Codice D'Elavia

@Il messo@
00martedì 30 settembre 2014 14:22
CODICE DEL REGNO D'ELAVIA.


Elavia è una monarchia assoluta. Il re è depositario di ogni potere e possiede tutte le terre del regno.

Il Duca nomina sotto la propria responsabilità tutte le cariche dello stato. Una volta che hanno ricevuto la nomina tutte le cariche dello stato sono inamovibili.
Colui che ricopre una carica del regno e può essere rimosso dal re soltanto qualora:
- Infranga la legge o un qualsiasi editto reale.
- Sia riconosciuto colpevole di un crimine, sia stata emessa nei suoi confronti sentenza di condanna da un dreadlock e tale sentenza sia divenuta inappellabile e definitiva.
- Non rispetti i doveri e gli oneri che la sua carica gli impone, tali doveri ed oneri dovranno essere stesi ed - accettati per iscritto all’atto di nomina, pena la nullità della nomina stessa.

Il Duca emette le leggi che devono essere rispettate da tutti i sudditi e da tutti coloro che si trovano nel territorio del regno.

I signori e tutti i delegati di un potere regio devono giurare fedeltà al re.


GESTIONE DELLE TERRE

Tutto il suolo elaviano è di proprietà del Re. Il re può decidere di suddividere il regno in più regioni, per facilitarne la gestione, e di affidarle a persone di sua fiducia, le quali verranno insignite di un titolo nobiliare, a seconda del numero di terre gestite e della loro importanza all'interno della struttura.

Il Duca investe del titolo nobiliare coloro che tra i suoi sudditi si sono dimostrati degni di fiducia.
Si può aspirare al titolo di nobile solo soddisfacendo i seguenti requisiti minimi:

-Essere persona di comprovata lealtà al regno e alla persona del regnante.
-Avere l'esperienza, i mezzi e le capacità per difendere una terra da eventuali attacchi e minacce.
-Tutti i nobili dovranno giurare fedeltà al Ducato.
-La cessione delle terre da parte del Duca ai nobili, dovrà essere sancita da un contratto, in cui verrà stipulato i doveri dei nobili verso il Ducato, e i doveri del Duca verso i nobili.
-Tutti i nobili dovranno gestire economicamente la propria Signoria e impegnarsi nel difendere quest’ultima con tutti i mezzi a sua disposizione. Nel caso in cui un nobile viene meno a questo accordo, verrà deposto dal regnante.
-Il nobile, per edificare una nuova struttura nella propria signoria, dovrà prima ricevere il permesso regio, che otterrà presentando preventivamente un progetto della struttura che intende costruire.


CRIMINI E GIUSTIZIA

Si dichiara in vigore su tutto il suolo elaviano la legge della libertà. Ognuno è libero di fare ciò che vuole finchè non lede la libertà di un altro.

Viene istituito in tutta Elavia il corpo dei Dreadlock

Il Duca nomina il Dreadlock supremo, scegliendolo tra le persone più degne di fiducia, egli a sua volta nominerà quattro dreadlock fra tutti i clan che presenteranno una lista con dei nomi validi, capaci di rappresentare il loro clan di appartenenza.
I Dreadlock interpretano la legge ed emettono le sentenze.



LA LEGGE

Esiste una sola legge, detta legge unica o legge della libertà:

CHIUNQUE è LIBERO DI FARE CIO' CHE VUOLE, PURCHE' PERMETTA AGLI ALTRI DI FARE ALTRETTANTO.


Il CODICE DI PROCEDURA PENALE DEI DREADLOCK


#A Il corpo dei DREADLOCK è istituito per garantire il rispetto della legge della libertà.

#B Per prima cosa si deve individuare l'AREA DI COMPETENZA dei DreadLock (o territorio).
Questa dipende dall'Autorità Suprema di cui sono al servizio (Re, Principe, Presidente, ecc.); spesso la competenza è di tipo territoriale, quindi legata esclusivamente al LUOGO in cui avvengono i fatti, ma accade anche che la competenza sia legata anche ai CITTADINI stessi, anche se questi si trovano in territorio straniero.

#C Dopo ogni procedura il DreadLock che si è occupato del caso, deve pubblicare tutti gli atti del procedimento e l'eventuale sentenza. Tutti hanno diritto di conoscere le sentenze e le motivazioni dalle quali sono scaturite.

