Drepania e tutte le terre sotto l'influenza drepanica stanno festeggiando il giorno consacrato al protettore del loro Re, al dio che ha fatto tornare i fasti d'un tempo.
Processioni apotropaiche e propiziatorie si stanno susseguendo dalla mattina, statue e figure leonine son esposte in ogni strada della capitale o portate per scacciare il male, la debolezza e malattia.
Sulla costa i marinai invece stanno erigendo grandi piattaforme di legno su cui erigere fuochi per illuminare la notte e sconfiggere anche la luna. Ogni abitante sembra anelare alla dimostrazione della propria prestanza: duelli, incontri di pugilato. Nelle arene si sfidano i cittadini al titolo di campione e corre voce tra le vie che il re stesso scenda in campo a ucciderlo che onorerebbe il campione di Mor'Ashkar sopra ogni altra cosa.
Processioni volte a scacciare chi non è degno di stare di fronte al dio sono organizzate con l'esilio dei membri più deboli degli strati sociali infimi. Fiaccolate sono previste per la sera con seguente sacrificio al dio presso il tempio officiato dal Re Abel Septim.