Allargamento: Croazia e Turchia

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Caio Logero
00giovedì 13 luglio 2006 16:22
Allargamento: la situazione in Turchia e in Croazia
È nelle mani di Zagabria e di Ankara la chiave per l'inizio dei negoziati


In occasione del Consiglio Affari generali e Relazioni esterne del 26 aprile 2005, sono stati analizzati i progressi compiuti dalla Croazia e dalla Turchia in vista dell'inizio dei negoziati d'adesione. Al termine del Consiglio di stabilizzazione e associazione fra l'Ue e la Croazia, il Ministro lussemburghese degli affari esteri e attuale Presidente del Consiglio dell'Unione Europa, Jean Asselborn, ha dichiarato: 'L'Unione europea è pronta ad aprire i negoziati dal momento in cui il Consiglio registrerà una piena collaborazione con il Tribunale penale internazionale per la ex-Yugoslavia. La collaborazione con il TPIY è una condizione imprescindibile. Tale collaborazione passa attraverso l'Aja e non Lussemburgo o Bruxelles. La chiave per aprire i negoziati è nelle mani delle autorità croate'.
Asselborn ha poi ricordato che il Consiglio ha constatato i progressi compiuti dalla Croazia nel quadro delle procedure di stabilizzazione e associazione e ha salutato con piacere l'adozione da parte di Zagabria del piano d'azione per l'integrazione europea. Importanti progressi sono stati compiuti per il ritorno dei rifugiati; sarà dunque necessario continuare lungo questo cammino così che ogni questione possa essere risolta prima della fine di quest'anno. Lo stesso vale per il settore giudiziario, la cui riforma rappresenta un grande obiettivo'. Per quel che riguarda l'economia, Asselborn ha ricordato i successi in termini di stabilità macroeconomica, seppur la consolidazione fiscale abbia bisogno di essere perseguita con più determinazione'.

Il ministro Asselborn ha concluso che 'la Croazia è sulla via giusta, numerosi progressi sono stati compiuti in diverse aree. Comunque questo è solo l'inizio del processo. Sono convinto della determinazione del governo di Zagabria nel continuare il suo cammino e implementare un programma di ambiziose riforme al fine di entrare nell'Ue il prima possibile'.

Per quanto riguarda la Turchia, il Ministro Asselborn, dopo aver presieduto il Consiglio di Associazione Ue-Turchia, ha dichiarato: 'Il Consiglio d'associazione Ue-Turchia di oggi è l'ultimo prima che abbia inizio una nuova fase nelle relazioni fra Ue e Turchia, il prossimo 3 ottobre, data fissata dal Consiglio del 17 dicembre 2004 per l'avvio ufficiale dei negoziati d'adesione. In tale prospettiva, la Presidenza accoglie con soddisfazione il fatto che il protocollo sull'adattamento dell'accordo di Ankara sia stato siglato dalla Turchia, attendendo però che venga ratificato. Il protocollo dell'accordo di Ankara rappresenta un importante passo in avanti nella normalizzazione dei rapporti bilaterali fra la Turchia e gli Stati membri dell'Ue. Siamo altresì in attesa che entrino in vigore gli ultimi testi legislativi menzionati nella raccomandazione della Commissione del 2004'. Asselborn ha poi affermato che 'pur apprezzando le riforme degli ultimi due anni del governo di Ankara, ci sono ancora alcune questioni che destano preoccupazione come la libertà religiosa, la protezione delle minoranze, il rispetto dei diritti culturali e sociali, l'eliminazione di atti discriminatori così come le relazioni tra la società civile e l'esercito. La Commissione elaborerà in giugno una progetto di mandato negoziale. La Presidenza lussemburghese cercherà di pronunciarsi il prima possibile su tale documento al fine di iniziare i negoziati nelle migliori condizioni'. 'Tuttavia ' ha ricordato il ministro lussemburghese - la velocità che prenderà il negoziato d'adesione dipenderà esclusivamente dal grado di attuazione delle riforme. Un'implementazione effettiva e completa delle riforme sarà un fattore determinante per il successo del processo d'adesione nel suo complesso. Per quel che riguarda Cipro, la Presidenza conferma la sua volontà di supportare nuove iniziative al fine di trovare una giusta soluzione attraverso le Nazioni Unite'.


