cartellini minorenni
scusa Principe ma sei fuori strada
nel senso che è vero che una proprietà, in linea generale, è considerata tale se ha un valore ma qui non si parla solo di valore finanziario ma di valore del giocatore/trice che volendosene andare, procura un danno alla società stessa.
tra società serie, si trovano accordi come dicevo senza usare alcuno scritto, si parla, si chiacchera, si scambia, si cede...
con altre no.
non esiste un modus operandi .... tu mi confermi che nonostante esista un regolamento , si tende a non considerarlo .....
se l'hanno fatto ci sarà una ragione.
ora la mia domanda era solo sapere quali sono le regole nel caso in cui si dovessero applicare.
ti faccio una domanda : parlare di proprietà di un atleta e quindi di una persona è di per se aberrante ma non fermiamoci sulle parole , se vuoi lascio a te un sinonimo adeguato che comunque non cambia la sostanza.
secondo te, pur considerando il fatto che un atleta paga l'iscrizione ( che però viene praticamente assorbita dai compensi degli allenatori, affitto palestre, un pò di marketing, iscrizioni campionati, etc) non credi che sia giusto considerare l'atleta " PARTE " della società perchè la società stessa lo cura, gli insegna a crescere, a migliorarsi, non solo dal punto di vista tecnico ma anche umano ? Questa cosa qui non ha un valore ????
In un 'altra epoca potremmo sostituire i soldi con altro ma oggi va cosi.
Perchè dovrebbe essere " regalato" ????
Francamente non lo trovo giusto. E' chiaro poi che prevale il buonsenso, per il bene degli atleti che sono la ragione unica, in particolare per i minorenni, per la quale si fa uno sport, la pallavolo in questo caso che non porta alcun guadagno se non quello di veder i ragazzi soddisfatti e felici ( compresi i genitori).