Cern di Ginevra, ricorsi senza molte speranze per bloccare il super-acceleratore

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tode 75
00martedì 2 settembre 2008 18:38
La fine del mondo in diretta, e in eurovisione, per il prossimo 10 settembre? Non la si potrà perdere di, sicuro, perché, sostengono alcuni, un piccolissimo buco nero nato a Ginevra potrebbe risucchiare, progressivamente, tutta la materia del pianeta, noi stessi e forse l'intero universo. Un buco nero creato artificialmente, dal grande acceleratore di particelle Lhc (Large hadron collider) del Cern, il laboratorio internazionale di fisica di Ginevra, che appunto il 10 settembre comincerà a far girare nel suo anello di 27 chilometri i primi fasci di protoni, accelerandoli alle velocità del big bang primordiale, per poi farli collidere tra loro, in urti frontali capaci di spezzarli, e quindi di rivelare che cosa c'è al loro interno, forse il segreto della gravitazione e persino di altre dimensioni.

Per Otto Rossler, chimico tedesco, ma anche per Walter Wagner e Luis Rancho questo grande esperimento, costato decenni di investimenti da parte di 20 paesi (6 miliardi di euro) il 10 settembre potrebbe essere il giorno più nero, e definitivo, del genere umano. L'accusa al Cern è di non aver considerato il rischio della creazione, all'atto delle collisioni protoniche ad altissima energia, dei minuscoli buchi neri. E della possibilità che entrino in una traiettoria di crescita esponenziale, praticamente inarrestabile.

Rossler, docente alla Eberhard Karls University, si è pertanto rivolto, con altri colleghi, alla Corte europea dei diritti umani per ottenere, a tamburo battente, un'ingiunzione di stop del grande esperimento. Rifiutata venerdì scorso, ma sul suo ricorso la Corte dovrà comunque pronunciarsi, ed esaminarne la sostanza scientifica entro l'attivazione dell'anello sotterraneo ginevrino.
Wagner e Sancho (il primo un orticultore con studi in fisica, il secondo un teorico abbastanza oscuro) invece già lo scorso aprile si erano rivolti alla Corte di Honolulu (di diritto Usa) con una denuncia analoga. E anche la Corte dovrà emettere sentenza nei prossimi giorni, prima del fatidico10 settembre.

Ambedue i ricorsi però non hanno molte speranze di passare. Già nel 1999 Wagner eccepì gli stessi rischi di fine del mondo per l'esperimento con gli ioni pesanti dell'acceleratore Rhic di Brookhaven (da lui definita come "macchina del Big Bang che avrebbe potuto distruggere la terra") ma, dopo un'indagine difensiva da parte del laboratorio di Brookhaven (e insieme del Cern) scattò anche legalmente la luce verde, e ovviamente nulla di inimmaginabile successe.

In pratica, spiegano i fisici, da miliardi di anni i raggi cosmici, ovvero fasci naturali di particelle estremamente cariche di energia, bombardano ogni millisecondo ogni corpo dell'universo, compresa la Terra e la Luna. La prima può difendersi (in parte) grazie alla sua protettiva atmosfera ma la seconda no. E queste radiazioni entrano nei nuclei atomici, li spaccano, creano per tempi infinitesimi al cosiddetta "radiazione di Hawking", ovvero microscopici buchi neri di durata infinitesimale, ma poi tutto finisce lì. In miliardi di anni nessun evento rilevato di crescita esponenziale indotto da collisioni. Poco a che fare con i veri buchi neri, ovvero l'implosione su se stesse di gigantesche stelle morenti, le supernovae, fino al punto del collasso gravitazionale e la formazione del conseguente buco nero assorbitore di materia.

