazioni scientifiche, quali gli atti del congresso dell’ESA (European Space Agency), e la rivista specialistica giapponese EPR, diretta del fisico teorico Yamakawa, e altro ancora. Lo stesso si può dire delle ricerche di Haselhoff sui crop circles, mentre alcune riletture in chiave scettica del fenomeno, e dei lavori di Haselhoff (e non solo), apparse recentemente, hanno avuto spazio solo sul web e nelle mailing lists.
Nuova era per l’informazione? Forse, e forse no: come ha spiegato Guido Scalambra nel suo intervento, l’informazione è ancora in mano a lobby di potere che cercano di soffocare i piccoli gruppi di ricerca emergenti e non controllati, dando finanziamenti e spazio ad altri, con lo scopo di portare avanti il cover-up e continuare a diffondere solo un certo tipo di cultura e di notizie. Intervento coraggioso che speriamo di poter approfondire in una prossima occasione…
Emiliano Rizzo si è invece discostato da tematiche ufologiche, introducendo il controverso argomento della Transcomunicazione, ricerca che lo vede da poco impegnato assieme a Tiziano Arena. Rizzo ha spiegato cosa si intenda per transcomunicazione e illustrato il tipo di esperimenti portati avanti da alcuni studiosi, dedicando particolare attenzione a quelli di Raudive e Theodor Rudolph. Tiziano Arena ha poi spiegato il tipo di strumentazione utilizzata di solito in questo tipo di esperimenti, che i due giovani ricercatori hanno intenzione di verificare e approfondire.
In ultimo l’intervento di Lucio Deplano, che ha espresso la convinzione che sia necessario un riesame di molti casi, anche classici, dell’ufologia, da un punto di vista metodologico e interpretativo. Alcuni casi, ha spiegato Deplano, potrebbero essere rivalutati e interpretati in maniera più corretta oggi. La realtà fenomenologica ha subito un cambiamento dal ’47 e lo dimostrerebbe la massiccia presenza militare nei luoghi dove tali fenomeni si verificano più spesso.
Durante la serata, in fondo alla sala, il pranoterapeuta Giuseppe Lillo ha messo a disposiziopne del pubblico, a fine dimostrativo, il suo apparecchio per la telecinesi, che, secondo Lillo, risponderebbe a impulsi elettromegnetici del cervello. Scettici e possibilisti si sono così tolti la curiosità di provare…