Alle prese con pergamene e inchiostro

*Darrel entra lentamente nella taverna, guardandosi cautamente intorno. Indossa il tabarro del sacro ordine sopra i suoi vestiti e una fascia nera e dorata attorno al braccio destro, mentre sotto il sinistro porta una borsa da cui spuntano gli angoli di alcune pergamene. Va al bancone e ordina un calice di vino, poi cerca un posto. Si avvicina al tavolo di Viktoria*
Perdonate...è libero questo posto?

*alza gli occhi dal foglio che ha in mano*

Sisisi è tutto libero!

*Cerca di rimettere in ordine tutti i fascicoli sparsi sul tavolo, lasciando al centro la caraffa con il vino e le bruschette*

Accomodati pure.. *Afferma velocemente mentre nota l'abbigliamento del nuovo arrivato* ... consacrato! *Sorride*

*La guarda un momento, poi si siede, posizionando la borsa al suo fianco.*
Grazie. Io sono Darrel Lage, Primo Martello e comandante inquisitore.
*Dalla borsa inizia a tirare fuori alcuni rotoli di pergamena ancora puliti e una piccola custodia di pelle*

*sgrana gli occhi alla sua presentazione e molla la penna, alzandosi e mettendosi sugli attenti*

Chiedo scusa, Signore! Non sapevo foste di un rango superiore al mio, Signore! Io sono la recluta Viktoria, da Azm'e Sok...

*I suoi occhi guizzano veloci tra un punto indefinito e il conscrato, in attesa*

*Rimane un momento interdetto per la reazione*
Non...non mi sono certo offeso.
*Sul suo volto appare l'ombra di un sorriso*
Siediti pure, tranquilla...che novità ci sono dalla tua terra? Sono mancato in Elavia per alcuni mesi.

*si siede rimanendo ancora un po' rigida e fissandolo*

In Enotria dall'ultimo raduno nulla di nuovo, Signore! Poi beh dipende da quanto siete mancato...
Dove siete stato, Sign..!

*Scuote la testa*

Scusate la curiosità Signore, non dovevo, Signore!

*Si costringe di nuovo con lo sguardo sui fogli*

Darrel beve un lento sorso dal calice, pensieroso*
A nord di Elavia, un lungo viaggio...
Non continua, ma posa il calice e prende dalla borsa un'altra pergamena, questa volta già scritta. Il titolo in alto recita "Il codice del Martello".
risolleva lo sguardo
Posso chiederti da quanto tempo frequenti i raduni della tua regione?

*alza lo sguardo appena riprende a parlare*

Dal 9 Aprile, Signore, con precisione! Quello fu il mio primo raduno...

Cos'è il... *Ci pensa*
...primo martello?

*Si schiarisce la voce, e cercando di mascherare la curiosità dice:*
Chiedo solo in caso ne incontrassi un altro....per non dargli di nuovo del tu.. ecco...

*Spalanca appena gli occhi*
IL 9 aprile...in giorno in cui...
*Si interrompe e scuote la testa, guardandosi alcuni momenti intorno prima di tornare a concentrarsi su Viktoria*
Quello di Primo Martello è il titolo che mi assegnò il mio Signore, il Divino Orion, nella notte della rinascita.
*Guarda la ragazza*
Tu sei giovane, forse conosci poco della notte in cui cadde l'imperatore Morlock.
*Tocca distrattamente il calice di vino*
I Guardiani di Elavia allora scesero sulla terra e lui, il mio signore, mi incaricò di trovare altri che condividessero la fede in lui e i suoi valori...

So solo che è caduto l'anno in cui sono nata io... *Beve un sorso*

Ma quindi fatemi capire, Signore.. *strizza un po' gli occhi*
..voi avete parlato con il Divino Orion? E lui vi ha dato questo titolo e questo compito? E poi... In cosa consiste di preciso?

*annuisce piano*
Sì, è così. Quella notte I guardiani ci concessero il dono della loro presenza, il più grande che un devoto possa anche solo immaginare.
*Guarda il codice e le pergamene vuote lì accanto*
Mi incaricò di creare questo nuovo ordine, l'ordine del Martello, nel quale radunare tutti coloro che condividessero i suoi valori. Un gruppo che superasse anche le barriere dei quattro ordini.
I membri dovevano essere dei combattenti, ma anche persone con ferrei valori morali e conoscenze...
*riabbassa lo sguardo sul codice*
Se sei curiosa e vorresti leggerne di più, potrei fartene avere una copia. Qui è riassunto il funzionamento e parte del senso dell'ordine.

Un altro ordine quindi.... *Osserva le pergamene curiosa*

Beh vi ringrazio Signore... Io sono devota ai lucenti, ma non ho mai sentito una vicinanza particolare con nessuno... L'ho cercata a dire il vero, dopo la morte di mio padre ma... Niente...

*Si scuote leggermente e sorride*

Leggere qualcosa non può che farmi bene comunque, soprattutto... *Abbassa la voce* ora che finalmente ho imparato! Si sono ancora lenta a scrivere ma ho molto lavoro con cui fare pratica. Appena avrò finito, vi potrò cercare, Signore?

La fede ha i suoi tempi e le sue condizioni. Un evento, una piccola scelta, un incontro...o il più delle volte qualcosa aldifuori del nostro controllo.
*Accenna alle carte*
Ora non intendo distrarti dal tuo lavoro...comunque puoi chiamarmi anche solo comandante...O Primo Martello. E Certamente, quando vorrai mi potrai trovare.

La ringrazio Primo Martello!

*Ritorna ai suoi fogli*
..si sarà meglio che mi sbrighi! Ho una scadenza e scrivo come una lumaca.... *Continua a borbottare qualcosa sul suo modo di scrivere*

Di nulla.
*Dalla custodia che aveva posato sul tavolo estrae una piuma di corvo e una boccetta di inchiostro*
E' normale, quando si ha appena imparato, ma poi sarà più facile...per me alla fine è diventato un piacere.
*Fa per aprire la boccetta di inchiostro e cominciare a scrivere a sua volta, ma prima si ferma a bere un altro sorso di vino*

*sbuffa servendosi altro vino anche lei*

Ma è noioso Sign.. Primo Martello!

Fortuna che la taverna sembra tranquilla stasera...

*Cerca tra i fascicoli, legge qualcosa e scrive*

*Fa un pallido sorriso alla risposta della legionaria*
Già. Insolito...almeno credo.
*Apre la boccetta di inchiostro*.
Bhe...buon lavoro allora

*seduta ad un tavolo un po' più distante osserva i due riconoscendo la legionaria. Sorseggia qualcosa di fresco, sola, con aria serena, senza proferire parola con nessuno*

*entra in taverna con il sorriso sul volto*
Chi non muore si rivede!
Quanta gente che credevo scomparsa.

*mentre si siede al tavolo con gli altri dice*
Posso unirmi?
*poi si gira verso Laura*
Prego, prego, de Forzieri, si unisca a noi!
Non stia lì tutta sola!

*si rigira verso gli altri, guardando la legionaria*
Lei non la conosco, perciò
*porge la mano, ancora seduto*
Carlo Rampini, Portavoce dell'Ordine dei Mercanti.