Questi gli argomenti ripetuti, ormai da anni, dai fisici delle particelle, e ripresi ieri da James Gillies, portavoce del Cern: "Non vi è nulla di nuovo in questo ricorso. Nulla che non sia stato analizzato e già ampiamente confutato in passato".
Spiacerà forse a qualcuno, ma il gran finale che nessuno potrà perdere non andrà in onda il prossimo 10 settembre. Testimone la nostra vecchia luna, con i suoi miliardi di anni onorevolmente portati.
Forse, invece, da quella notte avremo qualche sorpresa e indizio in più, sulle leggi profonde dell'universo in cui viviamo
tode 75
00martedì 2 settembre 2008 18:42
Questa volta non è qualche perditempo del web che si diletta a speculare sul catastrofismo a buon mercato, no stavolta - nonostante tutte le rassicurazioni fornite invece da gran parte della comunità fisica internazionale - l'allarme sul MEGA ESPERIMENTO in fase di partenza al mostruoso Large Hadron Collider di Ginevra (appena ultimato) arriva da uno scienziato.

Ed è un allarme apocalittico, da fine del mondo !

Secondo Otto Roessler, infatti, un eminente scienziato tedesco dell'Università di Tubinga, l'esperimento nel laboratorio europeo del Cern a Ginevra potrebbe creare buchi neri in grado di inghiottire e distruggere la Terra nel giro di 50 anni.

E' ovvio che appena Roessler ha pubblicato il suo articolo, sul tema si sta gia' diffondendo il panico in Germania.

Adesso lo scontro ha coinvolto gli scienziati di tutto il Paese ed e' finito oggi sulla prima pagina della 'Sueddeutsche Zeitung'.

Come è noto, e come abbiamo riferito molte molte volte qui a Mysterium, nell'anello di 27 km di circonferenza, situato sotto l'aeroporto di Ginevra e che si estende fin sotto il massiccio del Giura, gli scienziati stanno per eseguire nelle prossime settimane il piu' grande esperimento mai tentato al mondo.

Nel "Large Hadron Collider"(Lhc) i protoni andranno a collidere gli uni sugli altri ad una velocita' che e' pari al 99,999991 per cento di quella della luce e una delle conseguenze dell'impatto potrebbe essere il formarsi di piccoli buchi neri. Sulla base della teoria della relativita' generale di Albert Einstein, sostiene il professor Roessler, i buchi neri cosi' creati si ingrandiranno e finiranno entro mezzo secolo per inghiottire la Terra.

A contestare questa tesi, ripresa con titoli di scatola dalla grande stampa popolare, arriva adesso un documento stilato da oltre 20 autorevoli fisici nucleari di varie universita' tedesche dal titolo "La Terra non sara' inghiottita dai buchi neri". Il professor Hermann Nicolai, direttore a Potsdam del "Max-Planck-Institut" di Fisica gravitazionale, accusa il suo collega Roessler di incompetenza e replica che le sue affermazioni catastrofiche sono basate su un "fondamentale fraintendimento della teoria di Einstein".

Il presidente del Comitato tedesco per la Fisica delle particelle, Peter Maettig, non esclude che l'esperimento del Cern possa dar luogo alla creazione di buchi neri, ma sottolinea che in questo caso "sarebbero ben diversi dai buchi neri esistenti nello spazio".

Anche il suo collega Siegfried Bethke, direttore del Max-Planck-Institut" di Fisica di Monaco di Baviera, precisa che gli eventuali buchi neri creati a Ginevra "sono cosi' minuscoli da non riuscire in pratica a sviluppare alcuna forza di attrazione e scompaiono sotto forma di radiazione in una frazione di secondo". Bethke attacca poi pesantemente il suo collega di Tubinga e spiega che "a diffondere il panico e' gente che ha evidentemente letto troppi libri di fantascienza".

Gli scienziati tedeschi sottolineano che nell'universo avvengono continuamente collisioni di ogni tipo di particelle con energie molto piu' grandi di quella creata nel laboratorio del Cern, senza dar luogo alla creazione di buchi neri dall'effetto distruttivo. Rimane il fatto, pero', come scrive la 'SZ', che ormai in Germania non si parla d'altro e che su internet e sui media il panico per l'avvicinarsi dell'esperimento di Ginevra si va sempre piu' diffondendo.

