Cascina Montecalvoli C5 - Firenze C5 4-4 (2-1 pt)

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HellaSmatto
00martedì 8 novembre 2011 14:23
Pazzesco pareggio al PalaPonticelli. I gialloblu rischiano di perdere un match tenuto in controllo per cinquanta minuti, ma poi arriva Brancati.
Cascina Montecalvoli C5: 1 Salutini Giacomo (GK), 2 Ferrigno Matteo, 3 Umalini Dario, 4 Deri Simone, 5 Mannazzu Valerio, 6 Mulargia Antonio, 7 Brancati Giacomo, 8 Cipriani Gabriele, 9 Perretta Salvio, 10 Salvini Milko (C), 11 Vairo Claudio, 12 Perretta Mario (GK). Allenatore: Banchini Simone.

Firenze C5: 1 Lastrucci Samuele (GK), 2 Pinzauti Lorenzo, 3 Coviello Francesco, 4 Trascorsi Christian, 5 Chimenti Matteo, 6 Ubaldini Andrea (C), 7 Monetta Francesco, 8 Bassi Antonio, 9 Iocco Fabio, 10 Biagiotti Filippo, 11 Rossi Gianluca, 12 Di Benedetto Daniele (GK). Allenatore: Brandi Ivano.

Sequenza reti: 3' Umalini (C), 5' Bassi (F), 11' Mulargia (C), 37' Brancati (C), 40' autorete (F), 45' Chimenti (F), 58' Iocco (F), 60+' Brancati (C).


AbBrancati al pareggio. Dopo, forse, la miglior prestazione della stagione, il Cascina Montecalvoli deve ricorrere all'ultimo, decisivo dardo dell'ex-Vigor Fucecchio per trovare un punto fondamentale. Un match esuberante, ricco di contenuti, ancora una volta incendiato inutilmente dalla caotica direzione arbitrale, sicuramente insufficiente nel computo dei sessanta minuti. Pugilisticamente parlando, ai punti l'avrebbero spuntata i ragazzi di Banchini (tra l'altro, assurdamente allontanato dal campo nel primo quarto d'ora), ma la reazione orgogliosa dei fiorentini e i pochi minuti di black-out concessi dai locali, purtroppo, hanno vanificato il vantaggio accumulato nella prima parte di gioco. Il risultato è un buon punto che, in una serata di scontri diretti, è sicuramente un buon risultato: il Firenze non vacilla e il Cascina Montecalvoli guadagna la quinta piazza solitaria. Vediamo la cronaca dettagliata.

