Occupazione e Dichiarazione di Guerra

Dopo un duro viaggio da Palaum attraverso territori infestati da non morti, la spedizione dell'Araldo giunge finalmente all'agognata Colle dei Venti.

L'unico testimone, ovvero il Signore protempore designato dal Sacro Ordine, osserva quello che poi viene raccontato in ogni piazza seguendo il tam tam degli informatori: la lunga colonna di circa 650 soldati della Contea di Mor e 400 civili con carri e vettovaglie, arriva con un generale sentimento di sollievo nonostante siano tutti visibilmente malconci.

Gli uomini dell'Araldo si chiudono finalmente le porte delle mura alle spalle e mentre i comandanti si congratulano con il Signore, gli uomini si dividono tra riposo e presidio delle mura.
I civili sono ancora più scossi dei soldati eseguono i membri del clero che li hanno protetti lungo la strada assieme ai soldati nei posti assegnati loro in attesa di costruire case vere e proprie.
Canti e preghiere, con voci dapprima tremule e poi via via sempre più sicure, si innalzano dalla popolazione e da parte dei soldati e il nome dell'Araldo viene ripetuto in ciascuno di essi come se fosse un talismano.

Il comandante della spedizione, Gladio Spada, pronuncia a seguire queste parole che vengono riportate qui a voi tutti:

Con il nostro arrivo nell'isola sacra di Treon, che ha visto i natali del nostro Signore dai suoi divini genitori, dichiaro ufficialmente aperta la Guerra Santa contro il Flagello di Mor'Ashkar che osa profanare con la sua presenza la città santa dei Re, Drepania, e il benedetto nome di Abel Septim unico e solo del suo nome per grazia dei divini Guardiani Araldo Divino e Conte di Mor.
In nome di Septim e con la grazia di Luthien dalla nostra, questo dichiaro: che la Guerra Santa abbia inizio!