Funerale per Marcus

Reinhard entra in cattedrale; la navata è adornata con drappi neri e verdi, egli indossa il tabarro recante il simbolo del suo ordine e ha la spada al cinto. Dietro di lui seguono gli altri consacrati. Il sacerdote porta con sé un'urna, che posa sull'altare. Si inginocchia rispettosamente davanti alle raffigurazioni degli Dei Lucenti e poi si posiziona dietro l'altare.


Fratelli, siamo riuniti in questo luogo sacro questa sera per dire addio a Marcus Cassio, ex signore di Ascalith.
Porgo da parte del Sacro Ordine le più sentite condoglianze all'Ordine dei Mercanti per la loro dolorosa perdita.
Marcus aveva una famiglia, un figlio da mantenere e li ha purtroppo lasciati per essere accolto nella luce degli Dei...

guarda l'urna ponendo le mani su di essa



Prego la Somma Ver'Irandra per te Marcus affinché possa vegliare sulla tua anima, purificarla e infine darle il piacere della pace eterna vicino agli dei lucenti.
Ho avuto il piacere di incontrarti di presenza non molto tempo fa, eri cortese e gentile, pronto ad aiutarci contro i nostri comuni nemici ma di te mi ricordo soprattutto la tua allegria nonostante la malattia ; vorrei che il tuo sorriso sia un punto di forza per i tuoi cari e che non si abbattano , perchè la morte non è altro che un nuovo inizio più luminoso.

Poggia l'urna sull'altare delicatamente e fa qualche passo indietro

Se qualcuno vuole porre un ultimo saluto a Marcus si può avvicinare.

il sacerdote porge un altro inchino all'altare, poi si fa da parte per lasciare spazio agli altri e si va a sedere tra i primi banchi rimanendo in religioso silenzio

***l uomo entra in cattedrale con scudo a goccia dietro la schiena,cotta di maglia scintillante,spada al fodero allacciata con un cordino rosso in modo da non poter essere estratta facilmente, tabarro del sacro Ordine,ascolta la funzione e poi esclama***

A Te Marcus Cassio va il mio saluto.
Addio ex signore di Ascalith
Adesso avrai l onore di mangiare alla tavola del Divino Septim è combattere per lui le sue sacre battaglie.

Onore e Gloria a Marcus Cassio

***si mette di lato e fa spazio agli altri***

*con aria seria entra in chiesa prende posto e segue la funzione*

*la ragazza entra in cattedrale insieme al corteo stringendosi al petto una pergamena chiusa con la ceralacca, dopo aver ascoltato le parole dei presenti si avvicina un pò all'urna e inizia a parlare con voce triste ma asciutta*

Marcus, per me eri come un padre, ho avuto la fortuna di poterti salutare come si deve e di poterti abbracciare un'ultima volta.
Ho voluto portare una memoria felice di te anche all'interno dell'ordine, far ricordare la tua parte comprensiva e benevola.
Sei stato prezioso e porterò il tuo ricordo con me per sempre, così come per sempre sentirò la tua mancanza.

*fa una breve pausa durante la quale stringe ancora di più a se la pergamena*

La tua ultima volontà verrà rispettata e avrai modo di riposare in pace. Te lo prometto.

*la ragazza entra insieme agli altri mercanti, tenendo per mano Oraghif e rimanendo accanto a lui per tutto il resto della funzione. A bassa voce dice una preghiera, e osserva i presenti*

*segue la funzione in religioso silenzio, vestito con abiti neri*

*Entrato nella cattedrale passò qualche attimo ansimando sulla porta, poi insicuro si diresse verso un posto libero. Non aveva la minima idea di cosa avrebbe dovuto fare*

*dopo un po di tempo passato davanti all'urna abbassa lo sguardo e si porta vicino agli altri mercanti e restando in silenzio per il resto della funzione*

*tossisce e picchietta leggermente la spalla di Rea, indicandogli poi il nuovo arrivato*

*in silenzio, ascolta la funzione, seduta insieme agli altri consacrati. Dedica una breve preghiera all'uomo, inginocchiandosi dalla panca dov'è seduta*

*Non essendoci nessuno sull'altare, il ragazzo si alzò e si diresse rapidamente vicino l'urna*

-Nessuno di voi sa chi sono, come io non so chi siate voi. Mi piace pensare che se siete qui è perché sentite veramente di farlo per mio padre. Lo spero tanto, perché io non so perché sono qui. Lo conoscerete sicuramente più di me, e ciò è molto frustrante.
*Prese fiato lentamente*

Padre, non mi avete mai cercato in questi mesi, eravate persino signore di Ascalith e l'unico contatto che avete avuto con me è stato darmi un appuntamento, al quale siete mancato e penso che la causa sia chiara. Mi sarebbe bastato poco per credere che non mi avevate abbandonato, in fondo non poteva essere una coincidenza la vostra sparizione di 16 anni, esattamente come gli eroi di cui ho sentito parlare. Ma non l'avete fatto.
Possano gli Dei avere pietà di voi e delle vostre azioni.

*Scese senza aggiungere altro e si sedette al primo posto disponibile*