27 aprile 2005
Caio Logero
00venerdì 14 luglio 2006 13:11
Ora che ho lasciato affisso il documento, però chiedo una piccola domanda: Chi è favorevole all'entrata dell'UE della Turchia?
Chi è favorevole all'entrata nell'UE della Croazia?

Personalmente io sono contrario, ma posso pur camibiare idea, per un semplicissima ragione.
L'UE originaria era nata, come gli organismi che la compongono, per una unione di un numero limitatissimo di stati.
Con l'allargamento e l'arrivo attuale a 25 membri si ingigantiscono i problemi gestionali, si dovrà provvedere a diversi tipi d'economia, fissari diversi tassi di crescita, insomma un insieme di cambiamenti dovuti alla nuova apliezza che destabilizzano la già critica situazione.
Inoltre più si effettua una allargamento più si affievoliscono i legami tra stato a stato, inoltre con l'entrata della Turchia scompare lo stesso legame dell'Europa continentale a cui la Turchia ha soltanto un piccolo pezzo (per me greco tra l'altro [SM=x751574] ).
Con l'entrata della Turchia inoltre si arriva ad una semplice unione economica e volutamente politica, non vi sono più un legame che unisce, ma solo una "costruzione".
A questo punto se migliorano anche le economice di Tunisia o di un'altro stato non comprendo il motivo per cui se debba dover dire no o altro.
Stiamo distruggendo i presupposti di una unione "forte" e sempre più avviandosi ad un cruologio di popoli che potrebbe in situazioni di tensione diventare una novella Yugoslavia.
Aspetto un vostro giudizio
Riccardo.cuordileone
00venerdì 14 luglio 2006 13:30
Rispondo brevemente visto che si è discusso ampiamente in passato di questo argomento.

Personalmente penso che l'Unione Europea dovrebbe comprendere tutti e solo i paesi europei, quindi dal Portogallo alla Russia europea, o comunque fino alle repubbliche ex sovietiche, e dall'Islanda a Malta.

Detto questo per me l'UE è un elite economica e sociale che dovrebbe comprendere solo i paesi europei con un certo sviluppo almeno in uno dei due campi, perciò attualmente la mia UE ideale sarebbe dal Portogallo all'Austria e dall'Islanda all'Italia.

Quindi in conclusione la Croazia non è all'altezza dell'UE, ma se sono entrate già Polonia e Slovenia non vedo perchè lei dovrebbe rimanere fuori.

Per quanto rigurda la Turchia la mia contrarietà è assoluta e definitiva, non è un paese europeo, culturalmente e geograficamente, è sottosviluppata socialmente ed economicamente perciò non dovrebbe mai entrare nell'UE, purtroppo però i massoni europei la faranno entrare, d'altronde "è una grande opportunità per noi, come la Cina".
Caio Logero
00venerdì 14 luglio 2006 13:48
Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 14/07/2006 13.30
Quindi in conclusione la Croazia non è all'altezza dell'UE, ma se sono entrate già Polonia e Slovenia non vedo perchè lei dovrebbe rimanere fuori.

Per quanto rigurda la Turchia la mia contrarietà è assoluta e definitiva, non è un paese europeo, culturalmente e geograficamente, è sottosviluppata socialmente ed economicamente perciò non dovrebbe mai entrare nell'UE, purtroppo però i massoni europei la faranno entrare, d'altronde "è una grande opportunità per noi, come la Cina".



Posso non essere d'accordo! Se si va avanti annienteremo la possibilità di creare una solida UE!
Lpoz
00venerdì 14 luglio 2006 13:57
la turchia non ha ragin d'essere in europa..
è asitica, non europea, oltre al fatto, che non nulla in comune con gli stati europei, anzi, è da semrpe in conflitto con la grcia, a dimostrazione, l'ncidente aereo di qualceh settimana fa...
Caio Logero
00venerdì 14 luglio 2006 16:44
Sono d'accordo con te Lpoz: la Turchia non ha alcuna ragione di entrare nell'UE! Basta così e sopratutto cerco di dirlo così un pò più parziale perchè se dipendesse da me già Costantinopoli sarebbe sotto le mani dei greci.... [SM=x751546]
=Mimmoxl=
00venerdì 14 luglio 2006 16:49
La tua idea di Tunisia in Europa penso che non sia così lontana dalla realtà sai? [SM=x751545]

Io inizio a pensare che l'obiettivo dell'Unione europea sia in realtà diventata la creazione di una unione "Mediterranea" più che Europea.

