Come valutare uno scenario

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Tridente.Bologna
00giovedì 14 luglio 2011 18:22
Con questo caldo sicuramente non saranno molti quelli che vorranno rispondere, ma molto probabilmente rilancerò questo post anche a settembre, però per non perdere tempo ecco qua due pensieri, che mi aiuteranno per un progetto futuro a cui sto lavorando [SM=g8204]

A Dadi.Com 2011, come in tutte le precedenti edizioni a cui ho partecipato, mi è stato richiesto di valutare l'operato dei miei "colleghi" sui lavori da loro proposti. Dare un voto ad un lavoro così complesso non è mai semplice, soprattutto quando lo scenario è presentato da amici. Però quest'anno oltre al tavolo potevano essere segnalate delle preferenze in base ad una lista già presente. Questo mi ha fatto venire in mente che per valutare qualcosa è necessario definire dei parametri con i quali "osservare" l'opera e dei "pesi" da dare ad ogni parametro, in pratica qualcosa di simile a ciò che si fa con le gare di tuffi o di pattinaggio artistico.
Intendiamoci, io non sono mai stato un grande fan di questo tipo di metodo, un'opera "artistica" non è mai facile da valutare per via delle troppe sfumature soggettive che noi attribuiamo a mille cose, però proprio per evitare di dare pareri legati al "cuore", ho deciso di creare una specie di lista di punti (e loro peso relativo) per cercare di valutare uno scenario [SM=g8185]

1) Orografia del terreno. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione sull'abilità nella realizzazione degli elementi legati all'orografia del terreno, ossia nello scolpire monti, colline, fiumi, boschi, laghi, insomma tutto gli elementi naturali che definiscono un paesaggio. Il peso potrebbe essere
3 p.ti per realizzazioni poco curate
6 p.ti per realizzazione mediamente curate
9 p.ti per realizzazione ben curate

Il punteggio dovrebbe diminuire di una categoria nel caso in cui più della metà del materiale è stato acquistato e non auto costruito. Non sarebbero da considerare acquistati elementi modificati o adattati

2) Artefatti umani. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione sull'abilità nella realizzazione degli elementi artificiali, ossia nello scolpire strade, ponti, case, fortezze, ecc.. insomma tutto gli elementi artificiali che definiscono un paesaggio. Il peso potrebbe essere
3 p.ti per realizzazioni poco curate
6 p.ti per realizzazioni mediamente curate
9 p.ti per realizzazioni ben curate

Il punteggio dovrebbe diminuire di una categoria nel caso in cui più della metà del materiale è stato acquistato e non auto costruito. Non sarebbero da considerare acquistati elementi modificati o adattati

3) Attinenza con il luogo che si intende ricostruire. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione sull'attinenza dello scenario che si vuole riproporre. Il peso potrebbe essere
1 p.ti per realizzazioni poco coerenti
2 p.ti per realizzazioni mediamente coerenti
3 p.ti per realizzazioni molto coerenti

Essendo questo punto di difficile valutazione il peso sarà inferiore in quanto non tutti potevano sapere come erano realmente i luoghi. Quindi un punteggio di 3 andrebbe dato solo a coloro che possono provare con documentazione la ricostruzione esatta del luogo.

4) Pittura delle miniature. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione sull'abilità nella pittura delle miniature. Il peso potrebbe essere
3 p.ti per pittura poco curata
6 p.ti per pittura mediamente curata
9 p.ti per pittura ben curata

Il punteggio dovrebbe diminuire di una categoria nel caso in cui più della metà del materiale è stato fatto dipingere da membri esterni dal Team del progetto.

5) Attinenza con le divise storiche. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione sull'attinenza del colore delle uniformi e/o dell’araldica che si vuole riproporre. Il peso potrebbe essere
1 p.ti per uniformi poco coerenti
2 p.ti per uniformi mediamente coerenti
3 p.ti per uniformi molto coerenti

Essendo questo punto di difficile valutazione il peso sarà inferiore in quanto non tutti potrebbero sapere come erano realmente le uniformi o le araldiche. Quindi un punteggio di 3 andrebbe dato solo a coloro che possono provare con documentazione la ricostruzione esatta dell’uniforme/araldica.

6) Imbasettamento. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione sull'attinenza impiegata nell’imbasettamento delle miniature. Articolare attenzione andrebbe messa nel rendere armonica la base con il terreno su cui poggia, il distacco tra base e campo (altezza, colore), cura e estro nella finitura. Il peso potrebbe essere
-3 p.ti per basi incoerenti col campo da gioco, o poco curate
0 p.ti per basi coerenti col campo da gioco ma con poco estro
3 p.ti basi coerenti col campo da gioco e molto curate con particolare estro.

7) Proporzioni. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione sulle proporzioni tra elementi scenici e miniature. Il peso potrebbe essere
-9 p.ti per mancate proporzioni
0 p.ti per corrette proporzioni

Questo è un requisito minimo richiesto. La mancanza di proporzioni non è accettabile [SM=g8137]

8) Giocabilità. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione sulla possibilità reale che lo scenario potrebbe prestarsi ad essere giocato, ossia che abbia spazi sufficienti per il posizionamento delle miniature, pendii che non producono lo slittamento delle basette, accorgimenti che non rendono necessari la rimozione degli elementi scenici per il posizionamento delle basi, limitazioni e dimensioni fisiche del terreno coerenti con il regolamento impiegato. Il peso potrebbe essere
-3 p.ti per incoerenza
0 p.ti per coerenza

Questo è un requisito minimo richiesto. Un tavolo da wargame può essere anche un diorama, ma deve comunque consentire di essere giocato. Non potendo pretender però che tutti conoscano tutti i regolamenti la penalità è stata ridotta e sarebbe utilizzabile solo in caso di evidente incoerenza

8) Armonia. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione sull'effetto complessivo del lavoro. Il peso potrebbe essere
0 p.ti per mancanza di armonia
1 p.ti per lavoro bilanciato
2 p.ti per lavoro molto armonico

Essendo il giudizio fortemente soggettivo, i vari pesi non può essere elevati.

9) Supporto. Questo parametro dovrebbe fornire la valutazione degli elementi aggiuntivi che non fanno parte dello scenario, ma che contribuiscono alla sua presentazione, utilizzo e comoprensione. Il peso potrebbe essere
0 p.ti se non è stato fatto nulla
Da 1 a 4 p.ti per documentazione di supporto
Da 1 a 4 p.ti per materiale utile al gioco, come ad esempio lanciatori di dadi, misurini, segnapunti, ecc..

