Cerimonia funebre per un amore perduto.

Neeranel Scarlet
00domenica 22 maggio 2016 14:59
*Un corteo di consacrati giunge in Cattedrale a passo lento, guidati dalla sacerdotessa vestita completamente di nero, tabarro con l’effige del Drago, spada nel fodero. Avanza con sguardo freddo e assente, non guardando nessuno, ma solo davanti a sé. Le campane della Cattedrale squarciano ritmicamente il silenzio di questa giornata soleggiata con i loro rintocchi. Il corteo sale le scale e, con la sacerdotessa, si ferma davanti al portone. Quest’ultima alza lo sguardo, squadrando l’entrata nel luogo sacro. Dopo qualche secondo, ritorna a guardare fisso davanti a sé ed entra. La Cattedrale è fredda, ma l’Altare principale è illuminato dalla forte luce del sole. Avanzano con solennità verso l’Altare, superando le panche dove sono stati posti dei fiori arancioni e delle candele, fermandosi lì. L’urna nera con la volpe arancione viene poggiata sull’Altare e i consacrati si dispongono in piedi davanti ad essa, mentre la sacerdotessa vi sta dietro. Guarda l'urna con sguardo incredulo per qualche minuto, raccoglie le forze e con voce spezzata comincia la funzione, guardando gli astanti*

Il giorno che speravo non arrivasse mai è giunto. Non c’è bisogno che io vi dica perché siamo qui riuniti: i nostri volti parlano da soli, quest'urna parla da sola. Parla alle mie orecchie tentando di dirmi quelle cose che non sono state dette e tace insistentemente, assordantemente ai miei occhi.

E adesso cosa dovrei dirvi? Dovrei dirvi che l’Alto Comandante era un uomo valoroso, che ci ha lasciati per difendere tutti voi, che in vita egli ha onorato il Sacro Ordine e la sua amata Dea? Le sue azioni hanno parlato per lui, non posso farlo io. Non posso dire, tentando di convincervi, che l’Alto Comandante ha lottato sin dal primo giorno in queste terre per tutti noi; che ha consacrato la sua vita alla giustizia, alla verità, alla pace; che le sue scelte sono sempre state guidate da un profondo sentimento d’amore per il prossimo e di voglia di salvarlo. Non posso dirlo, perché lui in vita lo ha urlato. Lo ha urlato combattendo, mettendosi in prima linea quando non c’era nessuno, lanciandosi senza paura contro i nemici, ragionando sui problemi e avanzando soluzioni, prendendo quelle posizioni che nessuno accettava e, in verità, nessuno capiva fino in fondo.

*fa una pausa*

Ma io...io l’ho sempre capito. Sono sempre stata lì, la sera, quando si torturava la mente pensando ad ogni possibile modo d’agire, ad ogni pro e contro. Ero lì, accanto a lui, nelle notti insonni, vegliate al lume del tormento. Non capirete mai quanto grande fosse e non lo capirete ascoltandomi, perché le parole non rendono mai giustizia. E adesso io sono qui, in piedi davanti a lui, parlandone come se non ci fosse, perché davvero, non c’è, ma io non riesco ad accettarlo. È per questo che non parlerò più di te come se non ci fossi, ma ti parlerò come se fossi accanto a me, come sento che sia.

*guarda con espressione impenetrabile l’urna*

Renouard, cosa ne possono sapere gli altri di te? Mi dicono che gli dispiace per la mia perdita, ma cosa ne sanno di cosa ho perso? Non riesco nemmeno a spiegarlo. Ieri mi hai detto che, nel caso peggiore, avrei saputo cosa fare. Ma io…io non so cosa fare. Mi sento un puntino disperso nell’immensità del Creato. Ho come l’impressione di essere finita in un altro piano, distaccata da tutti, perché non sento le loro parole, non sento le loro parole di cordoglio. Adesso sono sola. Te ne sei andato anche tu, portandoti via metà nella mia anima. Ci hai lasciati soli. Ti abbiamo aspettato insieme tutta la notte, impazienti di sentire la tua voce. Ci manca sai? Vorrei che adesso aprissi gli occhi e ci parlassi, che ci dicessi che va tutto bene e che non è reale tutto ciò che sta succedendo. Vorrei che mi sorridessi perché mi sento morire all’idea che non vedrò quel sorriso per il resto dei miei giorni.

