Il Sacco di Argentaria

@Il messo@
00lunedì 30 gennaio 2017 03:14
E' una serata normale ad argentaria, i commercianti stanno per chiudere bottega, la guardia cittadina fa la ronda, la gente si affretta per trovare posto in taverna ... se non fosse, che nell'aria si sente che c’é qualcosa che non va.

All'improvviso le porte di argentaria si spalancano ed un orda di sessanta non morti fa irruzione nella citta'.
Nelle retrovie si intravede un uomo ammantato da una cappa grigia, il quale sogghigna e incita i non morti alla strage in nome del suo signore.
Contro ogni previsione pero', degli uomini recanti tabarri neri e argento, accorrono per arginare la minaccia, ed inizia uno scontro sanguinoso tra i non morti e l'esercito di argentaria.

Il conflitto volge immediatamente a favore degli invasori che paiono inesorabili, probabilmente aiutati dal comando del manto grigio, cio' fa si che diversi soldati cadano a causa dei morsi e delle artigliate.
Tuttavia, la continuità della battaglia viene interrotta quando si vede un uomo dal volto coperto allontanarsi dai meccanismi del portone, correndo all'impazzata da un tetto all'altro, o almeno cosi' sarebbe stato, se non fosse stato steso da un calcio al di sotto della cintura, dato da una figura in penombra.

L'esecutore Aliester con estrema naturalezza ed eleganza, afferra per il collo la spia e la sgozza, successivamente inneggia alla fine che fanno i traditori e getta le spoglie dell'infiltrato sul gruppo di non morti, facendo si che la battaglia si fermi qualche istante.

Nel frattempo entra in città dal lato opposto ai non morti un gruppo di soldati, i quali iniziano a falciarli con facilita' grazie a delle armi splendenti. Alla testa del secondo gruppo di soldati si erge l 'alto comandante Ettore, fiero e composto, egli prende tra le mani il simbolo sacro ed inizia a pregare, il manto grigio ride di gusto alla scena... finché i suoi non morti non cominciano ad indietreggiare infastiditi dalla preghiera' solenne del consacrato.

L'esercito di argentaria, approfittando degli zombi impossibilitati e indeboliti, ha la strada spianata per l'abbattimento del nemico. Coadiuvato anche da una tempesta di frecce, opera degli arcieri argentei appostati sulle mura della città.
Nel frattempo il manto spiazzato dalla trappola nel quale sono caduti è costretto ad ingaggiare con il mercante, disceso dal tetto.

La situazione si evolve vedendo argentaria in netto vantaggio rispetto alla delegazione drepanica, minuti dopo l'alta carica dei mercanti e il manto si trovano in una situazione paritaria dove entrambi accusano i colpi dell'altro. L'alto comandante smette di pregare e si scaglia sul manto invocando septim.

Lo scontro è duro, piu' volte sia il consacrato che il mercante vengono messi in difficolta' dai colpi del nemico. Il conflitto e' agli sgoccioli, il necromante fa vorticare un fendente micidiale su Ettore, che incassando di petto, riesce a trattenere l'ascia nelle proprie carni, dando all'esecutore il tempo di assestargli il colpo di grazia.
Con il comandante abbattuto e ben poche unita', i non morti non riescono piu' ad essere una minaccia per i soldati di argentaria e vengono soppressi nel sangue.
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