a Kivan e a Kalàiros
*La donna entra nella cattedrale con indosso il suo mantello ed in mano un cartoccio.
Si dirige sotto i resti della statua di Kivan e vi si siede davanti ad essa a gambe incrociate. Tira fuori dalla borsa uno stecco di incenso, lo posiziona tra le pietre cadute e lo accende.*
Un altro mese è passato sotto la tua protezione, la pesca è stata buona e a te ne ho dedicato i frutti.
Mio signore Kivan oggi rinnovo a te la mia fede per questo nuovo anno e la estendo, come consacrata, a tutto il pantheon luminoso.
Per questo mio signore prediletto da te mi congedo e mi reco a rendere omaggio al dio Kalàiros, in questo giorno a lui sacro.
*Detto ciò posa il cartoccio di fronte alle pietre e lo apre rivelando una trota dall'occhio brillante, si alza e dopo aver fatto un inchino a quelle macerie si reca verso l'altare di Kalàiros. Arrivata lì si inginocchia e poi a testa bassa inizia a parlare.*
Kailàiros, scettro di grazia, in questo giorno a te dedicato vengo a renderti onore.
Rendi sempre i tuoi fedeli degni di te illuminando le loro menti con la tua saggezza, rendili vigili e fedeli al regno e porta nei loro cuori la tua gaiezza.
*Resta in ginocchio per un paio di minuti in preghiera silenziosa, poi si alza, fa un leggero inchino ed esce dalla cattedrale.*