DarkWalker
00mercoledì 3 marzo 2010 17:55
Asse Tremonti-Bersani sulle riforme
"Fisco da rivedere, pronti al dialogo"
Il ministro: sanità, il Sud è in default
"La soluzione è il federalismo fiscale"
Il leader Pd: "Serve una Maastricht,
anche se non farà lucrare consenso"
Metà Italia, quella meridionale, è in default sulla sanità. È l’allarme del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, lanciato nel corso del congresso della Uil. Il ministro sottolinea che questo è il vero problema dei costi della politica: «La politica fa schifo in questi termini».
«Da metà Italia in giù, tutto il sistema è in default», dice Tremonti, spiegando che il peso sul bilancio è del 70-80%. Ti sembra normale - si chiede nel corso di una tavola rotonda con il leader del pd Pier Luigi Bersani - che in quattro anni tutto il sistema della sanità del centro-sud viene scassato? Il problema della sanità è un grande tema, a cui presto un’attenzione assoluta». Secondo il ministro una delle vie per risolvere il problema è l’attuazione del federalismo fiscale. «Entro quest’anno avremo le prime forme di attuazione del federalismo», dice, davanti al leader del Pd Bersani. Il ministro del Tesoro parla anche di lotta all’evasione. «Il giudice in tutte le democrazie è il popolo. Alla fine la grande moralità è quella espressa dai cittadini con il loro voto sul bilancio e sull’azione degli amministratori», dice. Replica a stretto giro il segretario del Pd, Pierluigi Bersani: «L’appello al popolo non è la chiave. Perchè il popolo esercita la sovranità ma nei limiti della Costituzione. Non è il giudizio di Dio. La magistratura ha il suo ruolo. Ci sono le regole».
Tremonti accelera anche sulla del fisco. «È arrivato finalmente il tempo per il progetto di riforma fiscale», dice. e che il sistema fiscale di oggi è un sistema «disegnato negli anni ’60 diventato legge negli anni ’70 e poi modificato, rafforzato». Alcune modifiche, sottolinea, sono state «positive come il 5 per mille, altre sono state negative come la geniale invenzione dell’Irap, a cui non ho partecipato».
Secondo il ministro il sistema allora era «perfettamente coerente» con il mondo di allora. Ma oggi il sistema fiscale è diventato «poco efficiente e poco giusto». Per Tremonti occorre quindi «costruire un sistema più moderno e più efficiente». «Abbiamo i mezzi, le conoscenze e la spinta politica per fare la riforma ma non possiamo immaginare di farla di colpo». Secondo il ministro «chi pensa di risolvere di colpo la questione fiscale non ha idea della complessità del sistema in Italia e nel mondo», infatti non a caso in nessun paese è stata avviata una riforma. Tuttavia, ribadisce Tremonti, è arrivato il momento di iniziare a lavorare alla riforma del sistema fiscale: «Dobbiamo farlo, è un impegno fondamentale costituzionale». Una proposta che Bersani accoglie. Siamo pronti a discuterne «anche domani», ma la posizione del governo deve essere chiara. Il leader Pd ha lanciato la proposta di «una Maastricht per la fedeltà fiscale, anche se questo non fa lucrare consenso».Se sarà fatta questa scelta di fondo, ha aggiunto il segretario del Pd, «noi abbiamo le nostre proposte e le metteremo in campo». «Certamente le imprese - ha osservato ancora Bersani - devono poter pagare le tasse senza troppe difficoltà burocratiche; la progressività non deve funzionare alla rovescia, e ci vuole che la tassazione sul lavoro non sia esagerata». «Io - ha concluso - non ho mai proposto, nè voglio che domani i giornali me la attribuiscano, una tassa sui grandi patrimoni; ma vorrei capire perchè l’Italia è l’unico Paese Ocse che non ce l’ha».
un passaggio che LaStampa non ha messo:
Crisi/ Bersani a Governo: Insieme per Maastricht fedeltà fiscale
"Solo una parte tira la carretta, l'altra si chiama fuori"
postato 1 ora fa da APCOM
Roma, 3 mar. (Apcom) - "Facciamo insieme una Maastricht della fedeltà fiscale. E' uno sforzo nazionale". E' quanto propone il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, al Governo.
Rivolgendosi al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso di un faccia a faccia nell'ambito del XV congresso della Uil, Bersani ha osservato che "una sola parte del paese tira la carretta. L'altra invece si chiama fuori. Eppure usano le strade, i mezzi pubblici, l'ambulanza. Io li lascerei a piedi"