***Allo scoccare del dodicesimo rintocco, entra in Cattedrale una figura vestita di un pesante armatura nera come la notte, a metà avanzata verso la statua del possente Dio Re e del Nero Leone, si toglie i guanti e sistema bene le armi al cintolo. Dopo qualche secondo riprende il suo cammino, ogni passo è deciso e il suo sguardo fermo pregno di fanatismo si posa sulle sacre effigi. si appresta a giungere dinanzi la statua di Mor'Ashkar, alla quale si rivolge con tono di devozione.***
sento già nelle mie vene
l'ardore del potere che mi avete concesso
questo privilegio, che in pochi possono conoscere
il sapore del potere, il sapore della vittoria.
Già la posso assaporare...
ha il sapore degli sguardi colmi di terrore
ha il sapore del sangue dei ribelli
ha il sapore delle lacrime di un vigliacco
ha il sapore della vendetta...
Dio della guerra, Dio Re, io non sono qui per chiederti nulla
le richieste sono per i deboli, il Leone prenderà ciò che merita con la conquista.
Sole Nero, godete voi delle mie conquiste, godete voi dei miei comandi impartiti con fermezza, e godete voi del coraggio e della forza che emaniamo quando scendiamo in battaglia a mietere anime nel vostro Divino nome.
e se il nemico, oh Sole Nero, sarà troppo debole, e lo scontro troppo breve, allora lo scontro diverrà gioco in tuo nome, e il nemico diverrà preda e giocattolo per il vostro godimento.
affinchè possiate essere compiaciuti, di questi cavalieri neri, votati al vostro volere...
...il potere.
**l'uomo prende la sua spada, e la estrae dal fodero, per poi portarla sull'altare**
porteremo ordine, lì dove regna il caos.
con la forza, epureremo la debolezza.
questa spada punirà, chi non merita pietà alcuna
**rimane qualche minuto a pregare in silenzio, poi infodera la spada,
si volta e cammina verso l'uscita**
-Lord Terenzio Makara-
-Dominatore delle Zanne nere-
-Signore di Altura d'Autunno-
-Portavoce delle Zanne Nere-
-Vassallo di Abel Septim, il Flagello di Mor'Ashkar-
-SENTI IL MIO RUGGITO-