Il giornale di Monaco di Baviera scrive che il timore comune e' che i buchi neri creati dall'esperimento nello 'Lhc' del Cern "finiscano per ingrandirsi con un effetto simile a quello di una palla di neve, arrivando poi ad inghiottire e distruggere il pianeta".

Davanti al clima di isteria ormai dilagante, il professor Maettig spiega che a nulla valgono ormai le spiegazioni dei fisici, poiche' la paura sta diventando cosi' forte che nemmeno con gli argomenti scientifici "si riesce piu' ad eliminarla".

Forse, nella mente di tutti, ci sono le immagini di quello straordinario cartone di Walt Disney, 'Fantasia', in cui, in un celebre episodio, l'Apprendista Stregone Mickey Mouse si impadroniva del cappello del Mago e con quello metteva in moto una serie di Magie spaventose che poi non riusciva più a controllare.
Skeb21
00martedì 2 settembre 2008 18:45
isomma che cazzo succede il 10 settembre??
speedo70
00martedì 2 settembre 2008 18:45
io quattro anni fa ho avuto la grandissima fortuna, e ripeto grandissima di potere vedere da vicino (intendo toccare con mano) la costruzione del Lhc in questione grazie ad un amico (un fisico) che lavora al Cern, che a detta sua i risultati di queste collisioni ad alta energia potranno svelare molti misteri finora solo teorici.
La sparata di questi due mi sembra una mera occasione di esibizionismo tanto per mettersi in mostra, con accuse prive di ogni motivazione pratica.
P@kino
00martedì 2 settembre 2008 18:45
vediamo..........speriamo almeno che tutti i soldi investi siano utili a scoprire qualkosa di veramente nuovo e sconosciuto.....

....ma che cmq......CI FARANNO PAGARE per ogni sua nuova applicazione!!
Skeb21
00martedì 2 settembre 2008 18:47
ma si forma un buco nero sotto terra?
tode 75
00martedì 2 settembre 2008 18:48
L'European Organization for Nuclear Research in inglese, o Organisation européenne pour la recherche nucléaire in francese, più conosciuto come CERN (acronimo del francese Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire), è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Si trova al confine tra Svizzera e Francia alla periferia ovest della città di Ginevra. Qui i fisici cercano di esplorare i segreti della materia e le forze che regolano l'universo. La convenzione che istituiva il CERN fu firmata il 29 settembre 1954 da 12 stati membri. Oggi fanno parte del CERN 20 stati membri più alcuni osservatori anche extraeuropei.

Il CERN esiste soprattutto per fornire ai ricercatori gli strumenti necessari per la ricerca in fisica delle alte energie attraverso complessi esperimenti. Questi strumenti sono principalmente gli acceleratori di particelle, che portano nuclei atomici e particelle subnucleari ad energie molto elevate e i rivelatori che permettono di osservare i prodotti delle collisioni tra fasci di queste particelle. Ad energie sufficientemente elevate, i prodotti di queste reazioni possono essere radicalmente differenti dai costituenti originali dei fasci, e a più riprese sono state prodotte e scoperte in questa maniera particelle fino a quel momento ignote.

Indice [nascondi]
1 L'acronimo
2 Il complesso degli acceleratori
3 Successi scientifici
4 LEP
5 LHC, l'acceleratore del futuro
6 Dove è nato il Web
7 Un laboratorio di pace
8 Stati membri
9 Note
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni



L'acronimo [modifica]
L'acronimo deriva dalla storia del CERN, infatti dopo la seconda guerra mondiale si sentì il bisogno di fondare un centro europeo all'avanguardia per la ricerca, per ridare all'Europa il primato nella fisica, dato che in quegli anni i principali centri di ricerca si trovavano tutti negli Stati Uniti. A questo scopo venne riunito un consiglio di scienziati, che decise in seguito di costruire il laboratorio.