Beh direi di aver messo molti punti, però a chi venissero in mente altri elementi da aggiungere [SM=g8192]

E ora provate a dare un voto ai vostri scenari [SM=g8166]

dadiepiombo
00lunedì 18 luglio 2011 10:19
andrebbe aggiunto secondo me un parametro sull'originalità, mentre non distinguerei la paesaggistica "naturale" dagli artefatti umani. Voglio dire uno scenario urbano, tutto fatto di case, strade e ponti non prenderebbe punti per mancanza di "aree verdi" [SM=g8192] (è un plastico, non un piano regolatore [SM=g8228] )

Detto questo un simile criterio di valutazione può funzionare per una giuria che ha tempo per analizzare i vari scenari.
Tridente.Bologna
00lunedì 18 luglio 2011 14:54
Re:
dadiepiombo, 18/07/2011 10.19:

andrebbe aggiunto secondo me un parametro sull'originalità, [...]



Si c'ho pensato pure io, però non riesco a dare una definizione oggettiva di originalità [SM=g8192]

dadiepiombo, 18/07/2011 10.19:

[...] mentre non distinguerei la paesaggistica "naturale" dagli artefatti umani. Voglio dire uno scenario urbano, tutto fatto di case, strade e ponti non prenderebbe punti per mancanza di "aree verdi" [SM=g8192] (è un plastico, non un piano regolatore [SM=g8228] )
[...]



A freddo mi verrebbe da darti ragione, però uno scenario in cui c'è una sola componente è sicuramente uno scenario con un solo tipo di difficoltà. Non dico che sia meno facile da fare, ma si notano meno le capacità complessive dell'autore. Poi negli scenari urbani non è detto che non ci siano parti attinenti al territorio, come fiumi, colline, parchi, ecc..
Anzi, io addiritturo scorporerei nei punti 1 e 2 la parte "scultorea" dalla parte di "finitura". e' possibile che uno sia un ottimo scultore, ma quando va poi a dipingerle o a finirle con flock ed alberi, faccia un gran paciugo.

dadiepiombo, 18/07/2011 10.19:

[...]
Detto questo un simile criterio di valutazione può funzionare per una giuria che ha tempo per analizzare i vari scenari.



Verissimo, è una valutazione da "giuria", però è una valutazione dove c'è un razionale alle spalle.

Un altro punto che non ho messo, sono le dimensioni. Infatti penso che questo elemento sia uno dei più grandi errori di valutazione che molti commettono. Fare uno scenario grande non significa essere più bravi, ma significa solo avere una maggiore possibilità di sbagliare. E' meglio piccolo ma curato, piuttosto che grande ma "arronzato"[SM=g8166]

S.Matteoni
00lunedì 18 luglio 2011 18:44
La discussione è interessante, anche se alla fine temo abbia ragione Lorenzo; fino a che si compone la giuria con gli altri presentatori di scenari nessuno ha il tempo per valutare gli scenari. Io ad esempio mi prendo 5 minuti per guardare a volo di uccello tutti i tavoli presenti alla convention, quindi il mio giudizio è per forza di cose più che superficiale.
Ad esempio mi è impossibile valutare un elemento, che mi pare Tridente abbia omesso e che per me sarebbe fondamentale nella valutazione: il modo con cui il presentatore, cioè il game master, approccia le persone che si siedono al suo tavolo. Quanto le coinvolge? Gli permette di giocare bene un regolamento che magari non hanno mai letto? E' questo regolamento in qualche modo innovativo rispetto al panorama generale? E infine, ma fondamentale, si divertono, e quanto, i giocatori?

Forse, e dico forse, si potrebbe dare ai giocatori che si siedono ai tavoli il ruolo di votare gli scenari. Magari con una serie di elementi predisposti su una scheda da valutare in decimi o in centesimi, poi si raccolgono le valutazioni, si somma e si stila una classifica. Ma mi rendo conto che non è semplice.

Sandro
dadiepiombo
00lunedì 18 luglio 2011 19:11
tornando a riflettere sulla cosa, secondo me (ma è il mio personalissimo punto di vista da giocatore) uno scenario non deve necessariamente essere giudicato secondo parametri modellistici. Cioè l'aspetto modellistico è sicuramente una carta vincente, ma non la vedo come un concorso di diorami. Secondo me uno scenario è bellissimo anche se è tutto comprato (e quindi non dipinto o costruito) ma assemblato secondo criteri orginali ed esteticamente appaganti.

E mi rendo conto che in tutto ciò c'è poco di razionale e codificabile. Tornando alla più volte sfruttata similitudine con il cinema, l'aspetto scenico corrisponde alla "fotografia".
Un film ha una bella fotografia non sono per quello che riproduce ma per come lo riproduce. E' una questione di angolazione, di luci, di originalità. Tutto molto soggettivo.

E credo che questo approccio sogettivo ed emozionale non sia sbagliato. Alla fine qual'è l'obiettivo di premiare i migliori segnari? Quello di far si che i club portino cose piacevoli da vedersi. E perchè è importante che lo facciano? Beh uno dei principali motivi secondo me è quello di ispirare. Ispirare i giocatori di wargame e coinvolgere anche i visitatori.
Tridente.Bologna
00martedì 19 luglio 2011 00:12
Re:
dadiepiombo, 18/07/2011 19.11:

tornando a riflettere sulla cosa, secondo me (ma è il mio personalissimo punto di vista da giocatore) uno scenario non deve necessariamente essere giudicato secondo parametri modellistici. Cioè l'aspetto modellistico è sicuramente una carta vincente, ma non la vedo come un concorso di diorami.[...]



Sono pienamente d'accordo, peccato che però alla fine vengano valutati soprattutto secondo questo parametro. E' capitato che venissero premiati scenari che non sarebbero mai stati giocati ma solo "allestiti" per l'occasione (i famosi display game). E' per questo che ritengo il punto 8 MOLTO importante. In realtà sulla Giocabilità ci sarebbero anche altri parametri da valutare, come i tempi, gli spazi, le presenze dei partecipanti, ma qui si va veramente oltre e non penso ci sarebbe modo alcuno di valutarli. Invece sempre sul concetto che un tavolo da wargame non è un diorama, è molto importante ciò che dice Sandro sul come il tavolo da wargame "prende vita", anche se anche questo elemtno è comunque molto difficile da valutare [SM=g8161]

dadiepiombo, 18/07/2011 19.11:

[...]Secondo me uno scenario è bellissimo anche se è tutto comprato (e quindi non dipinto o costruito) ma assemblato secondo criteri orginali ed esteticamente appaganti.[...]