Gli arbitri della gara sono i sigg. Butini (San Giovanni V.no) e Albano (Pontedera) e, presto, mostreranno al pubblico presente di non essere all'altezza. Emanato il fischio d'inizio, gli ospiti premono immediatamente sull'acceleratore: nei primi cinque minuti, sono necessarie una grande parata di Perretta e una chiusura in extremis di Vairo per negare la gioia del gol a un Biagiotti scatenato. Non appena prese le misure, però, il Cascina Montecalvoli affonda dove fa male: Umalini lascia partire un mancino, da centrocampo, disegnato dalla Provvidenza che si infila nell'angolo, lasciando immobile Di Benedetto, coperto anche da un paio di compagni. 1-0.
Il repentino vantaggio locale accende lo scontro, rapido nel portarsi in parità: corre infatti il 5' quando Bassi chiude la triangolazione con Chimenti e, dal limite, infila Perretta con una bella botta precisa. 1-1.
Ripristiano l'equilibrio, entrambe le formazioni capiscono di poter portare a casa tre punti e, seppur con diligenza e attenzione, iniziano a spingere. I padroni di casa sono i primi a provare: colossale triplice occasione, fallita per due volte da Mulargia e una da Salvini, sventata dalle peripezie di Di Domenico, eccezionale nell'occasione, e dal salvataggio sulla riga di Biagiotti, altrettanto efficace. Nei minuti successivi, il Firenze risponde al fuoco nemico con un paio d'iniziative firmate Biagiotti, ma Perretta è guardigno e le neutralizza entrambe. Passato il momento di fuoco, il match ritrova un leggero equilibrio. Talmente leggero che, all'11, viene nuovamente spezzato: ripartenza killer dei gialloblu, triangolazione Salvini-Mulargia e finalizzazione semplice per il combattente di Nuoro, alla seconda rete in campionato. 2-1.
Il nuovo sorpasso è una boccata d'ossigeno per i locali che, infatti, tentano subito di allungare con Salvini, ma il suo mancino è difettoso e grazia un isolato Di Benedetto, costretto all'uscita. Al quarto d'ora, purtroppo, inizia lo show dei direttori di gara: dopo un paio di falli comminati con l'aiuto del caso e dell'irrazionalità, i due arbitri ammoniscono Deri per proteste e, pochi istanti dopo, cacciano via l'allenatore Simone Banchini, reo di aver superato l'area tecnica. Nel caos del PalaPonticelli, imbufalito dalle decisioni dei due fischietti, la partita prosegue: il Cascina Montecalvoli, incattivito dall'espulsione, diventa un bisonte in carica che travolge gli ospiti. Al 21', Vairo ci prova dalla distanza, ma Di Bendetto c'è; al 27', la punizione di Brancati è nuovamente disinnescata dal secondo portiere gigliato e, infine, al 29', Salvini grazia ancora l'estremo biancorosso, sparandogli due volte addosso e facendosi nuovamente salvare palla sulla riga, ancora da Biagiotti. La prima frazione termina con il meritato vantaggio dei locali, colpevoli però di aver sprecato moltissimo in questa mezz'ora.
La ripresa inizia con un piglio decisamente più aggressivo: il Cascina Montecalvoli lotta per mantenere il vantaggio e ferire in ripartenza, mentre i fiorentini devono diventare belligeranti su ogni pallone, facendosi strada verso la parità. A rimetterci, però, è sempre il quintetto di Brandi: Trascorsi commette ben tre falli in quattro minuti, riscuotendo anche un'ammonizione, e viene rilevato da un compagno. Al 7', con i gigliati un po' in subbuglio, Salvini elude abilmente Monetta sulla sinistra e serve Brancati nel mezzo, il quale ha due tentativi per effettuare il tap-in, riuscendoci al secondo. 3-1.
L'allungo pisano sembrerebbe indirizzare il match verso un unico destino, ma il Firenze è tutt'altro che arrendevole e desta subito l'avversario da sonno con una bordata di Biagiotti, deviata oltre la traversa da Perretta. Nonostante la formazione di Brandi sembra completamente incapace di creare problemi alla retroguardi gialloblu, i biancorossi si rimettono in partita in maniera rocambolesca: al 10', battono un corner potente dentro l'area pisana, occupata solamente da giocatori locali, ma la deviaizone di Umalini è fatale per Perretta, il quale si vede scivolare il pallone alle spalle, incapace di reagire. 3-2.
L'autorete pisana accende ancora di più la sfida, innescando una scintilla sul parquet: i pisani iniziano a perdere la calma, i fiorentini continuano a minare la stabilità dell'avversario e l'arbitraggio, ovviamente, procede nel suo andamento totalmente "random". In pochi minuti, arrivano un'ammonizione per Bassi (non rispetta la distanza); un richiamo per Mannazzu e Ubaldini, coinvolti in un battibecco e, infine, i direttori graziano Bassi, già ammonito, che litiga addirittura con il pubblico pisano, gesto che, personalmente, ritengo inaccettabile. Aiutati dall'esperienza, i fiorentini escono meglio dal parapiglia creatosi sul rettangolo di gioco e, al 15', riportano tutto in parità: Ferrigno pasticcia col pallone, e non sarà l'unico episodio della gara, Chimenti ne approfitta abbondantemente e, dopo aver saltato Mario Perretta, deposita nel sacco. 3-3.
Il Firenze viaggia ora sulle ali dell'entusiasmo mentre il Cascina Montecalvoli fatica moltissimo: a otto minuti dal termine, Monetta disintegra la traversa con una legnata da media distanza, con il pallone che rimbalza sulla riga e viene catturato frettolosamente da Perretta. Lo stesso numero 7 biancorosso, tre minuti dopo, sarà provvidenziale nel trattenere Salvio Perretta, ormai davanti a Di Benedetto, guadagnandosi una generosa ammonizione e salvando provvisoriamente il risultato. Il finale è da urlo: al 29', Iocco raccoglie un lancio perfetto di Rossi e batte Perretta da tre passi, portando il vantaggio ai gigliati. 3-4.
La rete fiorentina ha il sapore della beffa, quindi il Cascina Montecalvoli carica a testa bassa l'avversario da subito, approfittando anche dei tre minuti di recupero. Seppur con il portiere di movimento sin dall'inizio, i pisani devono aspettare gli ultimi dieci secondi per far festa: Salvini, in extremis, mette dentro l'area dove c'è Salvio Perretta, che controlla ma è marcato, il numero 9 appoggia timidamente fuori dalla parte opposta e, all'improvviso, giunge Brancati, fenomenale nel scaricare una devastante saetta in diagonale in porta, raggiungendo un pareggio insperato ma più che meritato. 4-4.
Il match termina qui: Cascina Montecalvoli e Firenze C5 non si fanno male, finisce in parità.