#D Vanno distinti due tipi di crimini, quelli ORDINARI verso i quali si procede a seguito di una denuncia e quelli con PROCEDURA D'UFFICIO. I crimini d'ufficio sono stabiliti dall'Autorità Suprema; solitamente sono: Omicidio, rivolta e alto tradimento. Per tutti gli altri crimini i Dreadlock agiscono solo in seguito ad una Denuncia.




1) IN CASO DI DENUNCIA

Si possono presentare due casi:
- Denuncia non rilevante
- Crimine effettivo

1.1 -Denuncia non rilevante
Se non si è denunciato un crimine o l'entità della denuncia è irrilevante o è relativa a casi già risolti o troppo vecchi, o in generale verso i quali il DreadLock non ritiene necessario procedere, il caso può essere archiviato come "irrilevante"
La pubblicazione degli atti va fatta comunque, in calce alla denuncia.


1.2 -Crimine effettivo
In questo caso inizia il procedimento, partendo dall'accertarsi dell'effettiva esistenza del crimine

1.2.1 -Se il crimine NON SUSSISTE: Archiviazione
La cosa finisce li, a meno che il querelato, non decida di procedere con una contro querela.
Il caso viene archiviato la pubblicazione degli atti va fatta comunque, in calce alla denuncia.

1.2.2 -Se il crimine SUSSISTE: Inquisitoria.
Il Dreadlock inizia la fase inquisitoria, dove raccoglie prove deposizioni ed elementi volti ad individuare le responsabilità del caso.
Se le informazioni raccolte sono sufficienti ed inequivocabili viene emessa la SENTENZA.
. 1.2.2.1 Si procede alla pubblicazione in Tribunale (in calce alla denuncia) degli atti del procedimento in quest’ordine: la Sentenza; la Condanna; le motivazioni e le prove che hanno portato alla sentenza; eventuali copie di deposizioni e testimonianze a sostegno della sentenza.
. 1.2.2.2 Se non vi è stata denuncia in tribunale, si apre una voce apposita dove si presenta il caso e in calce a quella si allegano gli atti di cui al punto precedente.




2) IL PROCESSO

A causa di informazioni insufficienti o testimonianze contraddittorie o in presenza di crimini particolarmente gravi o rilevanti per la comunità, il DreadLock può decidere di istruire un PROCESSO.

2.1 -In un processo l’Imputato ha diritto a confutare le tesi del DreadLock personalmente o tramite un avvocato da lui scelto.
. 2.1.1 -L’imputato può sostituire o rimuovere il proprio avvocato in qualsiasi momento.

2.2 - Il Dreadlock Decide chi convocare al procedimento e chi deve testimoniare; è necessario che presenzi l’Imputato e il suo avvocato (o solo l’avvocato, per scelta dell’imputato). All’imputato o al suo avvocato deve essere concessa l’arringa finale, prima di concludere il procedimento ed emettere la sentenza e l’eventuale condanna.
. 2.2.1 -Il Dreadlock può decidere in ogni momento se al procedimento debba essere presente o meno la cittadinanza.

2.3 -Durante il processo, il Dreadlock presenta le prove che ha già raccolto in fase inquisitoria. E’ suo diritto far ripetere pubblicamente eventuali testimonianze, (di cui deve avere già copia cartacea firmata) o semplicemente far ammettere al testimone che la testimonianza nelle sue mani è autentica -e la relativa firma- e riassumerne il contenuto.
. 2.3.1 ad ogni prova o testimonianza che viene presentata, l’imputato (o il suo avvocato) ha diritto di confutare o mettere in dubbio l’oggetto.

2.4 -Alla fine della presentazione delle prove e delle testimonianze, discusse una per una da accusa e difesa, Il DreadLock ha la possibilità di pronunciare una requisitoria finale, prima di passare la parola all’imputato (o al suo avvocato).
. 2.4.1 -Le prove e le testimonianze che durante il dibattimento sono decadute non possono essere tenute in considerazione nella requisitoria finale, ne alla Sentenza.

