L'8 aprile 1988,
uno tsunami di 17.500 persone invase la Summit Arena di Houston, Stati Uniti, per assistere al primo di tre concerti
sold-out consecutivi dell'attesissimo
Bad World Tour.
Nella popolosa metropoli del Texas, uno spettacolo così maestoso non si era mai visto: i maxischermi trasmisero i passi di danza di Michael Jackson con riprese da ogni angolazione, e l’assordante impianto audio diffuse i grandi successi della carriera del Re del Pop, lasciando incredula la folla di fronte a un concerto così complesso e professionale.
Immancabili i trucchi di magia e le esplosioni, accompagnate da un enorme impianto di luci che illuminò ogni singolo movimento di Michael e dei suoi ballerini.
Nonostante il concerto fosse iniziato alle 20:40, con quaranta minuti di ritardo rispetto all'orario annunciato, Jackson si fece perdonare ballando e cantando le canzoni più amate da tutti.
Come da prassi nel
Bad World Tour, una ragazza delle prime file salì sul palco in occasione della malinconica
She's Out of My Life, mentre durante il finale di
Bad alcuni bambini ebbero l'onore di danzare insieme al loro idolo.
Michael Jackson si congedò dal caloroso pubblico di Houston con la magica
Man in the Mirror, con la quale ringraziò e salutò gli spettatori prima di essere scortato dalla polizia fino al suo hotel.
A cura di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.