I ragazzi di Banchini trovano un buon punto all'ultimo istante. E' un punto che, però, sa di amarezza e di rimpianto: a metà secondo tempo, infatti, il match si era messo benissimo e i fiorentini non sembravano avere le idee così chiare. Ma, purtroppo, gli errori sono sempre dietro l'angolo: sono bastati cinque minuti di black-out collettivo per far passare il Firenze e complicarsi nuovamente la vita. Alla fine, comunque, "tutto è bene quel che finisce bene". Dopo questo scontro, finalmente arriva un match che, presuntuosamente, si direbbe "alla portata": in casa del Poggio a Caiano. Vietato abbassare la guardia, ovviamente, ma sarebbe ottimo poter tirare un sospiro di sollievo.

PAGELLE

M. Perretta: 6.5.
Un'altra partita d'ordinanza, per il SuperMario pisano. Diligente, attento e sempre al fianco dei compagni. Nei primissimi minuti è bravo nel non farsi cogliere di sorpresa dagli attacchi fiorentini e agevolare, quindi, il primo vantaggio dei suoi. Nel corso della gara, poi, rimane sui suoi standard: mai colpevole di grossi reati e, se vogliamo, anche un po' fortunato, se rivediamo la traversa colpita da Monetta. Incolpevole su tre reti, forse poteva miracolare sull'autogol. Ma va benissimo così. Fedelissimo.

Ferrigno: 4.5.
Rovina una prestazione buona con un paio di minuti veramente da panico. Rimane stabile per quasi tutta la gara, difendendo bene e senza mai risultare in difficoltà. Resiste alla pressione, fisicamente appare insuperabile e partecipa con entusiasmo a molte azioni gialloblu. Improvvisamente, forse per la troppa fiducia, colleziona un paio di dribbling da ultimo uomo raccapriccianti che, purtroppo, innescano la rete di Chimenti e ne fanno rischiare un'altra. Viene rilevato nell'imbarazzo generale e nella sua completa, giusta rabbia. Kamikaze.

Umalini: 6.5.
Un'ottima performance, per l'ex-Futsal Cascina. "Chi ben comincia è a metà dell'opera", proprio vero: dopo tre minuti confeziona una bellissima rete da centrocampo, lasciando paralizzato Di Benedetto, portando in vantaggio la sua formazione. Prosegue poi con estrema lucidità e regolarità, lasciando niente al caso. Dopo un inizio tentennante di stagione, quindi, sembrerebbe sulla retta via per diventare un pezzo fondamentale di questo meccanismo. E' sfortunato sull'autorete: forse poteva posizionarsi diversamente, ma la palla viaggiava ad alta velocità. Croce e delizia.

Deri: 6.
Dopo qualche turno di minutaggio scarso o assente, fa un buon ritorno sul parquet. Impegnato nella prima frazione, risulta molto deciso nella chiusura e assolutamente padrone delle proprie iniziative. Non cade più in tentazione come in precedenza e, in maniera ordinata, amministra la palla senza far penare allenatore, compagni e tifosi. Risoluto, convinto e convincente: sicuramente promosso. Un'ammonizione da combattente, ma meglio evitarle. Riscattato.

Mannazzua: 6.
Non sarebbe stata una gara semplice, per lui. Questo era già stato messo in preventivo, ma lui non si è tirato indietro e ha fatto quel che ha potuto. La fisicità e l'esperienza dei biancorosso gli hanno remato contro per tutto il match e, com'era già successo con altre compagini simili, ne ha sofferto parecchio. Rimane comunque un carattere inossidabile che, dal primo all'ultimo minuto di permanenza, lo hanno portato a combattere per ogni centimetro. Termina la sua presenza con uno scontro acceso con il capitano gigliato, Andrea Ubaldini. Sasuke, piccolo guerriero samurai.