Personalmente non sono d'accordo in quanto si va anche ad "Annacquare" la popolazione europea. Più che contrario, sarei stato d'accordo solamente se questo fosse avvenuto fra un paio di secoli quando l'Unione Europea sarebbe stata forte politicamente. ora no.. Direi di fermarci qui.

L'allargamento ai peasi dell'Est era dovuto soprattutto per creare, all'interno dell'Unione, un serbatoio di lavoratori a basso costo.

Vedremo, sono alquanto scettico, ma nn saprei...
Caio Logero
00venerdì 14 luglio 2006 16:53
Re:

Scritto da: =Mimmoxl= 14/07/2006 16.49
La tua idea di Tunisia in Europa penso che non sia così lontana dalla realtà sai? [SM=x751545]

Io inizio a pensare che l'obiettivo dell'Unione europea sia in realtà diventata la creazione di una unione "Mediterranea" più che Europea.

Personalmente non sono d'accordo in quanto si va anche ad "Annacquare" la popolazione europea. Più che contrario, sarei stato d'accordo solamente se questo fosse avvenuto fra un paio di secoli quando l'Unione Europea sarebbe stata forte politicamente. ora no.. Direi di fermarci qui.

L'allargamento ai peasi dell'Est era dovuto soprattutto per creare, all'interno dell'Unione, un serbatoio di lavoratori a basso costo.

Vedremo, sono alquanto scettico, ma nn saprei...




Ma un ulteriore allargamento causerebbe una instabilità economica secondo il mio modesto parere perchè si dovrebbe proveddere alle economie dei nuovi stati.
L'idea di un serbatoio di lavoratori dall'est da sostituirsi agli africani non è una brutta idea, ma resta che un'altra dilatazione e arriveremo presto all'Unione Euro Asiatica....
Pertinax
00venerdì 14 luglio 2006 16:56
tralasciando le stupide motivazioni razzaili e religiose, che dovrebbero far parte della sfera personale e non politica, vi faccio presente che oltre a diventare la prima potenza economica mondiale facendo entrare la turchia nella UE si sottrae un bacino immenso di lavoratori da sfruttare ai capitalisti delocalizzatori, infatti è per questo che presto la penisola anatolica tornera ad essere europea
=Mimmoxl=
00venerdì 14 luglio 2006 16:58
Re:

Scritto da: Pertinax 14/07/2006 16.56
tralasciando le stupide motivazioni razzaili e religiose, che dovrebbero far parte della sfera personale e non politica, vi faccio presente che oltre a diventare la prima potenza economica mondiale facendo entrare la turchia nella UE si sottrae un bacino immenso di lavoratori da sfruttare ai capitalisti delocalizzatori, infatti è per questo che presto la penisola anatolica tornera ad essere europea



Cosa intendi nella frase evidenziata?
Caio Logero
00venerdì 14 luglio 2006 17:03
No, davvero Pertinax se la metti solo sul piano economico faremo la fine della Yugoslavia. Ci vogliono dei legami per fare un popolo o altrimenti è tutta fittizia l'UE.
Non sono frasi razziali, ma bisogna trovare un modo per dare una personalità a questo nuovo stato.
Inoltre ho parlato in generale e non della Turchia quando mi mettevo sul piano economico.
E poi la Turchia stessa mi pare ugualmente uno stato arretrato e l'unione dovrà comunque agire in ogni stato aggiunto per portarlo a livello degli altri.
Non non è una buona idea continuarsi ad allargare, per niente.
Pertinax
00venerdì 14 luglio 2006 17:05
che la turchia e la più grade nazione in cui vengono delocalizzate le aziende europee sottraendo posti di lavoro qui, infatti in turchia il lavoro costa molto meno non esistendo i vincoli sindacali e le garanzie comunitarie, però è un paese molto avanzato tecnologicamente, le infrastrutture sono di primissimo livello e l'economia globale è ottima, una pacchia per chi vuole delocalizzare! è una piccola cina per farla breve

la popolazione è di 70,413,958, penso che almeno un buon 30 milioni siano lavoratori... fatti i conti! o meglio guarda l'etichetta delle magliette della diesel! [SM=x751526]

