*la donna entra nella cattedrale con gli altri custodi. Indossa un abito nero in velluto e tiene in mano un fiore di papavero rosso. Ella sta sempre vicino ai suoi allievi e colleghi, li guarda con tenerezza e ogni tanto stringe loro la spalla per confortarli. Percorrendo la navata a passo lento si nota quanto il viso sia distrutto dal dolore, ma traspare anche un po' di rabbia dai suoi occhi, con i quali scruta ogni singola persona all'interno della cattedrale.
Giunta nei pressi dell'altare, si siede tra le prime panche insieme ai suoi compagni.
Quando ha l'opportunità di parlare, si alza e si avvicina all'urna..dopo qualche secondo di silenzio, sospira e dice*
Lucille, mia allieva amatissima, mia allieva adorata..non so davvero come rispondere ad un torto così grande,immenso, che la vita mi ha fatto..
Ho pianto, ho passato notti insonni al pensiero che non ti avrei mai più rivista, ma come faccio a rassegnarmi?
Questo non riesco a farlo. D'altronde.. non mi sono mai rassegnata per la perdita dei nostri cari amici e allievi..e di mio marito..
Tu sei un altro tassello del mio cuore che va via e si perde tra le crudeltà e ingiustizie del mondo, facendomi rimanere ancora un po' più vuota.
*dice questo con un nodo alla gola e poi dice a voce più bassa e stremata..*
Sento che mi sto per svuotare..piano piano..
*dopo qualche secondo, guarda i suoi compagni, respira e riprende a parlare cercando di avere un tono di voce chiaro*
Lucille, forse non te l'ho mai detto, perché sai bene come sono: io non tendo ad esternarmi, rimango sempre un po' sulle mie, ma sappi che ti ho voluto bene, sempre e da sempre..per ogni lacrima versata insieme e ogni goccia di sudore gettata per il bene del nostro ordine e che ci ha dato soddisfazione.
Ti voglio bene e te ne ho voluto, perché hai messo tutta te stessa per far prosperare l'Ordine dei Custodi, da quando hai messo piede nella nostra prima torre *sorride tristemente*
fino all'ultimo istante della tua vita.
*abbassa gli occhi e si asciuga immediatamente le lacrime che erano iniziate a sgorgare. Poi alza il volto e continua*
Sappi che NOI TUTTI ti apprezzavamo, non solo come collega, allieva, maestra e guida..ma come un'amica, come una sorella, una madre, una confidente.
Tu per noi sei stato tutto questo.
*dice queste ultime parole con un tono di voce più alto *
*poi si avvicina all'urna, dice qualcosa sussurrando, rivolgendosi ad essa. Infine poggia il fiore di papavero rosso e torna a sedersi*
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Fleur D'Estaing
Ministro dell'Ordine dei Custodi.
Maestra degli incanti.
“La magia è un ponte che ti permette di passare dal mondo visibile in quello invisibile. E imparare le lezioni di entrambi i mondi.”
“Non smettere di imparare: sia tua cura accrescere ciò che sai. Raramente la sapienza è data dalla vecchiaia.”