il ruggito del Leone

*nel momento più buio della notte,si spalancano i pesanti portoni della cattedrale, e una sinistra quanto raccapricciante folata di vento gelido si addentra tra le sacre mura, soffocando di colpo la candele che, seppur fievole, allontanavano deboli le tenebre all'interno.
un guerriero con indosso un'armatura nera come una notte di luna nuova entra percorrendo con passi decisi la navata, mentre si dirige verso la statua del Dio Re.

una volta giunto al suo cospetto, si inginocchia solennemente*

Al Re degli Dei io porgo i miei omaggi.

Noi spietate zanne delle Vostre fauci

renderemo gloria al Vostro nome.

Voi che siete insito in ogni essere umano

per quanto egli lo possa accettare o meno.

l'istinto di supremazia del Leone

è il fuoco che arde in ogni cuore umano

anche nel più puro.

non esiste uomo, donna o animale a questo mondo

che non sottometta il più debole per nutrirsi delle sue sofferenze

e ottenere così, il potere di divenire più forte.

*respira profondamente*

perfino il più testardo dei paladini della luce

una volta finita la sua predica

si appresta a cibarsi della sua preda

dell'animale che egli ha cacciato con la sua forza

affinché potesse gustare la morte di un essere per lui inferiore

e in quanto inferiore, non meritevole di pietà alcuna

e utile solo per portare piacere attraverso il suo sacrificio.



loro non capiscono, che non v'è differenza alcuna, tra un coniglio e una persona più debole di te.
non c'è alcun male a cibarsi degli esseri inferiori, perchè grazie al loro sacrificio noi potremo divenire più forti.

e coloro che negheranno

la potenza del leone

verranno abbattuti delle sue zanne

e verranno sbranati

per sempre, e per l'eternità.

*si rialza, compie un saluto marziale verso la statua, poi si volta e si appresta ad uscire dal tempio*