Lacerazione

** Il Sacro Condottiero spalanca il portone della Cattedrale, resta ferma sull'uscio per vari minuti. Il vento freddo di Drepania scompiglia i lunghi capelli della donna mentre la flebile luce, visto l'ora tarda, entra nella Cattedrale; è completamente vestita in pelle nera, al cinto la sua spada illuminata dalla solita aura blu. Resta per molto tempo immobile noncurante del vento freddo che sembra sovrastare il suo corpo e che, in seguito, entra in Cattedrale. Poi sembra decidersi, compie qualche passo, poi un altro fino a giungere dinanzi alla Statua della Dea Kalàiphenes. Fa un inchino e inizia a parlare con un’insolita voce, fredda e calda allo stesso tempo**

Mia Regina, cosa guardate orgogliosa adesso oltre l’orizzonte del Vostro piano?
Cosa guardano i Vostri Angeli alzando lo sguardo verso il cielo?
Loro che lo tenevano per mano e lo proteggevano, cosa fanno adesso? cosa pensano?
Ditemi, mia Regina, cosa dovrò guardare?
Cosa dovrò fare vedendo che la persona più pura che conosca è stata tradita?

La paura è la più grande disgrazia dell’uomo, fa commettere gesti folli, dunque ti prego mio Condottiero, potete far vedere loro la verità? Voi che siete giustizia e portatrice di coraggio, potete fargli vedere la verità?

** La donna resta immobile per minuti che sembrano infiniti, in seguito fa un inchino e s’incammina verso le statue che raffigurano le prime furie e osserva la statua di Alucard **

Cosa hanno fatto?
Quanta sofferenza ancora dovrà patire?
Una vita ad avere lo stesso nemico eppure non sembrano neanche rendersi conto della sofferenza che l'impero ha portato nell'universo..

Ma io sono e resterò fedele al Drago, io continuerò a lottare finché l'Impero non resti solo uno spiacevole incubo.
Risuona ancora la sua voce nelle mie orecchie.. non lo permetterò..

** la donna dopo una breve preghiera si dirige verso l'uscita **