Certo che un tavolo da wargame potrebbe essere bellissimo anche se tutto comperato, l'unico problema è che quello che dovrebbe essere premiato non è chi lo ha presentato, ma chi lo ha costruito. Infatti non ritengo che chi dovesse portare uno scenario tutto acquistato ma ben disposto non debba essere premiato, ma a paritò di "buona disposizione" penso che sia più meritevole chi oltre ad averlo ben disposto lo abbia anche realizzato.

dadiepiombo, 18/07/2011 19.11:

[...]
E mi rendo conto che in tutto ciò c'è poco di razionale e codificabile. Tornando alla più volte sfruttata similitudine con il cinema, l'aspetto scenico corrisponde alla "fotografia".
Un film ha una bella fotografia non sono per quello che riproduce ma per come lo riproduce. E' una questione di angolazione, di luci, di originalità. Tutto molto soggettivo.

E credo che questo approccio sogettivo ed emozionale non sia sbagliato. Alla fine qual'è l'obiettivo di premiare i migliori segnari? Quello di far si che i club portino cose piacevoli da vedersi. E perchè è importante che lo facciano? Beh uno dei principali motivi secondo me è quello di ispirare. Ispirare i giocatori di wargame e coinvolgere anche i visitatori.



Sono d'accordo, ma allora perchè mettere un premio? Se si decide di premiare uno scenario, allora si richiede di valutarlo e anche se i punti che ho elencato sembrano tanti penso che alla fine siano i parametri che in modo conscio o inconscio utilizziamo per farlo.

Quello che invece può capitare è che siamo così impeganti nella presentazione che a volte non ci rimane tempo per osservare con cura e questo è un peccato. Non tanto perchè la premiazione potrebbe essere sfalsata, ma perchè si potrebbero imparare tante cose dagli altri per poterle poi riutilizzare nei nostri scenari [SM=g8204]

VLADMAX74
00martedì 19 luglio 2011 18:48
Ciao, l'idea di avere un sistema a punti per la valutazione degli scenari mi piace.

Considerazione personale :
Gli elementi scenici più curati e originali , che siano edifici oppure campi , colline ,fiumi campi di grano ecc........devono appagare l'occhio ed essere giocabili allo stesso tempo.
Personalmente quando gioco a wargames non amo vedere elementi di terreno approssimati al massimo .Esempio : colline di moquette , strade fatte da cerotti ecc...........
A questo punto gioco il Bordgames .
Certamente sarà molto più complesso presentare uno scenario ben dipinto e strutturato per il 20 mm o 28 mm che per un 6 mm.
dadiepiombo
00martedì 19 luglio 2011 20:39
concordo. Secondo me è meglio uno scenario relaizzato con buoni elementi scenici comprati che non uno fatto "in casa" ma fatto con roba fatta male.

Credo che andrebbe giudicata la qualità finale del prodotto con poi un bonus se il prodotto è autocostruito (interamente o parzialmente).

per una cosa del tipo:
3 p.ti per realizzazioni poco curate
6 p.ti per realizzazione mediamente curate
9 p.ti per realizzazione ben curate

+ 1 punto se parzialmente realizzata (esempio: pittura)
+ 2 punti se totalmente autocostruite

Tridente.Bologna
00mercoledì 20 luglio 2011 09:29
Sono d'accordo che un pezzo di stoffa grigia non possa essere equiparata ad un campo di mais con le pannocchie in scala perfetta, anche se il primo è fatto "a mano" ed il secondo è stato acquistato, però ho paura che alla fine, un solo punto di differenza tra l'autocostruito e l'acquistato vada a vantaggio solo di chi ha un bel portafoglio pieno [SM=g8168]

Comunque, sempre in riferimento all'esempio sopra, nell'autocostruito il punteggio varierebbe tra 0 e 3 punti (se una cosa è fatta male, è fatta male e basta!), mentre nell'acquistato potrebbe ricevere un punteggio tra i 7 e i 9 punti a cui però andrebbero sottratti 3 punti perhè non autocostruito, quindi rimarrebbe comunque superiore al primo.

Invece ho sempre dei dubbi su come valutare l'attività sul campo, ossia quello che ha indicato Sandro. Far dare una valutazione a chi partecipa allo scenario potrebbe essere penalizzante per quegli scenari "lenti", ossia dove una partita dura molto, però anche questo potrebbe avere un senso [SM=g8192] ...

robpask
00mercoledì 20 luglio 2011 12:55
BY Andrea PAGNI
Quanto sotto è da parte di Andrea PAGNI.

Per valutare un “campo di battaglia” sarebbe bello potesse bastare un semplice “wow !” oppure una acclamazione di maggioranza, ma ciò non è possibile perché si tratta di lavori che esulano un poco dal semplice criterio estetico di un diorama.

Fare un tavolo per uno scenario che comprenda giocabilità ed estetica presenta dei lati di difficile valutazione o per lo meno che possa fare tutti contenti.

Giocabilità : è giocabile con il regolamento scelto dal giocatore perché lo conosce e la presentazione va a vantaggio di altri con le stesse conoscenze . E’ giocabile per tutti se si valutano i criteri con cui il regolamento imposta il “terreno “. Se non sbaglio Fabio su Anticamente gli esagoni che comprendono terreni non aperti pongono la regola di quante unità o basi possono contenere che possono poi anche non contenerne nessuna.

Allora la valutazione potrebbe essere data dall’esagono stesso su cui il fiume che lo attraversa,per esempio, è ben fatto,scavato,dipinto a mano o utilizzando paste o resine per acque, ma che possa contenere tante unità quante previste dal reg. stesso.

Allo stesso tempo la cosa vale per FOG dove,come in altri regolamenti, vengono anche date le misure del terreno da rappresentare.

Il tutto integrato con il resto del campo che deve essere all’altezza della “porzione”.

Inutile un panno verde su cui sopra è collocata una collina rocciosa bellissima,adatta al reg ma che si presenta come “macchia” isolata.

A pensarci bene una valutazione di una porzione e basta non sarebbe male.

Altri reg. come Impetus portano,per lo meno a me, alla voglia di “esprimermi” sulle basi che possono diventare spesso dei piccoli diorami. Allora il campo deve corrispondere alla qualità della base e se c’è troppa differenza estetica va valutato anche questo.

Paesaggistica: se presento un campo per ,mettiamo, Volley and Bayonet, può competere questo con uno campo per uno scenario in schirmischer magari in 28mm dove posso sbizzarrirmi a piacere ?

E’ possibile tenendo sempre a mente valutazioni a punti con parametri ben definiti come quelli che state impostando.