2.5 –Per una scelta puramente formale è possibile strutturare un processo con la presenza di un ulteriore DreadLock, che in questo caso assume il ruolo e il titolo di Giudice.
. 2.5.1 –In questo caso il due DreadLock collaborano alla preparazione del processo e ne pianificano in anticipo lo svolgimento. Analizzano insieme le prove e i fatti fino ad ipotizzare la sentenza finale e la relativa condanna. Al momento dello svolgimento Al DreadLock spetterà il ruolo dell’Accusa, starà a lui presentare all’aula le prove e le testimonianze (di cui ai punti precedenti), al Giudice spetterà emettere la sentenza e la condanna che, se non vi saranno particolari rivelazioni durante il processo, sarà quella concordata in istruttoria.



3) POSSIBILI CONCLUSIONI

Alla fine del procedimento, che si sia fatto o no il processo, si possono verificare queste tre possibilità:
3.1 – Sentenza di Colpevolezza: Il Dreadlock emette la Sentenza di colpevolezza e decide la relativa pena.
~vanno pubblicati gli atti del procedimento, la Sentenza e la Condanna, in calce alla denuncia.

3.2 – Sentenza di Innocenza: L’imputato viene scagionato
~vanno pubblicati gli atti del procedimento e la Sentenza d’Innocenza, in calce alla denuncia.

3.3 – Rinvio -solo in caso di Processo- può accadere nel caso in cui la difesa sia riuscita a mettere in dubbio alcune prove, ma allo stesso tempo, senza a scagionare completamente l'imputato. In questo caso si riapre una nuova inquisitoria e il DreadLock riparte dal punto 1.2
~vanno ugualmente pubblicati gli atti del procedimento e le motivazioni del Rinvio, in calce alla denuncia.



4) APPELLO

4.1 Dopo la pubblicazione di ogni caso chiunque può analizzare l'operato del DreadLock nelle pubblicazioni conclusive in calce alla denuncia. Nel caso si riscontrino vizi o errori chiunque può chiedere all'autorità di intervenire e richiedere un novo procedimento.
4.2 L'appello può essere proposto entro una settimana dalla pubblicazione della sentenza e delle motivazioni.
4.3 L'appello va rivolto alla persona del dreadlock supremo, il quale potrà giudicare nuovamente negli stessi modi e tempi degli altri dreadlock.
4.4 Se non viene emessa una sentenza di appello entro i tempi previsti dal codice di procedura per le sentenze di primo grado, si considera valida e definitiva la sentenza di primo grado.
4.5 Non si può procedere nella richiesta di appello per crimini ulteriori o capi di imputazione diversi da quelli della sentenza impugnata.
4.6 La sentenza di appello non può essere ulteriormente appellata.
4.7 Una volta che la sentenza è diventata definitiva non possono essere più richiesti giudizi per i fatti oggetto della sentenza.




5) TEMPI

5.1 -La denuncia di un crimine va fatta in Tribunale al massimo entro due settimane dal momento del crimine; in caso si debba procedere d’ufficio un DreadLock, deve sporgere denuncia entro due settimane dal momento in cui è stato rilevato il Crimine.

5.2 – Il DreadLock incaricato ha UN MESE per istruire il procedimento ed emettere una Sentenza, se non rientra in questi tempi commette un crimine, la sua carica decade (sarà giudicato da un’altro DreadLock per la sua incompetenza). Il DreadLock Supremo, dovrà occuparsi personalmente del caso, avrà un’altro mese a sua disposizione. Se non emette sentenza entro questo termine anch’egli decadrà (sarà giudicato da un’altro DreadLock per la sua incompetenza) e l’imputato viene GRAZIATO.

. 5.2.1 –Sulla base della “Legge della LIBERTA’”; se l’Imputato è in stato di arresto (o è privato della sua Libertà Totale in altro modo) i tempi indicati nel punto 5.2 si riducono ad DUE SETTIMANE a testa. Non è possibile tenere in galera un cittadino senza la CERTEZZA della sua colpevolezza.

5.3 – La CONDANNA deve essere formulata CONTEMPORANEAMENTE alla Sentenza di Colpevolezza. Il Criminale che viene arrestato deve CONOSCERE il proprio destino, nell’istante in cui viene a conoscenza della Sentenza. In caso di mancanza l’imputato viene GRAZIATO e il DreadLock inquistito per incompetenza.

