*Entra in Cattedrale, con aria festosa, raggiante, stringendo tra le mani, sfiorate da lunghe maniche bianche di una semplice veste di cotone bianco, un paio di coppie di nastri di raso, rossi, rosati e bianchi, Inspira profondamente, fissando l'altare davanti a sè, sfiorando quello dedicato all'Amoroso con occhi pieni di attesa e docile devozione...*
E' giunto, o meglio si, quasi, quasi giunto il momento...
*Dire concitato quello del giovane, che prende ad incidere a piedi scalzi lungo la navata, portando la dritta, che stringe i nastri dietro il capo, massaggiandolo nervosamente*
E Divino, credimi, non vedo l'ora! E' quello che ci vuole è la miglior cura di sempre: contro i veleni, gli asti, le guerre...
*annuisce, velocemente, mostrando lo stesso entusiasmo di un bimbo, deviando, buffamente ritrovandosi di fronte all'Arciere, prima d'incrociar le gambe e posar i nastri a terra, dirigendosi verso l'incensiere, mentre già armeggia in una candida sacchetta da dove estrae una profumatissima, polvere rosata: rose, giacinti, perle di miele e ambra, che accuratamente lascia cadere sulla fiamma viva*
A Te il mio Cuore,
Divino Amore,
a Te i miei Gesti,
i miei Nodi e le mie Speranze...
*sorridendo mentre, torna lì dove sono i nastri inginocchiandosi*
Dov'è astio sia Fiducia,
dov'è odio, sia Amore,
dov' vendetta, sia Pace...
*socchiude gli occhi imponendo le mani sui nastri*
Invoco l'Amore che tutto può,
invoco la Fiducia in ciò che non si può,
Credere per Vivere
Vivere per Sperare
Sperare per Realizzare...
Così sia
*Rimane qualche istante in preghiera, ad occhi socchiusi, tornando poi a specchiar lo sguardo sulla statua dell'Amoroso*
Loras
Mielescuro
"Non c'è Cuore che non possa trafiggere e fidatevi, ciò che dico è a ragion veduta..."
"Scivolando su venti celesti attraverso il Regno dell'Etere e il firmamento delle stelle per raggiungere la Torre di Guardia della Chiave Dorata. Solo gli spiriti eletti possono entrare qui, sorvegliati dalle Schiere angeliche con le loro spade di fuoco. Il fulmine colpisce chiunque voli con ali fasulle, come Icaro fu abbattuto dalla propria superbia. Colui che brandisce la Fiamma Superna non deve ritrarsi di fronte alle avversità, e incarna una delle tante visioni del divino..."