Davanti ai guardiani

*Dalla borsa estrae due sacchetti contenenti delle candele e degli incensi. Ne posa uno davanti ad Arya, poi Darrel si rialza, guarda un’ultima volta le raffigurazioni dei guardiani e si allontana, dirigendosi invece alla corte celeste.*
*La prima divinità davanti a cui si inginocchia è Ordannam*
Sommo signore della soglia, da te sono destinate a passare tutte le nostre anime. Credo nella giustizia del tuo giudizio e nella sacralità dei tuoi principi, che il tuo aiuto ci accompagni contro la piaga della non morte.
*accende una candela e lascia bruciare un incenso, poi va oltre, fino a Ver’Irandra*
Signora di saggezza, a te chiedo perdono per non aver saputo difendere abbastanza un consacrato a te devoto, Priamo di Torre bianca. La sua fede era sincera, così come lo è la mia volontà di redenzione…io credo in te
*accende una candela e lascia bruciare un incenso, poi va oltre, fino a Lendress. Mentre si inginocchia le sue labbra si increspano in un sorriso*
Divino Lendress. Il viaggio, il tuo dominio, è qualcosa che già domina il mio cuore, da ben prima che ti conoscessi e ora più che mai…donami il tuo favore per ciò che mi attende.
*Fa lo stesso e va oltre, a Elerya*
Nostra signora splendente, il mio cuore si appesantisce ancora quando penso a quanto accaduto ai tuoi devoti a Drepania così poco tempo fa…loro che attraverso di te erano un baluardo di luce. Quanto coraggio dovevano avere, per diffondere la tua parola anche nel buio di Drepania…sia sempre lode al tuo nome a alla loro memoria.
*Infine giunge a Mar’Hastrass. C’è una certa rigidità nel modo in cui fa gli ultimi passi e si inginocchia*
Signora delle messi, imploro il tuo perdono per quelle che sono state le mie intenzioni. Non…
*prosegue parlando a voce sempre più bassa, fino a rimanere in silenzio mentre accende la candela*