Devozione ad Argo

Fyros
00sabato 9 settembre 2017 18:50
*Il ragazzo entra nella Cattedrale e, appoggiandosi allo scudo, s'inginocchia davanti alla statua di Argo.*

Ho compiuto la mia decisione.
"Qualcosa", quella sera, mi ha portato nel bosco di Misericordia e "qualcosa" mi ha fatto conoscere il Sacro Ordine.
Sono giunto al termine che quel "qualcosa" non è stato altro che un intervento dei Divini. Un giorno prima ero un contadino, un sempliciotto che non aveva mai maneggiato una spada. Il giorno dopo mi sono ritrovato a combattere il Male al fianco di uomini e donne valorosi, di un coraggio tale che non avevo mai visto in tutta la mia umile vita. La maggior parte di questi uomini sono adesso morti, combattendo per difendere la gente da un Male superiore, morti per cercare di salvare quelli come me e la mia famiglia. L'ultima notte del Conclave un forte malanno mi ha costretto a letto e mi vergogno di non essere morto insieme ai miei compagni.
Ma forse, anche questo è stato intervento divino. Anzi, ne sono certo. Sono sopravvissuto per continuare la mia strada come Consacrato e per vendicare coloro che sono morti e per continuare la loro opera. Per combattere il Male.
Per questo, Argo , Il Giusto, Colui che vigila, dedico il mio corpo, la mia mente e la mia spada a te. Sarò una lama al servizio del Bene e difenderò i Giusti fino alla fine. Sarò lo scudo che resisterà finchè non sarà spaccato.
Grande Argo, ti pregò di illustrarmi la Via e di darmi forza e coraggio in ogni battaglia che verrà.

*Il ragazzo estrae la spada e se la pone dritta davanti al viso. Nel riflesso della lama, parzialmente arruginita, si intravedono i suoi occhi pieni di rabbia e determinazione*
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