*si mette comoda al bancone, mentre ordina un'altro boccale. Guarda il ragazzo, e alla sua domanda gli sorride con un piccolo ghigno. Le cicatrici sulle sue guance si curvano insieme al resto del viso*
Vengo dal Norska
*beve il primo sorso appena l'oste le porge il bicchiere, ringraziandolo con un cenno. Poi continua con tono piuttosto gioviale*
Eppure, si potrebbe meglio dire Teutonia, visto che è lì che ho speso gran parte della mia vita...se c'è una cosa che i Teutonici sanno fare bene *sospira con espressione molto divertita* è la birra.
Ad ogni modo *continua, in direzione del ragazzo* com'è che si chiama il vostro paese? *inizia a roteare la mano come se non lo ricordasse*
If there is such a thing as fate, I can only laugh at how fickle it can be.
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If someday, I was given a second chance at life, would live for no one but myself.