[Fan Fiction] Restart the FairyTalesWorld

PRELUDIO

C'era una volta, tanto tempo fa, negli sperduti boschi di Silicon Valley, un castello fatato, chiamato MicroLoft, dove viveva un principe bello e ricco. Era il Principe Bill, e viveva felice nella sua corte, che gli voleva bene.
Un giorno (il 31 ottobre, precisamente) bussarono alla sua porta due bambini travestiti da scheletri che gli chiedono dolcemente, dopo essere stati barbaramente picchiati dalle guardie che circondavano il castello: "Dolcetto o scherzetto?". Il Principe Bill gli rispose: "Scherzetto!" e da dietro una guardia rovesciò dei secchi pieni d'acqua sui due poveri bambini. Piangendo, le due creaturine tornarono dai loro genitori. Il loro padre si presentò allora davanti al castello del Principe Bill per dirgliene quattro. Il Principe ricevette il signore, e riconobbe in lui il perfido presidente della Commissione AntiTrust Americana che gli disse: "Sono il padre dei due bambini che hai maltrattato prima!". Allora il Principe Bill si profuse in scuse e scuse e scuse e mazzette e mazzette e mazzette, ma il Presidente fu irremovibile: "Tu non hai bontà nel tuo cuore, oltre a vendere Internet Explorer insieme al tuo sistema operativo. Per questo io ti farò una maledizione!". Il Principe Bill non ebbe nemmeno il tempo di fare un'offerta maggiore per corromperlo, che si ritrovò trasformato in un immondo robot. Contemporaneamente tutta la sua reggia si tramutò in un computer, e tutta la sua corte fu trasformata in software elettronici.
Il perfido funzionario del governo sghignazzò soddisfatto: "MUAHAHAHAHA! La maledizione svanirà solo se riceverai un virus di vero amore, I love you, entro i tuoi 21 anni!"
Bill, con la sua orribile voce metallica, obiettò: "Ma io ne ho 49!"
Il presidente rise ancora di più: "Bwhahahaha! Allora sarà più difficile! Comunque possiamo prorogare fino a 60 anni..."

E così l'ormai robotico principe trascorse gli anni successivi a debellare i virus che gli venivano da ogni parte del mondo, ma nessuno di questi era I Love You. I 60 anni si avvicinavano sempre più finchè una sera...


LA BELLA E LA TECNOBESTIA

LOL

bravo, è questo l'elik che vogliamo

Quoto quotevolmente

Attendo con interesse gli sviluppi (la bella chi dovrebbe essere?)

le malelingue dicono in giro che io non abbia idea di come proseguire questa storia... ma sono malelingue



no vabbè, un'idea ce l'ho, ma la scrivo per bene dopo gli esami.

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le malelingue dicono in giro che io non abbia idea di come proseguire questa storia... ma sono malelingue

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tanto per cambiare, neh? :P

Elik, sei fazioso. Devi fare anche una storia contro Torvalds.





O contro Rensel.

chi è torvalds?

Linus Torvalds, il "papà" di Linux.

/me sente una vocina che dice:
"contro Rensel"

pero' non so da dove venga

Intestino, intestino...

crasso

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Scritto da: Eidolon 27/06/2004 12.08
le malelingue dicono in giro che io non abbia idea di come proseguire questa storia... ma sono malelingue



no vabbè, un'idea ce l'ho, ma la scrivo per bene dopo gli esami.

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Ti prego, continuala perchè è troppo lollosa!!!

E io che c'entro?

lo sai, lo sai...

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Scritto da: Eidolon 28/06/2004 20.21
crasso

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pompeo

(/me si aggiunge al coro di voci che dice "continuala"!)

Stacco

In un tranquillo e soleggiato villaggio del nord della California, viveva uno stralunato inventore, che tentava a tutti i costi di costruire un browser rivoluzionario. Ma non sempre i suoi esperimenti riuscivano. L'ultima volta infatti un hacker sfrutto un buco del suo browser per scaricare l'ultimo capolavoro della regista italiana Claretta Muci, il film "PK - L'ultimo guardiano", deviando sul nostro inventore le minacciose lettere degli avvocati della Buena Vista. Questo sfortunato inventore, di nome Maurice Gennaro (gennaro era il secondo nome... i cognomi non si usano nelle favole), aveva una bella figliuola, che si chiamava Bella Figliuola (si, figliuola era il secondo nome... e con la U, sennò si offende!). Spesso Bella andava a smanettare al pc del padre, e così aveva imparato anche lei l'arcana arte dell'hacking, di nascosto a Maurice, che la credeva impegnata a fare ricerche per la scuola.

Un giorno Maurice riuscì a terminare il suo ultimo lavoro, Talpon NetUnderground Explorer v8723.7.03beta, per gli amici TNUE E.V. (ennesima versione), e decise che finalmente era il momento di portarlo all'ufficio brevetti. Salutò Bella, che era tutta sorridente, poichè per qualche giorno aveva il pc disponibile senza disturbi, e si incamminò con la sua fida Fiat Punto bConnect. Salì a bordo, e una voce confortevole lo accolse

- Benvenuto. Imposti la rotta.
tic tic tac tec tuc tic tic
Rotta impostata. Ufficio Brevetti, La Città.
L'auto si accese e Maurice seguì tutti i comandi che la vocina elettronica gli imponeva. Arrivò davanti a una chiesetta sperduta nella prateria [ci sono in california? boh, ma tanto è una favola...]. Dal portone uscì un prete

- Ma il matrimonio è domani!
- Maledette macchine italiane...
pensò Maurice. Ma adesso si ritrovava sperduto, non sapeva nemmeno lui dove (e tanto meno il suo gps), così prese a randellate il bConnect e guardava languido il disco con dentro il suo adorato software... incominciava a temere che non sarebbe mai arrivato all'ufficio brevetti in tempo... (in tempo per cosa? no niente...). Mise in moto l'auto e prese delle strade a caso sperando almeno di riuscire a tornare.
Speranza vana, perchè sul far della sera...

Io... io... no. meglio di... ma come... ops, non.... cosa vuol... ma se poi... devo.... no, no.... che faccio? uhm... TROVATO! IO SONO... VOSTRA IMPRONUNCIABILITA' e VOSTRO ONORE =)(ELIKROTUPOS)(= Colui che l'essenza dell'essere esprime nel'usabilità del linguaggio mentre gli effluvi della materia fluttuano nell'iperuranio ingiustamente

<+Angel_of_Amarth> in effetti pensavo di espatriare <+Sismassyk> espatriati a fare in culo...

[Modificato da Eidolon 11/07/2004 12.20]