La stessa paesaggistica può essere artificiale,cioè comprata da ditte che la producono,ma anche questa deve essere ben curata. Io per esempio,non essendo un buon pittore tendo a sciupare casette varie, mentre me la cavo meglio con cespugli ed erbetta che modifico e dipingo in base ai miei gusti oppure con la lavorazione del polisterolo .

Gli eserciti posti sopra al campo poi devono essere valutati ? Se si devono integrarsi ed essere all’altezza del tavolo da gioco.Ma sono necessari nel valutare il solo campo ?

Si possono forse fare valutazioni differenti; quella dei Giudici che presiedono al “concorso” quindi molto “tecnica” con punti per parametri richiesti ed una speciale con giudizio di “pubblico” che vota su fogli mano a mano che se li guarda.

Due guidizi: uno a punti e uno dettato dal “Wow”.

Forse più categorie ?

So che ho posto più problemi che dato risposte.

Una domanda a Lorenzo: se non sbaglio nelle edizioni di Dadi e Com sono stati assegnati degli Award a dei tavoli: su quale criterio ?
Tridente.Bologna
00mercoledì 20 luglio 2011 15:09
Re: BY Andrea PAGNI
robpask, 20/07/2011 12.55:

[...]

Una domanda a Lorenzo: se non sbaglio nelle edizioni di Dadi e Com sono stati assegnati degli Award a dei tavoli: su quale criterio ?



Gli altri non lo so ma io per vincere ho sempre fatto recapitare una "busta chiusa" ad una casella postale Cremasca [SM=g8217] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228] [SM=g8228]

Scherzi a parte mi sembra che Andrea si sia posto più o meno i miei stessi interrogativi. Sono d'accordo sugli Wow del pubblico, in effetti la valutazione della presentazione sulla "vita dello scenario" la può fare solo chi l'ha vissuto [SM=g8204]

juzay62
00mercoledì 20 luglio 2011 15:38
Io darei due premi una per la presentazione a livello modellistico e un'altro a livello di giocabilita. Anzi farei proprio due giurie diverse.

Metterle insieme non ha senso. Sono due cose ben diverse.

Per giocabilita ci metterei, oltreche un giudizio del regolamento usato, anche la capacita dell'organizzatore di coinvolgere le persone attraverso la simpatia. Mi e capito di vedere tavoli bellissimi con promotori con facce da funerale e/o addirittura sgarbati nelle risposte a domande puntuali. [SM=g8131]

Col pubblico bisogna saperci fare: sempre sorridenti e disponibili anche se la domanda a te sembra la piu idiota del mondo. [SM=g8149]

Si puo avere un tavolo bellissimo ma ingiocabile e viceversa un tavolo bruttissimo ma divertentissimo da giocare. [SM=g8149]

Tridente.Bologna
00mercoledì 20 luglio 2011 16:15
Giocabilità e Presentazione però non sono proprio sinonimi.

Nella presentazione dovrebbero emergere le capacità delle persone che presntano lo scenario ossia come fare appasionare la gente, illustrare lo scenario, mantenere alta la tensione, la disponibilità nel rispondere ad ogni risposta e avere una risposta ad ogni domanda.

Per giocabilità invece intenderei la possibilità di giocare lo scenario con il regolamento per cui è stato pensato. Per fare un esempio, se gli alberi sono stati "attaccati" al pannello senza possibilità di essere rimossi e lo spazio tra un albero e l'altro non permette l'inserimento di una basetta di dimensioni pari a quelle indicate nel regolamento, allora lo scenario non è giocabile.

Quindi la Presentazione è legata alle persone, la Giocabilità al tavolo da gioco. In generale concordo che le due cose possano essere premiate in modo separata, anche se uno scenario secondo me andrebbe valutato nel suo complesso [SM=g8320]

Babayaga2
00mercoledì 20 luglio 2011 20:04
La discussione mi pone molti dubbi, uno fra tutti, che definirei Zen:
cosa "fa" un tavolo di partecipazione? [SM=g8192]

Cioè a cosa serve nelle intenzione di chi lo pensa, lo realizza e di chi lo ospita nella propria manifestazione? [SM=g8192] [SM=g8192]

Innanzitutto direi ad "attirare" giocatori (esperti, novizi o potenziali che siano) e per questo deve avere quell'appeal, quel richiamo al primo colpo (ma anche al secondo va bene) che ti invoglia ad avvicinarti perchè ha colpito la tua attenzione. Possono essere i sashimono multicolori dei samurai, i drakkar vikinghi con la pittura del legno che "più naturale di così si muore", le casette mediterranee di Talavera o la riproduzione fantastica del fiume Tago.
Insomma, ognuno trova i suoi stimoli e quindi, secondo me, ciò che va valutato è se il tavolo è sufficientemente "stimolante".

Che sia autocostruito con fasce di botti di rovere aromatizzate al cognac oppure con i prodotti del buon Abbiati, secondo me è perfettamente indifferente, perchè questo non incide nè sulla sua capacità di catalizzare attenzione, nè sulla giocabilità di ciò che viene proposto.
Credo che un giocatore con una certa esperienza (e competenza), come sono in genere i giurati scelti ad esempio da Dadi.com, sia in grado di giudicare il tavolo con un colpo d'occhio, perchè i concetti di armonia, proporzioni, pittura, imbasettamento, ecc. gli sono del tutto naturali e le caratteristiche (positive o cialtronesche) gli balzeranno immediatamente agli occhi.

La mia perplessità nasce dal fatto che quanto più si vuole razionalizzare e oggettivizzare un metodo o un criterio e sempre più si allarga la voragine delle possibilità di integrazione/affinamento, con conseguente necessità di un manuale. Ciò è ancora più vero quando si affronta il tema della capacità dei dimostratori di coinvolgere i giocatori, far scorrere il gioco e presentare correttamente il regolamento usato. Questo per un giudice mordi e fuggi è impossibile, perchè dovrebbe sedersi al tavolo come muto testimone e osservare la partita dall'inizio alla fine.

Certo, i giocatori coinvolti potrebbero dire la loro (io a volte mi sono seduto a tavoli dove il dimostratore voleva vincere ad ogni costo [SM=g8228] ), ma siamo sicuri che nell'ambito di una convention ci sia il tempo e la voglia per farlo?

Mi scuso se ho solo instillato dubbi e sono stato negativo, rispetto ad una legittima aspirazione di Fabio. Non proponendo niente, di fatto non mi oppongo a quanto proposto. Spero solo che - con un punteggio per temi/argomenti/sezioni non si allarghi il range di contestazioni da parte dei giudicati.