C'è un po' di confusione a proposito del vero significato della prima lettera dell'acronimo, tanto che informalmente viene modificato in Centre Européen pour la Recherche Nucléaire (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare). Tuttavia la ragione sociale del CERN è da molti anni European Organization for Nuclear Research.


Il complesso degli acceleratori [modifica]
Il complesso degli acceleratori del CERN (non in scala)Il complesso degli acceleratori del CERN comprende sette acceleratori principali, costruiti in vari periodi a partire dalla fondazione dell'istituto. Fin dal principio, è stato previsto che ogni nuova e più potente macchina avrebbe utilizzato le precedenti come "iniettori", creando una catena di acceleratori che porta gradualmente un fascio di particelle ad energie sempre più elevate. Difatti, ogni tecnologia di accelerazione delle particelle ha dei ben precisi limiti di energia operativa massima e minima, e nessuna macchina del CERN oltre agli acceleratori lineari può accettare particelle "ferme".

Per consentire il funzionamento di questa catena, tutte le funzioni degli acceleratori sono coordinate da un unico segnale di riferimento, generato da un sistema di orologi atomici e distribuito per tutta l'installazione, con una precisione dell'ordine del nanosecondo.

Due LINAC, o acceleratori lineari, che generano particelle a basse energie, che successivamente vengono immesse nel PS Booster. Uno fornisce protoni a 50 MeV, l'altro ioni pesanti. Sono noti come Linac2 e Linac3, rispettivamente. Tutta la catena di acceleratori successiva dipende da queste sorgenti.
Il PS Booster, che aumenta l'energia delle particelle generate dai LINAC prima di iniettarle nel PS. (fino a 1500 MeV per i protoni, ovvero 1.5 GeV). Viene inoltre utilizzato per esperimenti separati, come ad esempio ISOLDE (Isotope Separator On-line), che studia nuclei instabili di isotopi molto pesanti ed è dotato di un suo piccolo LINAC dedicato chiamato REX-ISOLDE.
Il Proton Synchroton da 28 GeV (PS), costruito nel 1959.
Il Super Proton Synchrotron (SPS), un acceleratore circolare di 2 km di diametro, costruito in un tunnel, che iniziò a funzionare nel 1976. Originariamente aveva un'energia di 300 GeV, ma è stato potenziato più volte fino agli attuali 450 GeV per protone. Oltre ad avere una propria linea di fascio rettilinea per esperimenti a bersaglio fisso, ha funzionato come collisionatore protone-antiprotone e come booster finale per gli elettroni e i positroni da iniettare nel Large Electron Positron Collider (LEP). Riprenderà questo ruolo per i protoni e gli ioni piombo richiesti da LHC.
Il Large Hadron Collider (LHC), attualmente nelle fasi finali della sua costruzione, che ha rimpiazzato il LEP. 27 chilometri di circonferenza e 7000 GeV di energia massima per fasci di protoni (7 TeV), la più alta della storia.

Successi scientifici [modifica]
Alcuni importanti successi nel campo della fisica delle particelle sono stati possibili grazie agli esperimenti del CERN. Per esempio:

La scoperta della corrente neutra nel 1973 nella camera a bolle Gargamelle.
La scoperta dei bosoni W e Z nel 1983 negli esperimenti UA1 e UA2 dell'SPS.
Nel 1983 il premio Nobel per la fisica fu assegnato a Carlo Rubbia e Simon van der Meer per quest'ultima scoperta.

Nel 1992 il premio Nobel per la fisica fu assegnato a Georges Charpak "per l'invenzione e lo sviluppo dei rivelatori di particelle, in particolare della camera proporzionale multifilo".


