Figlia in spirito

*L'uomo entra in cattedrale, portando con sé una piccola borsa. Ha un'espressione preoccupata. Si dirige lentamente verso le raffigurazione dei guardiani e, dopo essersi inginocchiato davanti a quella di Orion, si sposta di fronte a quella della dea Luthien*
Madre misericordiosa, oggi prego per l'anima di una tua devota, che so per certo riposare in pace nella tua luce.
*Sorride appena, tristemente*
Anche con questa consapevolezza...quanto mi manca. Lei mi ha insegnato quanto puro possa essere un affetto.
*Rimane in silenzio per diversi secondi*
Ricordo quel matrimonio ad Ascalith, quando tu e Reinhard avete voluto a tutti i costi che fossi io a celebrare. Oltre la distanza, oltre ai pericoli, oltre qualsiasi cosa.
Ricordo quella corona di fiori bianchi sui tuoi capelli.
Ricordo le parole del tuo sposo, mentre si concretizzava la vostra unione.
E ricordo il giorno della mia partenza, quando mi dicesti della vita che cresceva dentro di te
*La voce gli si spezza*
...e che se fosse stato un maschio avrebbe avuto il mio nome.
*Si rialza bruscamente in piedi, rimanendo ancora una volta in silenzio*
Ora, che la tempesta sta arrivando, tengo ancora più stretto a me il tuo ricordo, mia figlia in spirito, insieme a quello di tutti coloro che vegliano su di me.
*Apre la borsa e ne estrae un ciondolo a forma di arco, identico a quello che già porta al collo. Sfila la catena di quest'ultimo e ci aggiunge il secondo ciondolo, rialzando poi lo sguardo*
Per le stelle che guidano il mio cammino...
*Fa un ultimo inchino profondo ed esce*