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Magocrazia di Palaum

Ultimo Aggiornamento: 26/01/2017 18:09
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26/01/2017 18:09

Magocrazia di Palaum 


La città libera di Palaum, e le signorie ad essa annesse, è governata da una Magocrazia laica. I leader sono chiamati Magister e sono guidati dall’Arconte. Il governo della Magocrazia è affidato al Senato che si suddivide un due camere: Camera dei Lord Magister e Camera degli Eletti.

La Camera dei Lord Magister (Camera Alta) 
Tutte le famiglie Nobili hanno diritto ad un seggio nella Camera dei Lord Magister. Una famiglia perde lo status di Nobiltà se il Capofamiglia non è un mago o per il reato di Alto Tradimento.
La Camera dei Lord Magister può legiferare in ogni campo e presentare all’Arconte delle proposte di legge, il consenso della Camera degli Eletti non è richiesto.
È possibile per un apprendista Magister elevarsi al grado di Nobile solo dopo aver dimostrato devozione e fedeltà all’Arconte ed alla Casta che Egli rappresenta. L’apprendista deve inoltre possedere due documenti scritti ove due Magister, con più di 10 anni di servizio in Senato, lo raccomandano al rango Nobiliare. È lo stesso Arconte a riservarsi il diritto di accogliere o respingere la nomina a Magister di un apprendista.

L’Arconte

L’Arconte è il Nobile Capostruttura della Magocrazia di Palaum. Egli presiede al Senato ed ha il dovere di controfirmare qualsiasi proposta di legge presentatagli. Ha il diritto di respingere fino a due volte i documenti presentategli ed il Senato adducendo delle motivazioni scritte. In sede di riesame il Senato è obbligato a discutere sulle modifiche da Egli proposte.
L’Arconte gode anche di iniziativa politica e può, in caso di necessità, emanare dei decreti che hanno una valenza minima di trenta giorni e che rimangono in vigore finché non vengono ridiscussi in Senato. L’Arconte ha il compito di supervisionare l’attività del Circolo dei Magi, fornendo di anno in anno un indirizzo concordato con il Magister che ha ricevuto la carica a vita di Sommo Arcanista.
L’arconte ha il diritto di elevare a Giudice Supremo un Magister, la carica dura 2 anni e può essere revocata.
L’Arconte ha il diritto di assegnare ad un Nobile una Signoria annessa, senza limitazione alcuna nella scelta del candidato.
L’Arconte è a capo delle forze armate della Magocrazia e lo gestisce tramite tre Magister da lui scelti ogni 5 anni per ricoprire le cariche di:

- Generale dell’Esercito, gestisce e comanda tutte le forze di terra;
- Ammiraglio della Flotta, gestisce e comanda tutte la flotta;
- Console, gestisce le ambasciate e cura i rapporti diplomatici.

L’arconte ha il potere, previa autorizzazione a maggioranza assoluta della Camera Alta, di sciogliere la Camera degli Eletti ed indire nuove votazioni.
L’Arconte è una carica a vita.
Questi viene eletto dal Senato tra i membri della Camera dei Lord Magister, i voti della Camera Alta valgono doppio.


La Camera degli Eletti (Camera Bassa)

La Camera degli eletti è composta da 30 seggi assegnati a rappresentati del popolo della città di Palaum, più i seggi concessi al clero ed alle genti di signorie annesse.
Questa camera può legiferare solo in campo Sociale ed economico, prima di presentare la proposta di legge all’Arconte è necessario il benestare della Camera dei Lord Magister.
La Camera degli eletti può, in caso di consenso di 2/3 o più dei propri membri, richiedere l’abrogazione di una legge, ma non oltre 90 giorni dalla sua emanazione e trascrizione.
Le elezioni si svolgono ogni 2 anni, per candidarsi bisogna avere raggiunto il ventesimo anno d’età, essere cittadini di Palaum, non essere maghi, possedere una fonte di reddito medio-alta chiara, legale e constatabile.
Al clero solo riservati fino a 10 posti, uno per confessione religiosa, ufficialmente e pubblicamente riconosciuta. Il rappresentante va confermato ogni 6 mesi.
Per ogni Signoria annessa vi sono 2 posti riservati per gli esponenti locali.
Ogni eletto percepisce un indennizzo di 5 copper al mese più un buono uscita di 2 argenti in caso resti in carica per tutti e 2 gli anni.
La camera bassa resta in vigore fino alla proclamazione dei nuovi Eletti.

La Giustizia

La Giustizia è gestita dal Giudice Supremo che è un Magister investito direttamente dall’Arconte.
Il Giudice Supremo ha il compito di nominare fino a 5 giudici per la città di Palaum e fino a 1 giudice per ogni signoria annessa.

I principi su cui si fonda la Giustizia di Palaum sono:

“La quiete pubblica e la sicurezza personale sono beni da salvaguardare e tutelare”;
“La magia esiste per servire gli uomini e tramite essa governarli come luminari del progresso”.


Art.1
Tutto ciò che lede l’ordine pubblico è condannabile dalla legge, es. Sobillatori politici, manifestazioni non autorizzate.

Art.2
Tutto ciò che lede la sicurezza personale è condannabile dalla legge, es. Furto, Omicidio, Aggressione fisica non contemplata dal codice cavalleresco (come lo è il duello cortese), Sequestro di persona.

Art.3
Tutti i cittadini che presentano predisposizione alla magia devono essere tradotti alla Torre di Magia ove entreranno a far parte del Circolo dei Magi.

Art.4
La classe nobiliare e le famiglie degli Eletti sono esentati dalla tassazione ordinaria gestita dal Magister delegato.

Art.5
Tutti i cittadini hanno l’obbligo di comunicare all’anagrafe nascite, morti e formazione di nuovi nuclei familiari entro una settimana dall’evento, pena una multa dai 2 ai 6 copper.

Art.6
Per l’apertura di una nuova attività commerciale bisogna ricevere l’apposito attestato dal Magister incaricato alla Supervisione dell’Economia Cittadina.

Art.7
In quanto laica, la Magocrazia permette professione di qualsiasi fede purché ciò non costituisca reato o disturbi la quiete pubblica.

Art.8
La schiavitù è legale ed è possibile vendere se stessi per provvedere al bene della propria famiglia.

Art.9
È contemplata la possibilità di asilo ai maghi che lo richiedano. Dopo due anni di servizio per conto del Circolo si può richiedere la cittadinanza previo esame al Palazzo di Giustizia.

Art.10
È vietato introdurre e vendere merci non registrate, con pagamento del corrispettivo dazio doganale, in tutto il territorio.

Art.11
È vietato istituire un corpo militare autonomo ed indipendente dalla Magocrazia. I gruppi armati stranieri non superiori alle 20 unità possono soggiornare per un massimo di 6 notti entro le mura cittadine. I gruppi superiori alle 20 unità dovranno accamparsi fuori dalle mura e ricevere una delegazione diplomatica a cui dichiarare il motivo della presenza sul territorio. In caso di concessione a stabilire un accampamento fuori dalle mura sarà possibile entrare in città 4 unità alla volta.

Art.12
Ogni cittadino gode del diritto alla vita e del diritto politico. Per votare è necessario aver compito il sedicesimo anno di età, saper leggere e scrivere.

Art.13
Chiunque voglia finanziare una costruzione di un'opera pubblica, dovrà presenziare un progetto con tanto di motivazione scritta al Magister addetto allo Sviluppo Edilizio delle Città Governate dalla Magrocrazia.





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