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sul sito della stampa ho trovato questo articolo dove alla fine vengono menzionati anche i nostri
TORINO
MEDALS PLAZA. MEZZO MILIONE DI SPETTATORI PER I CONCERTI DURANTE I GIOCHI, MA ALTRE STAR SONO IN ARRIVO
La festa non è finita
Questa sera si chiude con Cocciante. Durante la Paralimpiadi Elton John, Jovanotti e altri megashow sull'incredibile palcoscenico di piazza Castello
25/2/2006
Luciano Borghesan - Giovanna Favro
Una star. Di più: un’icona. Vale a dire: sir Elton John. E’ il suo, il nome più forte nell’elenco di grandi eventi, ancora riservato e in corso di definizione, che terranno accesi i riflettori su Torino durante le Paralimpiadi e che continueranno a scatenare entusiasmo nella Medals Plaza e dintorni. Le luci del palco di piazza Castello non si spegneranno stasera con il concerto di Cocciante: è vero che,
Elton John sarà la superstar
della Medals Plaza
durante le Paralimpiadi
per favorire gli atleti «diversamente abili», le medaglie verranno consegnate in montagna, nelle sedi delle gare, ma la piazza continuerà a riempirsi di musica, di colori, di folla e di emozioni.
Se ieri gli organizzatori hanno presentato un primo bilancio, davvero straordinario, del cuore olimpico della città - mezzo milione di persone a scatenarsi sulle note di Anastacia o di Paolo Conte - chi teme una botta di depressione post-olimpica si rassereni e prepari gli applausi: anche durante le Paralimpiadi ogni sera ci sarà un grande evento. Non solo: l’intervallo sarà di pochi giorni, perchè tra la conclusione dei XX Giochi invernali e la nona edizione delle Paralimpiadi ci sarà almeno un superconcerto, il 3 o il 4 marzo. I nomi già segnati nelle agende degli organizzatori sono di primissimo piano.
E’ ormai praticamente certa l’esibizione di Elton John, ma fra il 10 e il 19 marzo saliranno sul palco altri big. Tra chi incanterà più generazioni di pubblico, sono dati per certi Jovanotti e l’autore dell’inno olimpico, Claudio Baglioni. Per i più giovani sono in arrivo due belle sorprese: Alex Britti, che sarà fresco di Sanremo, e il ritorno di Ricky Martin, che è ormai stanziale da queste parti: protagonista sulla Medals Plaza l’altra sera, star della cerimonia di chiusura domani, il cantante portoricano è entusiasta di Torino: nell’e-mail inviata al promoter Roberto De Luca (che per la Get Live ingaggia gli artisti) si dice innamorato della città, elogia le Olimpiadi.
Pare sia felice di partecipare alla cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi, che si terrà alla Medals Plaza (l’apertura sarà allo Stadio). Non è tutto. Se qualcuno, nei giorni scorsi, aveva fatto rilevare con disappunto che, nell’occasione dei Giochi, non s’era trovato modo di far esibire «in prima serata» gli artisti piemontesi, si sappia che si potranno gustare anche voci e musiche di eccellenza del nostro territorio. Tra queste figura l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che inaugurò le Olimpiadi allo Stadio accompagnando il «Vincerò» pavarottiano. La Medals Plaza resterà palpitante fino al 19 marzo, e sarà più aperta al pubblico.
A volerlo è stata Tiziana Nasi, presidente del Comitato organizzatore delle Paralimpiadi: ha osservato spazio per spazio, via per via gli ostacoli da eliminare per favorire la miglior accessibilità a tutti. Saranno ridotte al minimo le barriere, senza però penalizzare il lavoro delle forze dell’ordine e di chi è preposto ai controlli. Il cuore di Torino inoltre si tingerà d’azzurro: Casa Italia (ora al Valentino) approderà nel Palazzo della Regione. «Stiamo dando vita al più lungo festival del mondo, ve ne siete accorti?», dice De Luca rivolto a Giulio Muttoni, Vittorio Quattrone e Maddalena Tronchetti Provera, con cui ha formato la Get Live, la società che ha gestito gli spettacoli della Medals Plaza.
In effetti, è senza precedenti una tale carrellata di artisti internazionali, che si sono avvincendati senza interruzioni per 15 giorni e, con qualche intervallo, per oltre un mese. Dal vivo si calcolano mezzo milione di spettatori, sommando le presenze nelle piazze Castello, San Carlo e in via Roma, grazie ai megaschermi. In più ci sono state le riprese del «Tobo» che ha diramato le immagini del mondo: «peccato - aggiunge il manager - che la Rai abbia acquisito i diritti musicali, gratuiti, solo per gli ultimi quattro giorni, e non li abbia sfruttati». Un palco imponente (che resterà alla Città), una coreografia architettonica che ha meravigliato turisti, reporter, autorità.
E la soddisfazione degli artisti: oltre a quella di Ricky Martin, ci sono lettere di ringraziamento di Ennio Morricone, di Anastacia, dei Duran Duran e di altri ancora. Avrebbero voluto venire altre star, da Depeche Mode ad Iglesias, ma il programma era già completo. Il costo? Sui 7 milioni di euro. Enti locali e Toroc hanno voluto regalare gli spettacoli al popolo olimpico, ma - assicurano gli organizzatori - anche pagando il biglietto si sarebbe fatto il tutto esaurito.