LEP [modifica]
Il Large Electron-Positron (LEP) collider è stato il progetto principale al Cern dal 1989 al 2000. Questa macchina è stata in grado di accelerare elettroni e positroni fino a 100 GeV, un'energia cinetica che corrisponde a velocità prossime a quelle della luce. L'acceleratore è stato costruito in un tunnel sotterraneo di 27 Km, a circa 100 metri di profondità, ed era composto in gran parte da magneti collegati l'uno all'altro lungo tutto il tunnel, che curvano la traiettoria delle particelle accelerate mantenendole in "orbita" nel tubo a vuoto che li attraversava al centro. A intervalli regolari, tra questi magneti noti come dipoli erano interposte le camere di accelerazione che effettivamente fornivano energia alle particelle, e magneti più complessi necessari per guidare il fascio (quadrupoli, sestupoli, etc.) Questa è la tecnologia del sincrotrone, utilizzata in tutte le macchine del CERN dal PS Booster in poi.

Lo scopo di questo progetto è stato osservare cosa succede quando si scontrano elettroni e positroni. Fino alla fine del 1995, l'obiettivo del LEP è stato studiare la particella Z0 (LEP1): dal 1995 in poi l'energia è stata gradualmente aumentata per studiare la produzione di coppie di W+W- e per portare avanti la ricerca della particella di Higgs e di nuovi fenomeni al di là del metodo standard. Ci sono infatti forti ragioni teoriche per aspettarsi che tutta una nuova fisica si debba aprire ad energie non troppo più alte della massa dell'Higgs. Il bosone Higgs, se esiste, è la causa dell'esistenza della materia. I risultati principali di LEP sono stati:

Dimostrare che esistono solo 3 neutrini
Verificare che il bosone Higgs può esistere veramente
Uno studio approfondito sul bosone Z0 responsabile dell'interazione debole
Misurare la massa del bosone W
Misura della massa del quark top tramite correzioni radiative
Il LEP ha lavorato grazie a dei grossi detector, il principale è il detector Delphi. Il detector è rivestito di particolari tegole con dei sensori che rilevano l'ampiezza del cono causato dall'effetto Čerenkov, quando una particella attraversa uno spazio denso lascia una traccia a forma di cono, la cui ampiezza dipende dalla particella. Questi sensori costituiti da magneti rilevano solo particelle cariche, anche per questo non sono stati ancora individuati i neutrini.


LHC, l'acceleratore del futuro [modifica]
La costruzione del rivelatore CMSGran parte del lavoro che viene svolto oggi al CERN è finalizzato alla costruzione del Large Hadron Collider (Grande collisionatore di adroni) e alla preparazione degli esperimenti collegati. Il progetto dovrebbe essere completato e operativo nel maggio 2008[1]. L'acceleratore viene costruito all'interno dello stesso tunnel circolare di 27 km di lunghezza in precedenza utilizzato dal LEP (Large Electron Positron collider), che ha smesso di funzionare nel novembre 2000. Il complesso di acceleratori PS/SPS verrà utilizzato per pre-accelerare i protoni che in seguito verranno immessi nell'LHC. Il tunnel si trova a 100 m di profondità in media, in una regione compresa tra l'aeroporto di Ginevra e i monti Giura. Cinque diversi esperimenti (CMS, ATLAS, ALICE, LHCb e TOTEM) sono in fase di costruzione, ognuno di essi studierà le collisioni tra particelle con metodi diversi e facendo uso di tecnologie differenti.

Al momento della collisione, l'energia raggiunta all'interno dell'LHC sarà di 14 TeV. L'acceleratore necessiterà di un fortissimo campo magnetico per mantenere il fascio nella traiettoria dei 27 km e sarà utilizzata la tecnologia dei superconduttori. La progettazione dell'LHC è un lavoro che richiede una precisione straordinaria, basti pensare ad esempio che è necessario tenere conto dell'influenza della forza di attrazione gravitazionale esercitata dalla Luna sulla crosta terrestre e dei disturbi elettrici provocati dal passaggio dei treni in superficie ad un chilometro di distanza.