[Modificato da Pertinax 14/07/2006 17.07]

Caio Logero
00venerdì 14 luglio 2006 17:06
Re:

Scritto da: Pertinax 14/07/2006 17.05
che la turchia e la più grade nazione in cui vengono delocalizzate le aziende europee sottraendo posti di lavoro qui, infatti in turchia il lavoro costa molto meno non esistendo i vincoli sindacali e le garanzie comunitarie, però è un paese molto avanzato tecnologicamente, le infrastrutture sono di primissimo livello e l'economia globale è ottima, una pacchia per chi vuole delocalizzare! è una piccola cina per farla breve



In quel caso non sortirebbero lo stesso risultato accordi economici che diano vantaggio ai entrambi i paesi?
Pertinax
00venerdì 14 luglio 2006 17:09
gli accordi economici non impongono cio che puo imporre la UE
=Mimmoxl=
00venerdì 14 luglio 2006 17:11
Re:

Scritto da: Pertinax 14/07/2006 17.09
gli accordi economici non impongono cio che puo imporre la UE



Su questo sono d'accordo...

Però sono un pò perplesso su quelo che hai dtto prima... Ci penserò
Pertinax
00venerdì 14 luglio 2006 17:13
tieni sempre ben presente che se pensi alla UE come ad una nazione vera e propria, con tendenza raziali o religiose stai ragionando di fantasia [SM=x751526]
Caio Logero
00venerdì 14 luglio 2006 17:21
Re:

Scritto da: Pertinax 14/07/2006 17.13
tieni sempre ben presente che se pensi alla UE come ad una nazione vera e propria, con tendenza raziali o religiose stai ragionando di fantasia [SM=x751526]



E allora che sciolgano anche il parlamento Europeo ridando la "vera" sovranità al popolo e sopratutto con questo controllo commerciale spesso asfissiante per l'economia italiana che non può competere con le altre.
Pertinax
00venerdì 14 luglio 2006 17:24
caio... incomincia a informarti e a informare i lettori di arena su i compiti reali della UE e dei suoi apparati prima di fare queste sparate [SM=x751526]
Caio Logero
00venerdì 14 luglio 2006 17:28
So benissimo che ancora i governi nazionali europei conservano il potere, ma allo stesso modo non ha senso creare un parlamento europeo se non esiste un vero stato europeo.
Inoltre l'entrata nell'UE ci impone rigidissime norme economiche riguardanti anche la produzione che spesso fa soffrire l'economia italiana.
La stessa economia italiana si è trovata in crisi dovendo confrontarsi con le altre economie europee.
wild§live®
00venerdì 14 luglio 2006 17:37
perchè non burkina faso e turkmenistan?
Pertinax
00venerdì 14 luglio 2006 17:41
si simpatico, semai in africa si vocifera verra fatat entrare l'isola di capo verde, ex colonia portoghese ha un carattere pretatmente europeo, istituzioni repubblicane solide, una buona economia... solo voci comunque, alzate proprio dal portogallo che ha con l'isola solidi rapporti visto che la popolazione praticamente è portoghese.
-Kaname-chan
00sabato 15 luglio 2006 13:23
Secondo me l'UE deve diventare una Federazione, far entrare la Turchia (e in prospettiva quindi MArocco, Tunisia, Israele, Libano) non ha senso se non nella prospettiva britannica che invece dell'unione politica ha sempre voluto una semplice area di libero scambio. Se l'UE deve essere un'area commerciale allora possono entrare anche Mongolia e Giappone, altrimenti deve rimanere europea
Caio Logero
00sabato 15 luglio 2006 14:58
Re:

Scritto da: -Kaname-chan 15/07/2006 13.23
Secondo me l'UE deve diventare una Federazione, far entrare la Turchia (e in prospettiva quindi MArocco, Tunisia, Israele, Libano) non ha senso se non nella prospettiva britannica che invece dell'unione politica ha sempre voluto una semplice area di libero scambio. Se l'UE deve essere un'area commerciale allora possono entrare anche Mongolia e Giappone, altrimenti deve rimanere europea



