Quando le fiamme muoiono. ..

***l uomo rigorosamente vestito di nero, cappuccio in testa coperto il volto coperto da una maschera si avvia alla navata centrale e sull altare poggia due candele nere accendendole esclama***

Figli mie Galhad dei draghi e guido di Bracciano,
Tanto avete fatto, tanto avreste potuto fare...
Vi siete tolti la vita per salvare tutti , siete degli eroi,
il vostro sacrificio non verrà dimenticato.

Addio figli mie ormai la vostra fiamma spegnersi dovrà.

***spegne le fiammella con le dita***

Addio

***riprende le candele e se ne esce dalla cattedrale lasciando cadere alcune lacrima dal suo volto****

*La donna, visibilmente provata dagli eventi accaduti, con il capo chino, entra in cattedrale, vestita di nero. Giunge fino all'altare, dove si inginocchia. Tra le lacrime, dice*

Fratelli miei, la vostra assenza è peggio di mille pugnali conficcati nel cuore. Un'altra perdita insopportabile ho subito con la vostra morte. Se è possibile soffrire così tanto lo avevo dimenticato, prima di ora. Guido, le tue risate, le tue battute e le tue splendide canzoni riecheggiano ancora nella mia mente, nella mia memoria. Galahd, non dimenticherò mai ciò che hai fatto per me la notte in cui cercarono di ucciderci. Sacrificasti la tua vita per farmi fuggire e la sacrificasti un'altra volta per salvare tutti noi, ancora una volta. Ma ora, fratelli miei, nulla rimane nei nostri cuori riempiti solo di dolore. Solo il tempo curerà le nostre ferite. Ma niente potrà riempire le nostre giornate come facevate voi, con leggerezza d'animo e simpatia. Di una cosa, però, sono sicura: il vostro gesto, il vostro sacrificio, riecheggerà nella storia. Nessuno vi dimenticherà.

*asciugandosi le lacrime, si alza ed esce a capo chino*

*Entra in cattedrale, zoppicante, sorretto da un ragazzo, occhi spenti, sguardo vitreo*

DOVE ERAVATE QUANDO LORO HANNO DONATO LA LORO VITA?

*Inciampa annaspando e poco dopo si rialza*

AVRO' LE VOSTRE TESTE AZAZEL O QUALSIASI ALTRO ARCIDEMONE SIA STATO.

*Urla con voce grattante*

Galahd Grazie. Mi mancherai. Tutti vedevano i tuoi potere ma io vedevo il tuo animo. Hai salvato la vita a migliaia di persone eppure ho contato sulla mia mano chi ha espresso parole di conforto. Il tuo sacrificio mi ha dato uno scopo nella vita, un esempio che mai dimenticheró. Hai dimostrato che ci vuole ben altro che la magia per essere coraggiosi e onesti.

GUIDO *Calano le lacrime* Geniale cantautore e persona di animo puro. Curavi e aiutavi i meno abbienti, sempre disponibile alla risata e alla satira. Pochi artista raggiungeranno il tuo acume. Il tuo sacrificio non sara' mai vano. Vedrai.


* La spada accanto emanando una lieve aura blu illumina la faccia stanca e smussata*

Arrivederci. Presto brinderemo e scriveremo storie insieme, ma prima raggiingero' il mio obbiettivo.

*Zoppicando lascia la cattedrale*

***L'uomo entra in cattedrale, vestito di nero, si avvicina all'altare e esclama***


siete stati due grandi compagni e vi voglio onorare con una poesia.

***Alza lo sguardo***

Si ode da lontano una preghiera
celata tra i rumori della sera
è la voce dei giovani soldati
partiti da Mor come artisti, diventati eroi
e mai più tornati.

Il verde smeraldo di una speranza muta
candidi gigli alle armi chiamati
l’ultimo saluto sugli usci delle case
rivolgeste alla madri e alle spose.

Giovani figli del mondo tutto
onore e gloria del popolo in lutto
nella solitudine di tanta lontananza
la Patria serviste con lungimiranza.

Ragazzi di coraggio e di valore
tutti noi vi portiamo nel cuore
siete i migliori fiori delle stagioni più belle
astri nascenti, luminose stelle.

La nostra famiglia di voi è orgogliosa e fiera
vi ricorderemo ogni anno con questa cerimonia vera
mentre si leva alto un grido accorato e tenace
regni per sempre nel mondo l’agognata pace.

***Esce con viso coperto per non far vedere le lacrime***

*Il ragazzo entrò in Cattedrale, il mantello impolverato, le scarpe rattoppate, le lacrime agli occhi. Ma tentava di ricacciarle.*
La gente muore, le lacrime non servono, urlare, gridare. La vita non si ferma, non possiamo disperarci per questo... *gli occhi si arrossano, le labbra gli si cominciano a gonfiare un po'. Nota i suoi compagni, le gocce di cera.* Ma... ma... Non è possibile dimenticare! Non è possibile ringraziare per quello che avete fatto per noi. Non vi dirò che mi perderò in pianti o mi dispererò, ma imparo, e terrò vivo il vostro ricordo! Questa è l'unica cosa sensata, miei cari fratelli! Guido di Bracciano, un compagno, sano rivale, mi mostrasti i miei limiti, e mai potrò competerti! Galahd dei Draghi, vi ho conosciuto poco, ma conosco la vostra storia! Rimarrete vivi in noi, nei noatri cuori! Ora fate quel che fa un vero artista, Eroi, e festeggiate nelle sale eterne, cantate e bevete! E teneteci libero qualche posto...
Guido, mi prenderò cura della Druida.. *sorride senza forza, quasi fosse una forzatura per la battuta, poi riparte* Il viaggio è lungo, vi amai.

*entra in cattedrale e si ferma sull'uscio dopodicchè, dopo aver incrociato le braccia, sussurra fra se e se*
"Eravate due bruchi... ora siete morti... e vabè spero che adesso perlomeno siate due farfalle" *si ferma un attimo a pensare e trattiene una risata* "Galhad e Guido le farfalle... vabè, due farfalle molto potenti eee bho, farfallose?"
*dopo essersi autoconvinto di essere stato profondo e.. emm... commemorativo (?), se ne va un po' dubbioso*

*l'uomo si avvicina lentamente *
Non sobo mai stato bravo con le parole ma... fratelli mi mancate.. volevo solo farvelo sapere.