Ciao e scusatemi.
VLADMAX74
00mercoledì 20 luglio 2011 20:33
Penso e credo che uno scenario vada valutato nel suo complesso senza scorporare i giudizi.
dadiepiombo
00mercoledì 20 luglio 2011 20:47
allora, parlo in questo caso da organizzatore di convention.

Per Dadicom ho deciso di introdurre gli Award con l'unico scopo di migliorare la qualità degli scenari che venivano presentati. E nonostante qualcuno non fosse d'accordo all'inizio, credo di avere raggiunto quel risultato. A vantaggio di Dadicom ma anche a vantaggio di altre convention.

In origine c'era una giuria. Non è facile mettere insieme una giuria perchè chi viene a una convention è li per mille altri motivi e anch'io da organizzatore sul campo sono impegnato su mille altre cose e inseguire possibili giurati o schede compilate e non consegnate non è facile.

Agli esordi degli Awards ci furono anche alcune contestazioni. Ricordo che anche qui sul forum diversi anni fa ci fu un'accesa discussione. Perchè poi i competitivi mica ci sono solo nei tornei, anzi...

Comunque dalla giuria sono passato al giudizio diretto dei partecipanti perchè ho capito che in questo modo si faceva leva meno sulla competizione e più sull'emulazione. Mi era capitato del resto di discutere con gente che riteneva il proprio scenario il migliore ma poi se citavo altri scenari presenti neanche sapeva di cosa stavo parlando [SM=g8192] .
Dando a ogni team una scheda questi almeno devono vedere cosa propongono gli altri, confrontare scenari (indirettamente confrontandolo con il proprio) e prendere (e dare) quindi idee.
Nella scheda il "giurato" deve selezionare i suoi 3 scenari preferiti (a pari merito). Sotto il nome di ogni scenario c'è poi l'opzione di indicare che cosa lo abbia colpito in particolar modo.
A memoria mi sembra che siano:
miniature
paesaggistica
originalità
giocabilità
presentazione/supporto

Poi i tre che prendono più "nomination" si guadagnano i Dadi Awards.

Dall'introduzione di questo sistema il clima è cambiato e devo dire che sono anni che non ho registrato contestazioni. Certo quando ci sono dei riconoscimenti chi li prende è più contento e qualcuno può rimanere deluso, ma mi sembra che tutti i partecipanti capiscano che lo scopo è solo quello di promuovere bei scenari.

Sicuramente con la votazione dei partecipanti influiscono fattori come la simpatia personale, simpatie o antipatie tra club e altri fattori (ad esempio le ne entry risultano penalizzate). Ma ripeto per chi vuole la "gara" ci sono i tornei.
Per quello che mi riguarda l'unico vero vincitore è la presenza di tanti bei scenari e non risucire a premiare tutti quelli che se lo meriterebbero è il segnale che il livello è alto, cosa di cui il wargame italiano dovrebbe essere fiero (e i commenti degli stranieri sui forum dove posto le immagini sono sempre molto positivi).

Alla fine un bello scenario è solo un biglietto da vista per l'hobby.

Quello che propome fabio secondo me si presta più che una convention, dove il tempo a disposizione è quello che è, per un concorso a parte.
Sarebbe secondo me interessante creare questo concorso e farlo diventare itinerante in più convention. Non è una cosa facile, va pensata, ma potrebbe essere molto interessante.
Il forum di D&P potrebbe diventare una sorta di giuria [SM=g8192]
VLADMAX74
00mercoledì 20 luglio 2011 21:27
Se il sistema già sperimentato funziona e non crea contestazioni perchè stravolgerlo.
Tridente.Bologna
00mercoledì 20 luglio 2011 23:01
Scusatemi, ma forse non sono stato chiaro. Io non volevo cambiare il metodo di giudizio utilizzato a Dadi.Com o in qualsiasi altra manifestazione. La mia voleva essere una riflessione su come andrebbe valutato uno scenario da wargame nel modo più "oggettivo" possibile. E' vero che sto tramando qualcosa [SM=g8166] , ma non centra nulla con l'operato di altre maqnifestazioni e soprattuto su Dadi.Com. Le motivazioni di Lorenzo sono lodevoli e penso sia riuscito a cogliere nel segno.

Ma la valutazione di uno scenario potrebbe servirci non solo in una "gara" di scenari, ma anche e soprattutto nell'imparare a valutare il nostro operato per poterci migliorare. Spesso si avverte che qualcosa non va o potrebbe essere migliorabile, ma non sempre si capisce cosa. Un'analisi di questo tipo penso che potrebbe aiutare.

Piccolo esempio, secondo voi questi due scenari come vi sembrano e soprattutto perchè vi sembrano...

Primo esempio


Secondo esempio


dadiepiombo
00giovedì 21 luglio 2011 00:00
begli esempi. Beh il primo ovviamente in termini estetici è superiore e lo è all'80% grazie alla "base" che secondo me è fondamentale per valorizzare uno scenario anche più delle miniature. Magari può fare un po' troppo diorama, ma a me piace molto.

Io ad esempio non amo i panni. Nel secondo scenario il "panno" è stato usato per creare i rilievi. Una cosa che personalmente non mi è mai piaciuta molto, ma che può avere un senso wargamistico perchè aggiunge "dettaglio".
E sul dettagglio negli scenari (compreso l'eccesso di dettagli) si potrebbe aprire una discussione a parte...

Bravo Fabio, hai dato il via a una bella discussione [SM=g8204]
robpask
00giovedì 21 luglio 2011 08:24
BY Andrea PAGNI
Fabio, ti lancio una “provocazione”: se è troppo cretina puoi rispondere con il simbolo dell’ombrello e Lorenzo può trattare la cosa come spam e cancellarla.

Dal momento che “come valutare uno scenario “ è una domanda che è stata posta a te e conoscendo la tua attività credo che avrai fatto una prima valutazione mentale sui campi da gioco per Anticamente.(sto facendo lo psicologo?)

La provocazione è questa ; dal momento che sono in atto valutazioni e premi in manifestazioni come Dadi e Com riguardo ai tavoli e scenari in generale,perché non farne una specifica ?

Anticamente segue un torneo. Gli scenari sono di dimensioni contenute e alla portata della stragrande maggioranza e le caratteristiche del regolamento stesso permettono di “sbizzarrirsi” proprio sulla paesaggistica.

Dati i parametri del terreno la cosa viene da se.