*La sua espressione è impassibile, assente, ma delle lacrime cominciano a rigarle il volto*

I nostri segreti, la nostra complicità, il nostro finire le frasi dell’altro o il nostro dire le stesse cose nello stesso momento. Eravamo una cosa unica, un solo essere diviso dalla Natura in due corpi. Mio sposo, mio compagno di vita…tu mi hai salvata, anche se non lo sai. Mi hai teso la mano nella selva che mi opprimeva e in cui mi ero persa. Sei riuscito a placare il dolore che mi distruggeva per la scomparsa della mia Maestra e in punta di piedi hai preso il suo posto, così silenziosamente che non me ne sono accorta, così naturalmente che mi è sembrato che fossi stato lì da sempre. Adesso, il nostro filo rosso è teso, perché non voglio lasciarti andare. Sento che lo stai tirando, che mi stai spingendo a dirti addio, ma non sono pronta a farlo. Dal momento che la divina mano di Anaitie ti ha aperto la Porta, mi ha tolto tutto. Tutto.

*Tocca la pancia con una mano, mentre con l’altra tocca l’urna e guarda l'anello nuziale*

Volevi vederlo nascere, ma non ce l’hai fatta. E tu non sarai accanto a me quando succederà, adesso ho paura. Dovrò essere da sola a proteggerlo, a crescerlo. Avrà il tuo sorriso? O la tua intelligenza? I tuoi occhi? Vorrei che avesse tutto di te, ogni sfumatura del tuo essere. Ho immaginato tutte le notti la tua espressione nel momento in cui l’avresti visto la prima volta, nel momento in cui ti avrebbe stretto il dito con le piccole mani. Rimarrà solo immaginazione, solo un sogno che ogni tanto la notte verrà a svegliarmi. Ma la cosa peggiore sarà il rumore della nostra casa…tutto mi urlerà contro la tua assenza, dai tuoi libri al tuo posto a tavola.

Oggi che t'aspettavo non sei venuto. E la tua assenza so quel che mi dice, la tua assenza che tumultuava, nel vuoto che hai lasciato, come una stella. Quale un estivo temporale s'annuncia e poi s'allontana, così ti sei negato alla mia sete. Silenziosamente ci siamo intesi.

*Rimane fissa a guardare l'urna, in silenzio. Dopo qualche minuto di copiose e silenziose lacrime, le asciuga e si alza in piedi, guardando freddamente gli astanti*

Adesso lascio la parola a chiunque abbia qualcosa da dirgli.

*si mette un po’ in disparte, non allontanandosi dall'urna*
Cylean Vulgrim
00domenica 22 maggio 2016 15:27
*Al termine delle parole del comandante inquisitore l'uomo fa un passo avanti. Si avvicini all'urna, si inginocchia e poi dice*

Consacrati, compagni, non ci sono parole per descrivere quanto accaduto. L'alto comandante ha dato prova ancora una volta di essere un uomo valoroso, altruista, giusto, gentile verso il prossimo.

Che gli angeli della somma Kalaiphenes possa accompagnarti d'innanzi al suo trono

*Si alza e si allontana*
Artemisia!
00domenica 22 maggio 2016 15:50
*la donna giunge in cattedrale, presenzia alla messa e ascolta attentamente ogni singola parola, il suo sguardo è impaurito e triste.
Al termine della messa resta a pregare a bassa voce *
.-Alan-.
00domenica 22 maggio 2016 16:28
*L'uomo entra in csttedrale. È visibilmente provato, non porta ferite visibili, ma il viso è truce e colmo di tristezza. Osserva la funzione in rispettoso silenzio*
AuronAlerion
00domenica 22 maggio 2016 16:58
*Padre Anders presenzia alla funzione fra le ultime file senza dire una parola..
Il suo volto provato dalle parole della donna*
Nikolaj Magnus Primo
00domenica 22 maggio 2016 20:24
***l uomo ascolta la messa ed ogni parola detta,poi esclama***

Hai sempre combattuto secondo i precetti della tua divinità,e di sicuro sei morto per difendere tutti...
Adesso riposa,te lo sei meritato.
Addio
***resta in silenzio a guardare la funzione***
Prince P.
00domenica 22 maggio 2016 21:44
*l'uomo vestito di nero con il tabarro raffigurante un drago bianco ascolta tutta la messa e rimane in disparte, poi accende una candela e si inginocchia a pregare*
Padre Priamo
00lunedì 23 maggio 2016 00:10
*L'uomo ha scritto su un foglio il suo discorso, lo legge tenendo chino il capo pur di nascondere la sua espressione di dolore e profondo dispiacere*

Non ci sono parole per descrivere una tale perdita,
la morte dell'alto comandante ci addolora tutti, i consacrati maggiormente, e infinitamente di piu' addolora te, che avevi promesso di trascorrere insieme a lui il resto della tua vita.

