Funerale per i custodi Vittime Conca del tuono

*entra la donna vestita di nero, il lungo mantello porta il simbolo del Sacro ordine, in mano porta 2 candele rotte a metà.
Si dirige verso l’altare posizionandole davanti a lei una a destra e una a sinistra *


Ringrazio tutti per essere venuti qui, ho deciso di fare questo funerale ai miei cugini che sono stati vittime di una terribile e spietata prova di Gilda delle zanne nere e non hanno fatto la fine che ogni uomo avrebbe immaginato , con questo anche se giustizia è stata fatta per questo caso come loro ci sono state e ci staranno vittime fino a quando non sarà fermato il male che sta prendendo il sopravvento su di noi.

Mi dispiace che ho avuto per poco tempo solo di conoscere loro e scambiarci qualche parola dopo l'infanzia, anche perché prima di ora mi ricordo che l’ultima volta che li avevo visti erano piccolissimi anche per questo quando ci siamo presentati avevamo avuto qualche piccolo dubbio ma alla fine abbiamo verificato che eravamo cugini da parte di madre.
Erano brave persone con ancora una vita avanti da vivere e percorrere, uomini intelligenti e con la voglia di imparare anche per questo erano entrati nell’ordine dei custodi *si gira verso di loro e fa un cenno* di cui ringrazio per averli accolti e trattati bene.


*prende le candele * vi voglio fare notare che le candele sono spezzate ebbene sì le ho spezzate io, perché simboleggino le vite spezzate e il mio cuore che stato spezzato più volte e sono stanca di perdere le persone a cui tengo, amici, compagni, familiari e fin quando sono viva io e i sopravvissuti della mia casata loro vivranno sempre nei nostri cuori.

*posa le candele e prende un incenso con cui disegna nell’aria dei simboli sacri e infine
愛 il simbolo della casata familiare poi la tiene in mano e apre le braccia *

Adesso vi invito a voi dei lucenti e Sommo Bal’udun a indirizzare le proprie anime nella giusta via e fare in modo che veglino e stiano insieme a tutti i nostri cari che sono lassù.
O Dei lucenti benedite Isaac e Magnus e anche tutti coloro vittime del male, che adesso riposino in pace.
Adesso se volete avete la possibilita di dire qualcosa per loro.


*Ritorna all’altare, spegne le candele qualche lacrima comincia a rigarle il viso guardando verso l’alto con voce strozzata dice * Itoko, Sayōnara.

*la donna, ammantata di nero, assiste alla funzione in assoluto silenzio. Il volto è coperto da un velo nero, da cui si scorge con difficoltà l'espressione seria. Una volta che il Comandante ha finito di parlare, si avvicina all'altare e sussurra*

Addio, miei cari e promettenti allievi.

*poi ripone delicatamente un papavero rosso. A voce più alta dice*

Conoscenza, potere, controllo.

*infine, si allontana in silenzio, ritornando al suo posto*

*la donna presenzia alla funzione in silenzio tra le ultime file, prima di andare via da un saluto marziale verso le salme*

*assiste in silenzio alla funzione accanto ai suoi uomini presenti. Cerca qualcuno con lo sguardo trai presenti. Non trovandolo si avvicina alla Maestra Helena e sfiorandole la spalla sussurra*

Ancora condoglianze a nome di tutto il mio Ordine.

*Poi rivolge un saluto marziale alle salme*

Che Ordannam vi accolga ad Eldjunir e sia clemente con voi, e possano le sorelle Valkirie scrutare il vostro cuore e accogliervi con i prodi nel Valhalla.

*Dopo aver rilasciato il saluto, gira i tacchi ed esce a passo marziale.*

*Osserva la cerimonia in disparte in religioso silenzio, limitandosi ad un elegante inchino di fronte alle salme per poi tornare al proprio posto*

*Segue commosso ed in silenzio la funzione*

*entra nella cattedrale vestito di una semplice tunica nera e con il capo coperto da un cappuccio che copre gran parte della maschera. È seguito al suo fianco da un'altra figura vestita degli stessi indumenti, ed ogniuno porta con se un papavero rosso. Le due figure si chinano assieme, il ragazzo pronuncia qualcosa a bassa voce, poi lasciano il papavero rosso ed esclama*

Conoscenza, Potere, Controllo!

*dopo ció, i due tornano al proprio posto*

*l'uomo incappucciato assiste silenzioso alla cerimonia, fino a quando ad un certo punto si toglie il cappuccio, mostrando la sua faccia sporca di cenere, ed esclama*

Che la marea possa accompagnarvi in quest'ultimo viaggio!

*infine si ricopre il volto e ritorna nell'angolo da dove era sbucato*

*entra al fianco del fratello, tenendo con entrambe le Mani, vicino al cuore, il papavero rosso.
Segue ogni passo del suo compagno ma senza pronunciar parola e quando ripone anch'essa il suo fiore prima di tornare a posto da un bacio sulla fronte dei custodi caduti e gli sorride dolcemente.
Torna al posto e vi resta fino alla fine della funzione in segno di preghiera e religioso silenzio.*

Mor Ashkar vi porti nel suo regno di gloria, compagni.