Incredibilmente d'accordo. [SM=x751532]
Vota DC
00sabato 15 luglio 2006 17:21

Scritto da: -Kaname-chan 15/07/2006 13.23
Secondo me l'UE deve diventare una Federazione, far entrare la Turchia (e in prospettiva quindi MArocco, Tunisia, Israele, Libano) non ha senso se non nella prospettiva britannica che invece dell'unione politica ha sempre voluto una semplice area di libero scambio. Se l'UE deve essere un'area commerciale allora possono entrare anche Mongolia e Giappone, altrimenti deve rimanere europea



Va bene la Federazione,ma nessun accordo con la dittatura che opprime i curdi.
Caio Logero
00sabato 15 luglio 2006 17:34
Re:

Scritto da: Vota DC 15/07/2006 17.21


Va bene la Federazione,ma nessun accordo con la dittatura che opprime i curdi.




In effetti se si è fatti la guerra all'Iraq per discutibili ragioni, non capisco perchè si debba sorvolare su questo argomento e accetterli nell'UE.
Lux-86
00sabato 15 luglio 2006 18:32
contrario alla turchia, nulla contro i turchi ma non è europa. più posibilista per la croazia ma se è già entrata la slovenia impedirlo alla croqazia sarebbe un sopruso.
non vedo i problemi su israele: a parte che è un po' troppo guerrafondaio e troppo amico degli USA è un paese molto occidentale, ed anche gli abitanti sono molti immigrati dall'europa.
Caio Logero
00sabato 15 luglio 2006 18:35
Re:

Scritto da: Lux-86 15/07/2006 18.32
contrario alla turchia, nulla contro i turchi ma non è europa. più posibilista per la croazia ma se è già entrata la slovenia impedirlo alla croqazia sarebbe un sopruso.
non vedo i problemi su israele: a parte che è un po' troppo guerrafondaio e troppo amico degli USA è un paese molto occidentale, ed anche gli abitanti sono molti immigrati dall'europa.



Un pezzo di Europa in mezzo al medio-oriente islamico.
Lux-86
00sabato 15 luglio 2006 18:40
Re: Re:

Scritto da: Caio Logero 15/07/2006 18.35


Un pezzo di Europa in mezzo al medio-oriente islamico.



non dobbiamo certo stare a guardare solo la geografia [SM=x751525]
e poi metti che se ci fosse una UE forte l'area si stabilizzerebbe perchè la UE impedirebbe a israele di invadere stati a cazzo ed i paesi arabi starebbero più tranquilli sapendo che attacacre israele vorrebbe dire dare il casus belli alle ex-potenze coloniali [SM=x751545]
in più avremmo una postazione in medio oriente e quindi sul eptrolio
Caio Logero
00sabato 15 luglio 2006 19:00
L'Unione Europea, una vera unione che metta molti motivi di legamo tra uno stato e l'altro che crei una più forte cultura e tradizione comunitaria, finalmente deciso e sopratutto conscio di potere parlare da pari con gli USA, diverrebbe il più potente stato mondiale!
Ritornerebbe ad essere il centro del mondo, il faro dell'Europa anzi di svolgere oggi il ruolo che aveva l'italia verso la seconda parte del quattrocento nei confronti dell'Europa, un faro del mondo divenuto mero finalino di coda a colpa delle rivalità, lotte e devastazioni.
Bisogna far rialzare il capo all'Europa che a parte la Francia ha perso l'orgoglio di essere stata grande e di poterlo essere ancora!
=Mimmoxl=
00sabato 15 luglio 2006 19:22
L'idea di una Europa unita a livello politico la ritengo una idea possibile, ma solo sul lungo periodo...

Ricordatevi che i popoli europei hanno ancora fortissimi attriti fra loro, non fosse altro per il semplice fatto che l'Europa ha conosciuto guerre e odi fin dalla notte dei tempi.

Pensate ad esempio agli attriti fra la popolazione tedesca e quella Francese o fra i Tedeschi e i Polacchi. Ricordiamoci inoltre che 60 anni NON SONO TANTISSIMI, ANZI. Potrete anche non essere d'accordo, ma a mio avviso essere riusciti in soli 60 anni a creare una sovrastruttura così importante riuscendo a mettere d'accordo più o meno tutti, è una cosa comunque notevole. A questo punto direi che sarebbe bene bloccare questo processo di allargamento in quanto l'amalgamazione Europea richiede moltissimo tempo e l'annacquamento della popolazione è un fatto cmq negativo.
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