Letto più di una settimana fa, solo ora trovo il tempo per qualche considerazione.
Sui dialoghi, è vero che ce ne sono alcuni troppo lunghi. Ma personalmente non mi hanno disturbato più di tanto. Credo che in questo caso fosse dovuto al numero di tavole e di vignette a disposizione, più che ad un problema di Quantestorie ad essere meno prolisso (cosa comunque di cui lui ha parlato nell'intervista). I tripli esclamativi in certi casi enfatizzano troppo certe frasi dove andrebbe benissimo il punto esclamativo singolo; a parte questi casi, mi sto abituando a questa che considero una carattaristica della serie.
Sulla velocità della storia, credo fosse inevitabile che ci fosse un accellerazione, visto quante cose sono state messe al fuoco. Ad esempio, se non ci fosse stata la scena del consiglio di Wondercity, si avrebbero avute 2 tavole che non avrebbero dato quella sensazione di accelerata finale; ma è lampante che quella scena è propedeutica al preseguo della serie inserita in quel momento del # 2.
A parte queste considerazioni, da nerd se vogliamo, imho la storia è ottima; Gualdoni riesce a dosare in maniera magistrale i vari elementi e le varie situazioni. Silberner è un gran bel personaggio, che sono sicuro rivedremo presto. E molto intrigante il suo piano di creare un esercito di vampiri (ed ecco un altro dei tanti elementi presi dal fumetto, dal cinema, dalla letteratura). Vom Rath forse è un pò stereotipato, però in effetti lo conosciamo pocchissimo: attendo di rivederlo in azione per un'idea precisa. Erik personalmente mi sta piacendo: non solo è quello che vuole a tutti i costi essere il migliore, ma crede realmente di esserlo; e se non si allea con Silberner non è solo perché non vuole tradire gli amici, ma perché non è alla sua altezza. E arriva al punto di fare la bastardata di buttarlo giù per ucciderlo.
Barbaro non è un autore che mi piacesse particolarmente su Pkna (anche se ho apprezzato alcune storie), e non lo conosco come autore witchico. Ma in questa storia mi è piaciuto tantissimo! Disegni molto belli, sul solco dello stile turconiano della serie; fantastico come ha disgnato Silberner.
Sulla storia breve, personalmente credo sia un altro gioiellino. Belli i disegni e la trama; ma sopratutto fantastici i ragazzi del gruppo delle medie, a mio avviso dalle enormi potenzialità fumettistiche.
I colori di entrambe le storie continuano ad essere di altissimo livello. Complimenti a Tenderini e C.
Molto bella anche la copertina.
Le rubriche si rivelano essere molto buone, approfondendo nuovi aspetti del mondo di Wondercity e introducendo il numero successivo e la storia breve. Mi è piaciuto molto l'editoriale "simpatico" di Materia e Spreafico, da quale si capisce qunato la serie piaccia non solo a gli autori. In generale, molto buona la grafica delle rubriche.
Insomma, un giudizio altamente positivo su questo numero; l'unico difetto che trovo è che la storia finisce troppo presto e bisogna aspettare 2 mesi per la successiva!
Infine, avrei alcune domande per il nostro Quantestorie.
- Nel # 2 compare un ringraziamento particolare per "Marco Schiavone, Davide Barzi, Andrea Rivi e Tito Faraci per le idee, la supervisione e il sostegno dato al progetto", che non compare invece nel # 1. Dall'intervista sappiamo che Faraci (insieme a Teresa Radice) ha curato i dialoghi dello Sketchbook, ma per quanto riguarda gli altri in che cosa consiste l'aiuto e la collaborazione?
- Il "Wonder Express 999" è un omaggio a Lejii Matsumoto o sbaglio?
- Si vedrà la rubrica della posta?