Inserisci qui il testo non formattato


Dove è nato il Web [modifica]
immagine del primo browser webIl World Wide Web è nato al CERN nel 1989, da un'idea di Tim Berners-Lee e Robert Cailliau. Nacque come progetto marginale nel 1980 chiamato ENQUIRE basato sul concetto dell'ipertesto (anche se Berners-Lee ignorava ancora la parola ipertesto). Con lo scopo di scambiare efficientemente dati tra chi lavorava a diversi esperimenti è stato introdotto al CERN nel 1989 con il progetto WorldWideWeb, il primo browser sviluppato sempre da Berners-Lee. Inoltre Tim Berners-Lee sviluppò le infrastrutture che servono il Web e cioè il primo web server.

Il 30 aprile 1993 il CERN annunciò che il World Wide Web sarebbe stato libero per tutti. Una copia della prima pagina web, creata da Berners-Lee, è disponibile qui.

Nel 1993 la NCSA rilasciò il primo browser grafico, Mosaic. Da quel momento lo sviluppo del www fu inarrestabile.


Un laboratorio di pace [modifica]
Al CERN persone da tutte le parti del mondo si incontrano, collaborano, discutono; riescono a lavorare insieme persone provenienti da paesi in guerra tra loro, ad esempio israeliani e palestinesi. In questo senso il CERN è un laboratorio di pace.

« Il CERN è stato fondato meno di 10 anni dopo la costruzione della bomba atomica. Penso che l'esistenza della bomba abbia avuto una grande importanza nel rendere possibile il CERN. L'Europa è stata teatro di violente guerre per più di duecento anni. Adesso, con la fondazione del CERN, abbiamo qualcosa di diverso.



Spero che gli scienziati al CERN si ricordino di avere anche altri doveri oltre che proseguire la ricerca nella fisica delle particelle. Essi rappresentano il risultato di secoli di ricerca e di studio per mostrare il potere dello spirito umano, quindi mi appello a loro affinché non si considerino tecnici, ma guardiani di questa fiamma dell'unità europea, così che l'Europa possa salvaguardare la pace nel mondo
speedo70
00martedì 2 settembre 2008 18:48
vi garantisco che questa e' un'opera faraonica, posta 30 mt sotto il suolo dove collaborano diverse nazioni con tecnici super-super- qualificati, da fisici quantistici a ingegneri aero-spaziali e via dicendo....da pelle d'oca veramente ve lo assicuro
tode 75
00martedì 2 settembre 2008 18:52
P@kino
00martedì 2 settembre 2008 18:55
ho seguito alcuni documentari in cui parlavano del CERN.....c'è da rimanere a bocca aperta....

tanto di cappello a queste ricerche.........
speedo70
00martedì 2 settembre 2008 18:56
adesso vi posto alcune foto...un momento..please
Skeb21
00martedì 2 settembre 2008 19:02
comunque questa cosa mi esalta ora vado a informarmi meglio...
gavia
00martedì 2 settembre 2008 19:06
Volgarmente detto per noi comuni mortali si sta parlando di macchina del tempo
speedo70
00martedì 2 settembre 2008 19:07












esperienza indimenticabile!!!!!!!

P@kino
00martedì 2 settembre 2008 19:14
higa che storia!!!!!!!!!
speedo70
00martedì 2 settembre 2008 19:17
ho giusto mandato adesso un mail al mio amico fisico per sapere di cosa ne pensa della sparata di quei due....domani vi do' news
BIMBOF4
00martedì 2 settembre 2008 19:17
sticazzi che mester


tode 75
00martedì 2 settembre 2008 19:19
Re:
gavia, 02/09/2008 19.06:

Volgarmente detto per noi comuni mortali si sta parlando di macchina del tempo



siinfatti visto che si parla di relatività ...

certo che si pensava fosse la fine per il 2012 ma forse anticipa



io comunque per carità sono favorevolissimo a tutto
questa roba mi affascina in modo esagerato !!!

spero vivamente vada tutto bene
certo che mi sembra un forza non semplice da controllare...