Mulargia: 6.5.
Con la difesa in estrema emergenza, viene tirato in ballo e posto nel mezzo della retroguardia. Non ci sono problemi per lui: affidabile, volenteroso e sposato con la causa. Risulta essere un'ottima alternativa per i vari Pieri, Rocchi, Ferrigno. Ovviamente deve rinunciare a qualche inserimento, a differenza degli altri match, ma approfitta alla perfezione della presenza in campo di Deri e mette dentro la seconda rete in campionato all'undicesimo del primo tempo. Baluardo.

Brancati: 7-.
Indubbiamente il migliore in campo, per i gialloblu. Ma è bene non fare sconti, anche se risolve la gara all'ultimo secondo: in fase difensiva, deve ancora muovere dei passi in avanti. Un po' dubbioso in marcatura, si lascia sfuggire un paio di volte l'avversario, andando a creare qualche grattacapo ai suoi compagni. Ma se in difesa risulta ancora acerbo, in fase offensiva sembrerebbe essere prossimo alla maturazione completa: mette dentro una doppietta a ventiquattro carati, risolvendo la gara e mostrando alla Toscana che il vero, temibile Jack è prossimo all'arrivo. Jack the Ripper.

Cipriani: s.v.
Non utilizzato dall'allenatore, rimane pertanto ingiudicabile.

S. Perretta: 6+. Prestazione nella media, niente di particolare da segnalare. Rimane praticamente perfetto in fase di ripiego, nella quale riversa un impegno totale e risulta essere più che efficace, niente meno rispetto a un difensore di ruolo. Sulle sue spalle, però, gravano degli errori di troppo nel settore realizzativo: nel primo tempo, infatti, fallisce più di un'occasione per aumentare il passivo. Nella ripresa avrebbe l'occasione perfetta per riscattarsi, ma Monetta gli si aggancia a mo' di camper e lo stende proprio davanti a Di Benedetto. Trova la pace interna offrendo l'assist vincente, all'ultimo istante, per Brancati. Trazione posteriore.

Salvini: 6.5.
Rimane a secco, il bomber del Cascina Montecalvoli. Forse una pessima notizia per lui, ma è una grande novità per la sua formazione: i gialloblu si dimostrano capaci di finalizzare anche senza il suo indispensabile apporto e, questo, è sicuramente una rivoluzione importantissima. Non è un caso, comunque, che in tre delle quattro reti ci sia il suo zampino: assists per Mulargia e Brancati e, sull'ultima, è suo il lancio che trova S. Perretta nell'area. Rimane un punto fermo per il quintetto di Banchini: capitano, bomber e dispensatore generoso di felicità. Celestiale.

Vairo: 6+.
Solita prestazione di carattere, di quantità. Forse meno in risalto rispetto ad altre partite, trova anche più difficilmente la via della porta. Giustificato dall'alto tasso tecnico dell'avversario, resta comunque ottimamente efficace in zona difensiva. Anche lui, come qualche altro compagno, ha lasciato alle spalle le prime prestazioni, decisamente sotto la media, e ha trovato un grande stato di forma, accompagnato da un inserimento pressochè perfetto nei meccanismi e nella squadra. Risorsa importantissima, a livello sportivo e umano. Irriducibile.

Banchini: 7.
Tatticamente perfetto, stasera. Prepara la gara in modo minuzioso e dettagliato, cercando di prevedere ogni incoveniente. La cosa buffa è che ci riesce, ma viene tradito proprio dai suoi! Le reti, infatti, arrivano dalle disattenzioni difensive, soprattutto di Ferrigno e Brancati, su un'autorete e su un'amnesia collettiva dovuta alla troppa tensione. Di controparte, però, i suoi rispondo perfettamente in fase d'attacco e lo ripagano con un buon pareggio, risultato soddisfacente contro una formazione come quella di Brandi. Il voto cala con l'espulsione: forse non è così colpevole, ma adesso per almeno tre settimane non sarà in campo. Disertore.

Marco Voir
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addetto stampa Cascina Montecalvoli C5
HellaSmatto
00martedì 8 novembre 2011 15:24
Errata corrige
Chiedo scusa al portiere Daniele Di Benedetto e a tutto il Firenze C5 se, nella prima parte di cronaca, l'ho rinominato "Di Domenico". E' un errore che ho dimenticato di correggere: Di Domenico è il cognome di alcuni miei conoscenti... Che stranezza, il cervello umano! :)
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