Non solo, dato un minimo di terreno giocabile,gli 8x7 esagoni, i partecipanti ad un eventuale concorso possono anche inserire agli estremi del campo di gioco quelle caratteristiche di terreno che normalmente non vengono rappresentate per una “battaglia” perché non interessate dal gioco.

Ad esempio una battaglia fatta su un terreno a ridosso di una costa sul modello “dover” presenta il campo di battaglia 8x7 minimo giocabile con il suo terreno mentre all’esterno può essere inserita una striscia rappresentante le scogliere ed il mare (sto leggendo la legione degli immortali di M.Colombo, proprio su Roma che sbarca in Britannia). Il “paesaggista” può sbizzarrirsi qui dopo aver seguito le parti obbligatorie del reg.

Una giuria ce l’hai già, quella dei partecipanti al torneo che possono valutare sia i criteri estetici che di gioco. I concorrenti possono andare dai giocatori di anticamente ai soli “disegnatori di paesaggistica”

Puoi anche inserire della categorie “open”.

Da cosa nasce cosa….

Pensaci e poi fammi sapere se ho detto una cretinata.
bls62
00giovedì 21 luglio 2011 08:31
Il primo è sicuramente molto bello, realsitico ma assolutamente ingiocabile, chi riesce a spostare una unità nel mezzo del campo ??

il secondo è certamnete povero ma sicuramente + giocabile in quanto qualsiasi punto deltavolo è raggiungiungibile con il braccio per sportare le prorpie unità.

Alla fine il primo è un bel diorama e niente più, il secondo un campo di battaaglia, dove è possibile scontrarsi.
dadiepiombo
00giovedì 21 luglio 2011 08:58
secondo me è giocabile anche il primo, perchè mi sembra un 6mm, quindi non così grande come potrebbe apparire. Certo, bisogna stare attenti con gli alberelli e conosco qualche giocatore che non farei mai avvicinare a quel tavolo se fosse il mio... il che forse non ne fa un campo ideale per uno scenario a partecipazione [SM=g8204]

A me il primo ricorda molto gli scenari di Bruce Weigle, scenari che sono portati spesso nelle convention.
Concordo comunque che siamo a livello di diorama e anch'io, potendo scegliere, opterei per qualcosa di più giocabile.
Tridente.Bologna
00venerdì 22 luglio 2011 09:17
Voglio premettere che conosco uno dei due autori del primo scenario di cui ho un’altissima opinione sia come wargamer che come uomo, mentre la seconda immagine l’ho trovata su internet. Però quello che vorrei chiarire è che si tratta di esempi e non c’è nulla di personale in questa scelta di esempi e in quello che seguirà... [SM=g8137]

Dunque, i giudizi che avete espresso, sono principalmente di tipo comparativo, cioè “questo è meglio di quello”, ma un giudizio di questo tipo è approcciabile solo dove gli scenari sono pochi, due o tre, se aumentano è difficile ricordare i vari aspetti mentre si sfila tra i campi. In più, dai vostri giudizi, mi sembra che si abbiate valutato solo pochi aspetti, anche se ammetto che da sole queste immagini è difficile capire tutto. Però già questo suggerisce che nella valutazione di uno scenario non è sufficiente una visione d’insieme del lavoro, ma è necessario abbassarsi e guardare anche i dettagli, e direi anche di più, parlare con l’autore e “interrogarlo” su ciò che non è così evidente.

Bene detto questo proverò a mettere in pratica la valutazione che ho proposto.

PRIMO ESEMPIO
1A) Orografia del terreno (scultura). La morfologia del terreno si avverte benissimo, la realizzazione è stata fatta con molta cura e in maniera molto realistica. I pendii si avvertono, sono vari, ma non c’è un distacco netto, anzi i raccordi con la pianura sono perfetti, un senso di continuità assoluto. Ci sono due linee che scorrono lungo il tavolo, una più scura che si avverte meno e un’altra più chiara che da l’idea di una strada, potrei sbagliare ma secondo me si tratta delle parti di giunzione dei moduli che ahimè emergono inevitabilmente. Non riesco a capirne la forza d’urto del distacco, quindi mi limiterò a ciò che ho già detto e la valutazione per me è 9.
1B) Orografia del terreno (finitura). I colori e le forme degli appezzamenti dei terreni restituiscono un ottimo senso di un paesaggio rurale. Non si riesce a valutare il materiale impiegato nelle parti più lontane, ma in quelle più vicine si può notare dell’erba statica probabilmente in fogli applicati ai pannelli. Quelle linee di usura che su un tappeto starebbero non molto bene qui amplificano la realtà rompendo la monotonia del campo. La mia valutazione è 9.
2) Artefatti umani. Grandissima varietà e scelta perfetta per lo scenario. Anche l’unione al terreno è perfetta, nessun passaggio brusco. I colori sono consoni agli edifici e al territorio, però non riesco a valutare il materiale e soprattutto l’autocostruzione. Potrebbero essere anche in carta, sul tetto di un edificio un riflesso suggerisce una superficie liscia tipica degli elementi in carta, anche se in generale non sono lucidi, che di solito è il difetto degli elementi in carta. La mia valutazione è 9 e rimarrebbe tale anche se si trattassero di elementi in carta in quanto anche se acquistati è richiesta un’attività nel comporli.
3) Attinenza con il luogo che si intende ricostruire. Beh se non sapessi che si tratta di Montebello del 20 Maggio 1859, sarebbe impossibile dire qualcosa, ma in questo caso, ritengo che sia perfetto, oltretutto è stata ricostruita partendo da una carta topografica se non erro, quindi la valutazione è 3.
4) Pittura delle miniature. Impossibile da valutare da questa immagine, se ne avvertono la presnza dietro il villaggio, anzi è stato posto anche del finto fumo per dare il senso degli spari, però Non è Valutabile.
5) Attinenza con le divise storiche. Stesse considerazioni del punto precedente, Non Valutabile.
6) Imbasettamento. Anche qui non è facile dire qualcosa, l’unica cosa che mi verrebbe da dire è che sono basette grandi, in relazione agli elementi circostanti e che si nota la linea scura dell’altezza della basetta che spezza la continuità con il tavolo da gioco, però potrebbe trattarsi anche solo di un’ombra, quindi direi Non Valutabile.
7) Proporzioni. Perfette tra elementi scenici, rimane il dubbio con le miniature anche se la sensazione che mi da con questa vista mi sembra buona, quindi la valutazione è 0.
8) Giocabilità. Sul regolamento non so nulla, quello che si può dire è che molto probabilmente si tratta di un sistema a misurazione metrica. Cercando di paragonare le dimensioni delle basette con gli spazi presenti per il loro posizionamento e considerando anche il fatto che molti elementi sembrano essere attaccati al piano del tavolo e considerandone anche la grande quantità, penso che sia molto difficile avere una libera mobilità delle basette, in più le tipologie di terreno non sono marcate in maniera sufficientemente evidente da definire dove inizia un bosco, o una collina, o il villaggio ecc e questo secondo me ne rende difficile la giocabilità. La mia valutazione è di -3.
8) Armonia. Beh direi che qui c’è armonia da vendere. Le strade seguono i campi e le asperità del territorio. La posizione delle case è coerente come fattoria o come villaggio. Non ci sono posti sovra riempiti o sottoriempiti, la scelta dei materiali da un senso di continuità, insomma la valutazione è 3.
9) Supporto. Impossibile da valutare da questa foto, anche se so che l’autore ha scritto un libro sul periodo e che quindi un’opera vada a supportare l’altra, quindi la valutazione sarebbe di 4.

