Lacrime nella notte.

*La donna, avvolta da un mantello nero e con il cappuccio che le copre metà del viso, entra a capo chino in cattedrale. Nelle mani una candela verde accesa, la cui fiamma illumina caldamente i suoi passi nella sala semibuia. Cammina lentamente lungo il corridoio. Quando arriva davanti all'altare, vi posa la candela e si genuflette, togliendo il cappuccio. La fiamma le illumina il viso, gli occhi lucidi e le guance rigate dalle lacrime, le labbra che tremano mentre cerca di ricacciarle dentro. In un sussurro dice*

Fratello...*le lacrime cominciano a sgorgare senza freno*
Anche tu sei andato via, giovane vita strappata dalle nostre braccia.
Ci mancherai...mi mancherai. La tua allegria, il tuo essere senza freni, la tua testardaggine che in quanti guai t'ha cacciato...
Che sciocca sono stata a sperare che null'altro cambiasse.
Non ho dei a cui ingraziarti, perciò spero che Rahel, tuo Dio, ti accolga, ti consoli.

*Si ferma un attimo, asciuga le lacrime, sospira e sorride*

Adesso di sicuro mi stai prendendo in giro per le mie lacrime, mi stai dicendo che non serve piangere, bisogna agire. Ma permettimi, almeno sta sera, di essere debole, più di quanto sono stata, di quanto sono. Sei stato essenziale per me, sin dall'inizio, con Pino. Ma sì, tutto finisce, tutto cambia, tutto si stravolge e noi non ce ne accorgiamo, non possiamo farci nulla.

*Alza il capo al cielo, abbandonandosi al pianto*

Come posso farmene una ragione, fratello mio?
Tu, Guido e Galahd...adesso siete il motivo cardine che mi spingerà a combattere con tutta me stessa, a dare tutta me stessa, anche la mia vita, per la pace. Poi, finalmente, potremo bere e cantare insieme le quartine di Guido e sì, sarà tutto come prima.
Ti ho voluto davvero bene, Jhonny Cafoni Frassica.

*Cala il cappuccio sugli occhi, si rialza, fa due passi verso l'uscita, si gira di nuovo guardando la candela*

"Chi non risica, non rosica"

*Dopodichè si gira di nuovo e va via a capo chino*

*Appare nel buio, anche lui con le lacrime negli occhi. Il groppo in gola gli impedisce di dire qualcosa. piange in silenzio. Dopo un tempo interminabile, prende una candela dalla sua bisaccia, una verde, con un motivo nero, e la accende sull'altare con la fiamma dell'altra* --Mio fratello.. ti consideravo più di mio fratello di sangue... Morti... tu... Pino... Guido e Galahd... Farò, farò come mi hai detto, in tuo ricordo. Che Rahel ti conceda il posto che ti spetta. Un giorno rideremo ancora insieme..

*entra in cattendrale con un corpo in braccio*

scusatemi... sto cercando un sacerdote per dare degna sepoltura a Jhonny Frassica... ho portato con me il suo corpo perché nessuno di noi a Taos poteva dedicare la sua anima a Mamma Anaitie... o a qualsiasi altra divinità... Aveva promesso a Ram, il Mercante reclutatore, che mi avrebbe protetta ad ogni costo, e infatti io sono viva e lui no... provvedere a che non venga fatta alcuna schifezza col suo corpo mi pare il minimo... sto anche cercando i suoi parenti se ce li ha.

*mentre parla arranca lungo la navata parlando allo spazio vuoto aspettandosi che sbuchi qualcuno da una sagrestia o qualcosa del genere*

Ah... e poi sarebbe giusto che tutti quelli che sono soliti andare a fare legna Taos... oltre a smetterla di fare legna a Taos... facessero una preghiera in nome di Leoric, una tanto brava persona con gli occhi gialli che ha accettato di diventare allievo dei forestali, e quindi una pianta, per salvare la vita di tutti e placare l'ira di un Onicauno... o qualcosa del genere... con la faccia a zucca... un forestale più forte e più arrabbiato insomma. Ah, e se qualcuno conosce i suoi parenti magari se si fa avanti li cerco e gli faccio vedere dove è il fiore di Leoric...

*arrivata davanti l'altare della dea bifronte la folletta posa il corpo esanime, con il collo rappezzato alla bell'e meglio, ma pulito, e lo compone in posizione di riposo, con le mani incrociate sul petto. Poi corre di nuovo fuori e corre di nuovo dentro questa volta con un involto pesante in mano, lo svolge e depone sul petto di Frassica il suo spadone, sguainato.*

Allora, c'è nessuno che mi può aiutare qui?

*La donna entra in cattedrale per riaccendere la candela anche questa sera, quando nota il corpo di Frassica e la spada, nonchè la nuova arrivata. Allarmata, si mette a correre raggiungendola, con il cuore in gola, abbraccia la ragazza e dice tra le lacrime*

Grazie mille...grazie! Non sapevo a chi rivolgermi per riavere il suo corpo...

*Si ricompone e asciuga le lacrime*

Mi scusi il momento di debolezza...ci penserò io al corpo del mio defunto fratello.

*Detto ciò, prende la spada e l'attacca alla cinta, cercando di caricare sulle spalle il corpo esanime, dopo averlo coperto con il suo mantello. Arrancando, si dirige verso il suo carretto, dove con fatica lo carica, per poi sparire tra le stradine*

*In silenzio aiuta la sorella a portare il corpo pesante. Insieme si apprestano a preparare il funerale.*

Siete i suoi parenti veri o il suo ex clan? Comunque poi vi ricerco così vi spiego che è successo eh...

*agita una mano in segno di saluto*