5.4 – Gli ATTI del procedimento devono essere pubblicati CONTEMPORANEAMENTE alla SENTENZA e dell’eventuale Condanna ; in caso si sia istruito un PROCESSO, gli atti vanno pubblicati AL MASSIMO entro una settimana dal momento della SENTENZA e dell’eventuale Condanna. In caso di mancanza l’imputato viene GRAZIATO e il DreadLock inquistito per incompetenza.



6) GIURISDIZIONE E COMPETENZE

Il Corpo dei DREADLOCK ha giurisdizione su TUTTO IL TERRITORIO della Nazione in cui è stato ISTITUITO. Ogni DreadLock, ovunque si trovi ha pieni poteri, uguali a tutti gli altri DreadLock. Tutti quanti hanno gli stessi poteri ovunque e in ogni momento della giornata. Un DreadLock non è mai in vacanza o fuori servizio (non è un miliziano).
Questo avviene perché il Corpo dei DREADLOCK ha come primissimo obiettivo PRESERVARE LA LIBERTA’ e come obiettivo corollario L’EFFICENZA; e in questo modo vengono eliminati i problemi di GIURISDIZIONE e quindi accelerati i procedimenti.




7) Il DREADLOCK SUPREMO

Ha GLI STESSI compiti, diritti e doveri degli altri DREADLOCK e il suo giudizio è EQUIVALENTE a quello dei suoi colleghi. A questi compiti si aggiunge quello di NOMINARE e COORDINARE gli altri DreadLock; istruire i processi di appello; intervenire nei casi di cui al punto 5.2; smistare e assegnare i casi in entrata incaricando un DreadLock che se ne occupi. Tale nomina può avvenire per comunicazione privata o con dichiarazione pubblica (in coda alla denuncia), in ogni caso il DreadLock designato sarà colui che risponderà alla Denuncia –o che la pubblica in caso di procedimento d’ufficio- dichiarando di accettare il caso e di aver iniziato l’istruzione del procedimento.
Dal DreadLock Supremo, ci si aspetta una corretta supervisione del lavoro dei propri colleghi e l’intervento solerte, con consigli e suggerimenti, affinché la GARANZIA DELLA LIBERTA’ e la RAPIDITA’ degli interventi sia sempre intatta, come il Buon Nome del CORPO DEI DREADLOCK.

In caso di manifesta incompetenza e faziosità, il dreadlock sarà deposto e arrestato.

Nel caso in cui un dreadlock tenga nascoste delle prove agli altri dreadlock, sarà deposto e arrestato

Nel caso in cui tra i Dreadlock nascono delle diatribe inerenti all’accettazione dei casi, o allo svolgimento di un processo, o alla condotta di un qualsiasi dreadlock il Dreadlock Supremo avrà parola decisionale sulle questioni che possono portare dei disordini all’interno del corpo dei Dredlock.




LA MILIZIA

Il Duca nomina il capo della milizia, il quale è detentore del potere esecutivo del regno.

Il capo della milizia è responsabile della sicurezza interna del regno. Esegue le sentenze del giudice e trae in arresto gli indagati. Comanda i miliziani. Può intervenire solo su mandato del giudice o del nobile del territorio o in flagranza di reato.

Se ha il fondato sospetto che dei crimini siano in atto o siano in procinto di essere commessi, può disporre misure di sicurezza volte ad impedire i crimini o a catturare gli indagati. (perquisizioni, interrogatori, custodie cautelari, ecc.)

I miliziani sono al diretto comando del capo milizia, il quale può delegare ad uno o più di essi le proprie funzioni qualora non sia presente nel luogo in cui si svolgono i fatti.




I CAVALIERATI

Tutti i Cavalieri delle Signorie vengono scelti dal Duca, solo lui ha potere decisionale sulla scelta e la deposizione di quest’ultimi.
Tutti i cavalieri giurano fedeltà direttamente al Duca, e solo ai suoi ordini dovranno sottostare.
Il regnante sceglie tra tutti i cavalieri la figura di Primo Cavaliere.
Il Primo Cavaliere ha il compito di proteggere il regno da eventuali disordini legati a questioni di successione, inoltre fa le veci dei regnanti in caso di loro assenza o temporaneo impedimento.
In caso di morte del regnante il Primo Cavaliere prende immediatamente la gestione burocratica e amministrativa del regno, e si occupa di tutte le faccende inerenti alla successione e all’’eredità del regnante.
In assenza di un erede designato il Primo Cavaliere si occupa di accertare che la successione avvenga nel modo più corretto.
Il Primo cavaliere, per mantenere la sua imparzialità, non può ricoprire nessuna altra carica del regno.




