Neeranel Scarlet
00lunedì 13 giugno 2016 23:09
*La sacerdotessa entra in Cattedrale. Il cappuccio di una mantellina nera le copre metà del viso, mentre con le mani giunte sotto la pancia cammina a passo lento verso la statua di Dionea. Arrivata, si inginocchia a terra, prostrandosi in segno di rispetto all'effige della gloriosa Regina dell'Intelletto. Accende una candela arancione e la pone alla base della statua. Mentre la candela le illumina debolmente il viso, dice*
Gloriosa Dionea, Regina dell'Intelletto, ti chiedo conforto. A te affido la mia mente stanca, affinchè nel tuo dominio essa possa essere ritemprata. Ora più che mai ne ha bisogno.
Sovrana della Ragione, farò tutto ciò che è nelle mie facoltà per proteggerti. Molto temo per te, come per tutti gli Dei Lucenti. La minaccia che vi affligge è grande, ma non abbandoneremo la fede, non abbandoneremo la speranza. Tu che fosti ragione di vita di mio marito, tu che fosti suo conforto, fa che io possa essere saggia come lui. Fa che io possa ricordare ogni sua parola e trarne il giusto insegnamento.
*Rimane qualche minuto in silenzio, prostrata, a pregare*
Mio amato, so che vegli su di noi da lassù. Tra le braccia della tua dea, ti immagino con il tuo meraviglioso sorriso, mentre osservi le nostre vite. Questo mi riempie il cuore e mi conforta, anche se sento la tua mancanza. Ho davvero creduto che saremmo stati insieme per sempre. Cosa faremo ora? Abbiamo perso provandoci...allora non ero altro che una ragazza ingenua e spaesata, ma da quando ti ho incontrato sei stato in grado di tirare fuori le mie qualità, anche le più insignificanti...con te al mio fianco, dopo tanto tempo, ho potuto riscoprire e immaginare di nuovo cose che non avrei mai pensato: il futuro, una famiglia, la felicità...Dopo tutto quello che ho passato, vivere una vita senza te è la cosa più terribile che potesse capitarmi...
*sospira e asciuga le lacrime*
Mi dispiace per tutto quello che non potrò mai darti. Ma grazie per ogni gesto gentile, grazie per i nostri amici, grazie per nostro figlio, per la prima volta che abbiamo saputo di lui, per avermi sempre fatto sentire orgogliosa di te... per la tua forza, per la tua dolcezza... per come eri e come sei, per come ho sempre desiderato abbracciarti. Dicevi che eravamo un grande Drago che volava nel Cielo. E adesso, ti chiedo scusa per tutte le volte che ho fallito con te...specialmente questa.
*mette una mano sul cuore, quasi come se le facesse male*
Nonostante il dolore, nonostante la solitudine, andrò avanti a testa alta, come mi hai insegnato. Andrò avanti e vivrò anche per te. Nelle tue palme dischiuse lascia che io posi, sta sera, questo mio sonno di lacrime...
*Dopo qualche minuto di struggente silenzio, si alza e se ne va, lasciando la candela accesa, a consumarsi*