per carità lo è anche l'energia nucleare


ma questa al confronto rende l'energia nucleare
un fuocherello da boiscout

BIMBOF4
00martedì 2 settembre 2008 19:21
io son convinto invece che il progresso porta al regresso

dio,sta bene un po' di comodita' ma troppo fa male
gavia
00martedì 2 settembre 2008 19:22
L'anno scorso o l'altro ancora non ricordo è stata già fatta una prova,dall'acceleratore di ginevra al nostro nel gran sasso.

speedo70
00martedì 2 settembre 2008 19:23
Re:
P@kino, 02/09/2008 19.14:

higa che storia!!!!!!!!!




puoi dirlo forte, il mio amico (vedi foto) era nel team che ha inventato i protocolli di internet(quello globale), perche' prima che diventasse globale loro con gli USA lo utilizzavano gia'.
Fa parte anche del gruppo che ha scoperto la molecole dell'ANTI-HYDROGEN!
speedo70
00martedì 2 settembre 2008 19:24
Re:
gavia, 02/09/2008 19.22:

L'anno scorso o l'altro ancora non ricordo è stata già fatta una prova,dall'acceleratore di ginevra al nostro nel gran sasso.




si al CNR...giusto..sarebbe il nostro cern..
tode 75
00martedì 2 settembre 2008 19:25
Re:
BIMBOF4, 02/09/2008 19.21:

io son convinto invece che il progresso porta al regresso

dio,sta bene un po' di comodita' ma troppo fa male




sicuramente è inevitabile
ma ormai non possiamo piu tornare in dietro...

tutto è iniziato da quando l'uomo
a creato la prima arma...
ha imparato a gestire il fuoco...
ha inventato la ruota....

e via e via e via ....
gavia
00martedì 2 settembre 2008 19:27
Re: Re:
tode 75, 02/09/2008 19.25:




sicuramente è inevitabile
ma ormai non possiamo piu tornare in dietro...

tutto è iniziato da quando l'uomo
a creato la prima arma...
ha imparato a gestire il fuoco...
ha inventato la ruota....

e via e via e via ....




saggie parole.
gavia
00martedì 2 settembre 2008 19:30
aspettavo con ansia il 21-12-2012,ma ora sta cosa del 10 settembre mi incuriosisce molto
tode 75
00martedì 2 settembre 2008 19:34
speedo70

visto che sembri il piu informato...

ma chia pagato tutto questo ??



POI SCUSATE LA MIA RIFLESSIONE

ma è piu di 10 anni che questo progetto va avanti !!
immagino sapendo benissimo cosa e dove volevano arrivare

e adesso saltano fuori i fenomeni che gridano al lupo al lupo..

scusa cercare di fermare prima il progetto
se veramente è pericoloso..?



maaa comuque come detto da speedo li non ci sono mica stupidi
sanno quello che fanno e non credo premino un interutore così serio
senza aver fatto tutti i dovuti calcoli
tode 75
00martedì 2 settembre 2008 19:37
ad ogni modo se il 10 va via la corrente
almeno sappiamo perchè....
speedo70
00martedì 2 settembre 2008 19:39
il pagamento dell'opera e' stata completamente a carico dei paesi coinvolti nell'esperimento, e non mi ricordo ma devono essere molti, vi dico di più : ogni paese oltre che avere contribuito in soldi, ha anche realizzato un pezzo della macchina che poi ha portato a Ginevra per assemblarlo. Quando ero li' un pezzo venuto dalla Russia non combaciava per alcuni millimetri ed hanno dovuto rettificarlo al momento.Vi assicuro che costruire pezzi in vari paesi e poi montarli tutti a Ginevra non deve essere stata cosa semplice, sopratutto a quei livelli.
gavia
00martedì 2 settembre 2008 19:41
non c'è assolutamente nulla di pericoloso,anzi se avrà il successo presunto sara una svolta colossale per l'umanità.

chi ha pagato? noi italiani di sicuro perchè il nostro laboratorio sotto al gran sasso collabora direttamente con loro,li c'è la copia del progetto
tode 75
00martedì 2 settembre 2008 19:52
è incredibile però gira e rigirà ma gli italiani sono sempre coloro che inventano qualcosa!!!
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