Il totale raggiunto è di 34 di cui 3 punti non sono stati valutati per mancanza di informazioni. Comunque complimenti un ottimo lavoro [SM=g8149]

SECONDO ESEMPIO
1A) Orografia del terreno (scultura). L’utilizzo del telo per la realizzazione dell’andamento del terreno crea piege naturali e raccordi perfetti, però visto che si sono impiegati più teli non è stata curata la sovrapposizione, dove si possono notare delle pieghe che finiscono nel nulla. Il resto però male si integra con la superfice. I fiumi si poggiano sopra le pieghe , e per realizzare i margini si è andati in positivo (sopra il tavolo piuttosto che in negativo (letto del fiume incassato). Gli alberi posti sui crinali, pendono in modo innaturale. La valutazione per me è 3 e se ammettiamo una scelta personale e all’interno del livello, forse 1.
1B) Orografia del terreno (finitura). Completa ssenza, o nel caso migliore completa incoerenza. Se voleva essere ricostruito uno scenario primaverile o estivo, quelle due sparute chiazze di verde che si notano non sono sufficienti a contrastare il bianco del telo. Se voleva essere ricostruito uno scenario innevato, gli alberi e i bordi del fiume mi sembrano un po’ troppo contrastanti. La valutazione per me è 3 e se ammettiamo una scelta personale e all’interno del livello, forse 1.
2) Artefatti umani. Grandissima varietà anche se non è chiaro lo stile dominante. L’imbasettamento crea distacchi troppo netti con il piano del tavolo. Gli stili di pittura e le finiture sono molto varie, troppo varie, avolte cozzano pesantemente tra di loro, basti guardare il castello sulla sinistra con il palazzo bruciato sulla destra. Uno praticamente non curato, l’altro molto bello. Questa grande varietà di diversità suggerisce più mani dietro a questo lavoro… La valutazione per me è 3 e se ammettiamo una scelta personale e all’interno del livello, forse 1.
3) Attinenza con il luogo che si intende ricostruire. Impossibile da valutare Non è Valutabile.
4) Pittura delle miniature. Non ci sono, e questo di per se è uno 0. Però per non essere troppo severo, c’è da dire che molto probabilmente la foto si rifà ad un Battle Report e probabilmente questa è l’immagine del campo prima del primo turno.
5) Attinenza con le divise storiche. Non Valutabile.
6) Imbasettamento. Non Valutabile.
7) Proporzioni. E’ vero che l’immagine è piccola e che si fa fatica a capire certi dettagli, ma mi sembra di vedere troppa varietà di scale negli edifici, basti confrontare gli edifici posti al centro del campo dopo il ponte in struttura di metallo, o il castello con gli edifici posti in primo piano o sulla sinistra, non penso si tratti di un effetto prospettico. Per quanto riguarda gli alberi, è vero che esistono alberi di tante tagli ma la struttura dovrebbe comunque essere proporzionata e anche in questo caso c’è troppa varietà per stabilire la struttura portante. La valutazione è -9.
8) Giocabilità. Sul regolamento non so nulla, quello che si può dire è che molto probabilmente si tratta di un sistema a misurazione metrica. La sensazione è che i pendii ottenuti con il telo possano essere poco rigidi, creando continui cambiamenti del territorio mano a mano che vengono cambiate di posto alle basette, senza considerare che molti pendii sembrano molto ripidi e potranno causare frequenti slittamenti delle basette. In più le tipologie di terreno non sono marcate in maniera sufficientemente evidente da definire dove inizia un bosco, o una collina, o il villaggio ecc e questo secondo me ne rende difficile la giocabilità. La mia valutazione è di -3.
8) Armonia. La disposizione degli elementi non ha una logica evidente. La manacnza di strade non fa capire perché un ponte di metallo così ben costruito si trovi in quel luogo. Anche la disposizione delgi edifici, non convince, senza campi e strade non si capisce perché siano li e cosa vogliano rappresentare, insomma la valutazione è 0.
9) Supporto. Non Valutabile.

Il totale raggiunto nel caso migliore è di -3 di cui 4 punti non sono stati valutati per mancanza di informazioni. Penso che l'autore con questo campo non intendesse dare prova delle proprie capacità ma solo di fare una sana e tranquilla partita senza che un rompi.... sacentino come me [SM=g8166] gli dovesse dare un voto. C'è comunque da dire che da alcuni particolari, soprattutto nel tentativo di riprodurre una certa naturalezza nell'andamento del territorio, suggeriscono che all'autore l'aspetto del campo da gioco interessa, anzi si può dire che rispetto a molti altri campi da wargame che si trovano in giro è già un bel passo avanti. penso che se facesse una campo per una valutazione, sicuramente raggiungerebbe un punteggio più elevato [SM=g8204]


Al di là delle mie valutazioni scritte, il metodo è molto più rapido di quello che sembra e aiuta molto nel ricordare cosa è necessario valutare. Forse servirebbe anche un punto per l'Eccellenza e bisognerebbe aumentare l'Handicap per la giocabilità, cosa fondamentale in un tavolo da wargame.

C'è qualcuno che vuole farsi valutare uno scenario [SM=g8166] [SM=g8166] [SM=g8166] [SM=g8166] [SM=g8166] [SM=g8166] [SM=g8166] [SM=g8228]

Tridente.Bologna
00venerdì 22 luglio 2011 09:18
Andrea, ho paura che tu abbia ben letto tra le righe [SM=g8217]

A settembre svelerò il segreto [SM=g8139]

VLADMAX74
00venerdì 22 luglio 2011 11:21
dunque, a parer mio il primo scenario è giocabilissimo purchè gli alberi siano amovibili e i paesi( le case) anche .
Le dimensioni dovrebbero essere più contenute per agevolare gli spostamenti di truppe.
Il secondo scenario non mi piace, il panno per ricreare la tridimensionalità lo utilizza mio figlio di 8 anni per rendere più interessante il terreno su cui gioca a soldatini.