LA SANTA INQUISIZIONE

La Santa Inquisizione è riconosciuta dal Ducato. La santa Inquisizione ha competenza per i crimini di materia religiosa.
Qualora la Santa Inquisizione riconosca un determinato fatto sul quale il corpo dei dreadlock ha aperto un procedimento come di propria competenza ne dà tempestiva comunicazione al Dreadlock Supremo, depositando presso il suo ufficio tutta la documentazione e le prove inerenti al caso inquisitorio. Una volta ricevuta la documentazione e presane visione, il Dreadlock rimette senza indugio il caso alla Santa Inquisizione, depositando a sua volta tutta la documentazione relativa al caso in questione qualora l’abbia raccolta.
Il dreadlock può svolgere indagini parallele riguardo ai crimini terreni commessi dal soggetto inquisito, in modo da poter procedere nel caso in cui la Santa Inquisizione dovesse riconoscere l’indagato non colpevole in materia di crimini religiosi, ma non può emettere sentenza prima che l’inquisizione si sia pronunciata sulla materia di propria competenza.
Una volta che l’inquisizione ha rilevato la competenza di un caso dalla giurisdizione dei dreadlock è comunque tenuta a rispettare gli stessi tempi di ragionevole durata del processo a cui sono sottoposti i dreadlock. In tal caso i tempi di giudizio ed emissione della sentenza da parte dei dreadlock vengono sospesi fino alla pubblicazione della sentenza inquisitoria, e comunque non oltre la scadenza dei termini per la pubblicazione di quest’ ultima.



CORTE MARZIALE

Il ducato riconosce la Corte Marziale.
La Corte marziale ha competenza per tutti i crimini commessi dai miliziani, per le violazioni del regolamento interno della milizia e dell'esercito elaviano, in caso di applicazione della legge marziale, per i crimini commessi dai miliziani e per i crimini di guerra commessi da tutti i cittadini.
Qualora la Corte Marziale riconosca un determinato fatto sul quale il corpo dei dreadlock ha aperto un procedimento come di propria competenza ne dà tempestiva comunicazione al Dreadlock Supremo, depositando presso il suo ufficio tutta la documentazione e le prove inerenti al processo del tribunale militare. Una volta ricevuta la documentazione e presane visione, il Dreadlock rimette senza indugio il caso alla Corte Marziale, depositando a sua volta tutta la documentazione relativa al caso in questione qualora l’abbia raccolta.
Il dreadlock può svolgere indagini parallele riguardo ai crimini terreni commessi dal soggetto inquisito, in modo da poter procedere nel caso in cui la corte marziale dovesse riconoscere l’indagato non colpevole in materia dei crimini di sua competenza, ma non può emettere sentenza prima che la corte marziale si sia pronunciata sulla materia di propria competenza.
Una volta che la corte marziale ha rilevato la competenza di un caso dalla giurisdizione dei dreadlock è comunque tenuta a rispettare gli stessi tempi di ragionevole durata del processo a cui sono sottoposti i dreadlock. In tal caso i tempi di giudizio ed emissione della sentenza da parte dei dreadlock vengono sospesi fino alla pubblicazione della sentenza inquisitoria, e comunque non oltre la scadenza dei termini per la pubblicazione di quest’ultima.
La competenza della corte marziale non esclude né limita in alcun modo quella della santa inquisizione, così come la competenza della santa inquisizione non esclude né limita in alcun modo quella della corte marziale.
I due procedimenti si svolgono in parallelo e le relative sentenze sono entrambe esecutive. Qualora l'esecuzione di una sentenza renda impossibile eseguire l'altra si esegue prima quella che non limita l'esecuzione dell'altra. Se entrambe si escludono a vicenda allora si applica quella meno gravosa per l'imputato.

09/09/1013 - Olimpia Augusto
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