Volevo bene a Renouard come un figlio, il vuoto che lascia e' incolmabile per me.
Proprio come se fossi suo padre non potevo aspettarmi di sopravvivere a lui, mi sento in colpa di essere ancora vivo.
Quando muore un figlio non c'e' una parola per dire esprimere cosa sei.
Quando muore un compagno di vita chi rimane e' "vedovo", quando muore un genitore, il bambino e' "orfano", ma se muore un figlio manca un nome, manca la parola per dirlo.
ed e' cosi' che l'Alto Comandante Renouard Gavroche mi ha lasciato, senza un nome, senza altre parole.
Attonito e distante quando lui aveva bisogno di me.

Riposa in pace, e se hai tempo e voglia preparami ovunque tu sia un posto comodo affianco a te.
Addio Renouard.
Bartolomeo da Argentaria
00lunedì 23 maggio 2016 03:54
*Nella notte, le porte della cattedrale si aprono leggermente per poi richiudersi...solo la fioca luce delle torce illumina la navata centrale...il ragazzo, procede a passo lento verso uno delle panche nelle prime file e si siede*

Io non ci sono mai entrato qui...è una bella costruzione, devo dire che coloro che l'hanno costruita ci hanno messo davvero tanto...amore

*Si ferma un attimo con lo sguardo, fermo davanti a se, lacrime segnano il viso*

Non so dirti se sia giusto o sbagliato, che tu sia morto per l'amore della tua fede piuttosto che per tua moglie o i tuoi amici...sta di fatto che lo hai fatto...dunque hai mantenuto fede al tuo amore...

*Si stringe sulle ginocchia continuando a piangere*

Io non sono bravo a far tante cose...la mia innocenza da bambino mi è stata strappata via...così come la mia libertà e la mia vita...ma tu anche se eravamo in Ordini diversi mi volevi bene...l'ho scoperto con te dopo tanto tempo...cosa vuol dire esser voluti bene...

*Alza lo sguardo*

E allora perchè mi si deve toglier anche questo?
Mi sento voluto bene, ma ho sempre paura...che questi legami si spezzino...e questa è stata la prima vera volta in cui mi sento davvero male...

*Asciugandosi lentamente le lacrime si alza*

Io faccio e farò quello che posso, anche per tuo figlio se ne avrò l'opportunità di vederlo...

Io non mi dimenticherò di chi mi ha voluto bene, nonostante le diversità e gli ostacoli...

Ciao Renouard...me ne vado...

*Finendo di asciugarsi le lacrime, esce dal quel luogo in rispettoso silenzio*

Darrel Lage
00lunedì 23 maggio 2016 11:23
*Darrel ascolta discorso, rimanendo un po' in disparte. Inizialmente è triste ma composto, ma più Neeranel va avanti, più sente un peso allo stomaco e alla gola.
Chiude gli occhi e comincia una silenziosa preghiera*
@Il Vicario@
00lunedì 23 maggio 2016 12:48
** una donna entra in Cattedrale e si dirige verso coloro che stanno commemorando Renouard **

E' un peccato che un uomo cosi dedito alla causa sia morto ** dice tristemente ** spero che la scelta dei tuoi uomini, Alto Comandante, non si rifletta su di loro. Povero uomo e pensare che in questo momento potevamo essere in taverna a festeggiare lo sbocciato amore tra il mio Signore e il consacrato in cotta di maglia. ** singhiozza **

Stolti a non prendere in considerazione ciò che il Divino Bal'udun offrì loro..

** la donna si avvicina a Neeranel e le poggia una mano sulla spalla **

Tranquilla Portavoce del Scaro Ordine, il mio Dio è stato cosi buono, da lasciar loro dedicar a Dionea l'anima del tuo prezioso marito; anche se tra poco anche lei vi lascerà ** dice l'ultima frase con tono squillante e assente. **

Non preoccuparti, una volta che Dionea morirà, il mio Signore reclamerà la sua anima e la custodirà per l'eternità. ** aggiunge con tono serio **

Neeranel Scarlet
00lunedì 23 maggio 2016 13:05
*La sacerdotessa ascolta le parole del Vicario. Con freddezza la guarda e dice*

Certo, se fosse stato qui, avremmo fatto baldoria in taverna. Ma adesso, Vicario, si sta svolgendo una funzione funebre. Questo baccano non è per nulla gradito. Se vuole stare qui, può farlo, ma, la prego, in religioso silenzio. Questo è un luogo di raccoglimento e preghiera. Lei che è una fedele del suo Dio dovrebbe saperlo.

*fa una pausa*

Se mio marito è al fianco di Dionea, lotterà ancora per proteggerla. Se non dovesse riuscire, saremo noi a lottare per lei, comunque vada.

*attende che il Vicario si allontani dall'altare*
@Il Vicario@
00lunedì 23 maggio 2016 13:30
*La guarda con lo sguardo di chi non capisce e con tono normale dice*

Baccano? Quale baccano?

Lo so cos'è questo luogo, presto avrò bisogno di venire spesso in posti come questo anche io.