E poi se il panno non è ben fissato quando si muovono le truppe magari si muove anche lostesso terreno e le truppe(magari imbasettate 3x1).Paciugata.
brasidas
00domenica 24 luglio 2011 10:02
Concordo in toto con quanto detto da VladMax74, il primo scenario è nettamente superiore e non c'è storia, lo trovo fine e ben curato, la sola vista ti stuzzica la voglia di giocare, meglio se costruito con sistema di rimozione delle case ed alberi per necessità di gioco (pare anche a me un 6 mm e quindi giocabilissimo). Il secondo è uno scenario completato sufficientemente a metà, giocabilissimo perchè ha gli elementi scenici rimovibili..... ma quelle tovaglie messe come fondo gridano vendetta!!!!!!!!!!!!!!!!!! Aaarrrrrrrrrrrrrghhhhhhhhhhhhhhhh [SM=g8185]
S.Matteoni
00domenica 24 luglio 2011 12:58
A me pare che sia necessaria una modificazione lessicale. Quello che state giudicando non è uno "scenario", ma solo una ricostruzione tridimensionale di un terreno. Ora dato che si parla di convention di wargame e non concorsi di modellismo per giudicare uno "scenario" a me serve sapere altre cose:
Che regolamento si usa?
E' lo scenario bilanciato (cioè le forze in campo, i tempi di entrata e lo schieramento)?
I giocatori che si siedono ignari hanno gli strumenti per giocare e divertirsi?
Chi gestisce lo scenario è in grado di offrire ai giocatori tutto il supporto di cui necessitano e di rispondere alle loro domando con competenza, cortesia e anche un pizzico di simpatia?
In sintesi è stata l'esperienza dei giocatori "ospiti" ludicamente appagante?

Senza questi elementi il mio, o di altri, giudizio si limita giocoforza ad un parere sulla qualità modellistica, cioè diciamo su meno di metà di quello che deve avere uno scenario di wargame. E, dico la verità, è cosa che in questi limiti poco mi interessa.

Ovviamente mi riferisco agli scenari partecipativi, quelli "chiusi" non li capisco e comunque non mi interessa valutarli.

Un saluto,

Sandro
Tridente.Bologna
00domenica 24 luglio 2011 16:40
Re:
S.Matteoni, 24/07/2011 12.58:

A me pare che sia necessaria una modificazione lessicale. Quello che state giudicando non è uno "scenario", ma solo una ricostruzione tridimensionale di un terreno. Ora dato che si parla di convention di wargame e non concorsi di modellismo per giudicare uno "scenario" a me serve sapere altre cose:
Che regolamento si usa?
E' lo scenario bilanciato (cioè le forze in campo, i tempi di entrata e lo schieramento)?
I giocatori che si siedono ignari hanno gli strumenti per giocare e divertirsi?
Chi gestisce lo scenario è in grado di offrire ai giocatori tutto il supporto di cui necessitano e di rispondere alle loro domando con competenza, cortesia e anche un pizzico di simpatia?
In sintesi è stata l'esperienza dei giocatori "ospiti" ludicamente appagante?

Senza questi elementi il mio, o di altri, giudizio si limita giocoforza ad un parere sulla qualità modellistica, cioè diciamo su meno di metà di quello che deve avere uno scenario di wargame. E, dico la verità, è cosa che in questi limiti poco mi interessa.

Ovviamente mi riferisco agli scenari partecipativi, quelli "chiusi" non li capisco e comunque non mi interessa valutarli.

Un saluto,

Sandro



Ok, hai ragione. Visto che la valutazione dell'aspetto "fisico" della cosa mi soddisfa (anche se ho paura di non essermi fatto capire bene [SM=g8131] ), quali sono secondo te gli aspetti più eterei che andrebbero valutati? beh in realtà alcuni li hai già detti:
1) Quale regolamento si usa.
2) Bilanciamento dello scenario.
3) Supporto ai giocatori.
4) Cortesia e simpatia.

Però come si fanno a valutare certe cose? O perlomeno, come si fanno a valutare in maniera oggettiva, beh diciamo la più oggettiva possibile [SM=g8204]

In particolare usare un regolamento anzichè un altro come potrebbe essere fonte di valutazione? E lo scenario, perchè dovrebbe essere necessariamente bilanciato? [SM=g8192]

robpask
00domenica 24 luglio 2011 17:48
I "poveracci" come me soffrono di fronte a queste discussioni...eh eh eh!!!! [SM=g8228]
S.Matteoni
00domenica 24 luglio 2011 18:11
Ok, Fabio, come si fa a valutare in modo oggettivo? Onestamente non lo so, sicuramente non è possibile farlo se si da solo un'occhiata dall'esterno, come tutti noi chiamati a dare una valutazione siamo costretti a fare, per questo dicevo che probabilmente si dovrebbero coinvolgere i giocatori che hanno partecipato allo scenario. In che modo? Non lo so davvero, per fortuna non sono né ambisco ad essere un organizzatore di convention.

Il regolamento che si usa: beh, a mio parere, molto personale ovviamente, presentare un regolamento nuovo, appena pubblicato o poco conosciuto, da più valore rispetto a chi, ad esempio presenta un regolamento conosciutissimo, diciamo il DBA o il DBM, e non me ne vogliano i giocatori di questi ottimi regolamenti; io il massimo della soddisfazione l'ho provata quando ho scoperto che alcuni clubs o giocatori avevano cominciato a giocare regolamenti come FoB o POW rinascimentale che credo si essere stato il primo, o tra i primi, a portare in Italia.

Perché uno scenario deve essere bilanciato: intendiamoci, non mi importa assolutamente nulla che le forze sul campo siano allo stesso livello (io sono uno di quelli che ritiene i sistemi di punteggio pura fantasia da torneo), ma lo scenario deve offrire spunti tattici tali da rendere piacevole il gioco e dare la possibilità a tutte le parti in causa di raggiungere i propri obiettivi.

Detto questo, siccome non sono ingenuo e frequento le conventions dal 1985, so bene che è quasi impossibile ottenere realisticamente criteri di valutazione di questo tipo, e io stesso di solito voto lo scenario col tavolo e le miniature più belle, però visto che avevi aperto la discussione ho voluto dire cosa penso.


Un saluto,

Sandro
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