Messa per l'Autunno

Neeranel Scarlet
00mercoledì 23 settembre 2015 13:28
*La donna entra in cattedrale. Indossa una tunica di un bianco candido e un tabarro nero con l'effige di un drago, alla cinta la spada infoderata. Avanza per le navate accompagnando i passi con un bastone nodoso con un germoglio, trasportando un tavolino. Il volto è luminoso, ad indicare l'emozione del momento. Arrivata davanti alla statua della Dea Bifronte, fruga tra la borsa, tirando fuori della stoffa di velluto marrone, che stende a terra. Prima di salirvi sopra, toglie le scarpe. Al centro pone invece un tavolino basso di legno, sul quale è intagliata la figura di una donna per metà gravida e prospera e per metà sterile e magra. Su di esso pone delle piccole candele di vari colori: bianca, gialla, arancione, marrone e nera. Le distribuisce in cerchio, attorno ad un porta incensi. Dalla borsa esce poi un mazzo di foglie secche, che sparge sul tappeto, attorno al tavolino. Finiti i preparativi, si mette tra la statua e il tavolino. Accende le varie candele e l'incenso. Chiude gli occhi, tenendo con la mano destra il bastone nodoso con il germoglio e comincia con un breve canto*

www.youtube.com/watch?v=NfJ4zEFUKrw

*Al termine del canto, sbatte una volta il bastone a terra e comincia a parlare*

Oh mia Dea...Dea della Vita e della Morte, oggi sono qui per Te, per celebrare questo giorno a te sacro. Oggi, che vita e morte si incrociano, si intrecciano, oggi che ballano insieme al ritmo di una foglia che cade da un albero. Leggera ti vedo volteggiare nel vento, eterea, luminosa, bellissima.

Oh mia Dea...possa quest'aria autunnale riempire i nostri polmoni, possa rinfrescarci e ristorarci dai mali che ci stanno affliggendo per ora. Come la natura, ci sentiamo avvizziti da essi. Possa tu, con la tua potenza e misericordia, farci sentire rinvigoriti da queste tribolazioni. Che ogni lacrima possa essere una goccia di splendore per la nostra anima.

*Chiude gli occhi, respira profondamente. La ragazza prende, poi, dalla borsa una candela rossa e si avvicina ad un angolo del telo, poggiandola lì sopra. Sbatte una volta a terra il bastone nodoso con il germoglio, dopo lo poggia. Si china ad accendere la candela. Con le mani messe attorno al fuoco, quasi a proteggerlo, recita con gli occhi chiusi*

Per Ziphon, Custode del fuoco, che con una saetta tu generasti, accendo questa candela.

*Sta un minuto in silenzio. Poi si alza, andando nell'altro angolo del lenzuolo. Sbatte una volta a terra il bastone, poi lo poggia. Esce dalla borsa una candela grigia e la poggia lì. Si china ad accenderla. Con le mani messe attorno al fuoco, recita con gli occhi chiusi*

Per Alis, Custode dei Venti, che generasti con un soffio per ristorare il tuo dolore, accendo questa candela.

*Sta un minuto in silenzio. Poi si alza, andando nell'altro angolo del lenzuolo. Sbatte una volta a terra il bastone, poi lo poggia. Esce dalla borsa una candela marrone e la poggia lì. Si china ad accenderla. Con le mani messe attorno al fuoco, recita con gli occhi chiusi*

Per Rho, Custode della Terra, che nacque dalla polvere sollevata dal tuo dito frantumato, accendo questa candela.

*Sta un minuto in silenzio. Poi si alza, andando nell'altro angolo del lenzuolo. Sbatte una volta a terra il bastone, poi lo poggia. Esce dalla borsa una candela azzurra e la poggia lì. Si china ad accenderla. Con le mani messe attorno al fuoco, recita con gli occhi chiusi*

Per Xilia, Custode delle Acque, che nacque dal sudore delle tue fatiche, accendo questa candela.

*Sta un minuto in silenzio. Poi si alza, ritornando nella sua postazione originaria. Sbatte quattro volte a terra il bastone, poi recita*

I Custodi dei Quattro Elementi sono con noi. Chiudete gli occhi e sentite la loro energia.

*Chiude gli occhi, osservando ancora un altro minuto di silenzio.*

La tua forza, mia Dea, sia lodata e riconosciuta. Una nuova stagione si prostra a te. La Vita che se ne andrà, presto sarà da te rigenerata.

*Poi, con forza dice*

Lode e gloria alla Dea Bifronte!!

*Si inchina, dicendo*

La messa è conclusa.

*Quando rimane sola, si siede a gambe incrociate davanti al tavolino, il dorso delle mani poggiato sulle ginocchia, gli occhi chiusi, comincia a meditare. Dopo circa un'ora, si rialza, sistema tutto ed esce dalla cattedrale, serena in volto.*
Prince P.
00mercoledì 23 settembre 2015 14:50
*L'uomo con un tabarro bianco raffigurante un drago entra in cattedrale, con la sua decorata arma infoderata, si siede a terra non molto distante dalla messa in onore della dea bifronte e osserva.
quando la messa finisce senza disturbare l'uomo lascia la cattedrale*
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