*Sorridendo*

Comunque sono solo passata a dare un ultimo saluto, ci vediamo in giro.. *dice dandole un paio di pacche sulla spalla*

*si volta verso gli altri*

Arrivederci a tutti

*Si avvia verso l'uscita*
lambertdirivia
00lunedì 23 maggio 2016 13:53
* entra in cattedrale completamente vestito di nero, il volto è coperto da un mantello con cappuccio*

Ossequi a te Alto comandante.

Sapevi a cosa andavi incontro in questa guerra, come noi tutti, quindi non mi sprecherò in parole di biasimo.

Avrei voluto che anche tu sentissi i protettori di Elavia, e sapere quanto ci sono vicini.

Onore a te, speriamo che la tua dipartita non sia vana, e che i tuoi compagni tengano alto il tuo ricordo.

Riposa in pace.
Neeranel Scarlet
00lunedì 23 maggio 2016 13:53
*La guarda e dice*

Arrivederci, Vicario. Buona giornata.

*poi, una volta uscito, riprende la funzione. Prende l'urna e la alza al cielo, intonando una canzone*

Ancora qui,
ancora tu,
ora però
io so chi sei,
chi sempre sarai
e quando mi vedrai
ricorderai.
Ancora qui,
ancora tu,
e spero mi perdonerai.
Tu con gli stessi occhi
sembri ritornare a chiedermi di me,
di come si sta
e qui dall’altra parte,
come va.
L’erba verde,
l’aria calda
sui miei piedi
e sopra i fiori,
si alza un vento tra i colori,
sembri quasi tu.
Anche il cielo cambia nome,
così bianco quel cotone,
è veloce che si muove
perso in mezzo al blu.
E’ un qualcosa in te,
è quel che tornerà
come era già.
Ancora qui,
ancora tu,
e quel che è stato
è stato ormai
e con gli stessi occhi
sembri ritornare a chiedermi di me,
di come si sta e in questo strano mondo
come va.
Ritornerai e ritornerò
e ricorderai,
ricorderò,
ritornerai, ritornerò.
ricorderai, ricoderò,
ricorderai, ricorderai,
ricorderai, ricorderò,
ricorderai, ti ricorderò,
ricorderai, ricorderò,
ricorderai, ricorderò.



*Fa una pausa*

Riposa ora, mio guerriero. Il tuo duro viaggio è finito. Riposati tra le braccia della tua amata Dionea. Presto o tardi, seguirò il nostro filo rosso fino a ricongiungermi all'altra metà di me. Da lì, potremo ritornare ad essere felici insieme. E a sorridere.

*Prende l'urna e, insieme ai consacrati, ritorna in corteo alle sale dell'Ordine*
Beatrice F.
00lunedì 23 maggio 2016 20:34
*rimane in cattedrale* si avvicina all' altare,accende degli incensi, delle candele, ne prende una tra le mani e s'inginocchia.
Volge lo sguardo al cielo e dice*

"Mio valoroso fratello a te dedico la mia preghiera. Che il tuo spirito possa vegliare su di noi"
* gli occhi le si riempiono di lacrime e con un dolce sorriso continua*
"Grazie di tutto, la tua Dea ha il migliore degli uomini con se."

*Rimane in preghiera finché le candele non si consumano. *
jack di spade
00lunedì 23 maggio 2016 20:46
*entra nella cattedrale e rimane sconvolto da tutta la folla che presenzia alla messa e bisbiglia tra se a bassa voce*

Dovevano volergli bene un sacco di persone...

*si sposta in un angolino in fondo, dietro tutti quasi a non voler disturbare sentendosi di troppo e continua a bisbigliare*

Chissà come ha fatto a morire un uomo del suo valore...
Fratello Gatto
00martedì 24 maggio 2016 00:17
Povero Renouard.
Addio comandante.
La luce del dio sole splenda su di te in quel mondo in cui regna di notte e in cui vanno i giusti.
Atlas84
00mercoledì 25 maggio 2016 20:09
*** L'uomo in corazza entra in cattedrale insieme ai suoi confratelli, osserva e assiste a tutto quello che succede ma rimane al suo posto pregando per l'anima dell'Alto Comandate e bassa voce esprime il suo pensiero. ***

- Anche Tu ci hai lasciato in questi tempi oscuri. Un giorno ci rivedremo Alto comandante Renouard.

*** Ripensa anche Valiant, Mishara, Isabel e tutti i caduti degli ultimi tempi ***

- Un giorno vi rincontrerò tutti miei amici caduti nello splendore della Luce e accanto ai nostri amati Dei. Fino ad allora porterò avanti il vostro ricordo nel mio cuore.

*** Ritorna in silenzio a pregare. ***
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