Il vostro giorno Sacro.

*Leonard giunge in cattedrale, marcia deciso e furente dritto verso la statua della Dea. Giunto al suo cospetto la guarda, e già il suo cuore è più leggero, come quello di un uomo che vede la luce dopo aver vagato per secoli nel buio. Tuttavia lo sguardo è serio, il volto passa da un rosso paonazzo ad un bianco pallido, molto gradualmente. Si inginocchia alla statua e le bacia la mano sinistra, mentre porta la destra al cuore. Aggiunge poi un ramoscello di ulivo nel ricettacolo, accanto a quelli ormai secchi che aveva già riposto poco tempo prima. Quando finalmente trova le parole, inizia a pregare*

Splendente Elerya, nostra signora della pace, a te è consacrato questo giorno, oggi come ogni anno passato. Come ogni anno i tuoi fedeli sono riuniti al tuo cospetto, in questo giorno, per ringraziarti dei lunghi giorni ricolmi di luce che ci hai donato, giorni in cui il sole splendeva nel cielo e rischiarava gli animi di chi cerca la speranza. A te rendo grazie, signora dei cieli, e rinnovo il giuramento che ti feci, affinchè il mio operato sia guidato dalla luce come lo è stato in estate, così anche nell'inverno venturo.

*Sospira e caccia indietro le lacrime*

Come il sole però non riesce a raggiungere gli angoli più bui e angusti del mondo, oh dea, la tua luce difficilmente guida il cammino di chi chiude il proprio cuore, di chi alla luce del giorno volta lo sguardo e attende la notte. Non comprendo davvero, mia signora, come possa un uomo rifiutarvi lo sguardo in nome di ciò che è più nefasto e orribile, come possa rinnegare la luce per cadere nell'oblio. Non comprendo come persino oggi che il sole, effige dorata, splende più caldo e vicino, qualcuno possa insozzare il vostro nome con le azioni più disdicevoli. Prego per i fratelli che hanno seguito il tuo cammino, prego per le loro anime spezzate dal tiranno. Alle loro vite dedico il mio canto e il mio operato, che in nome di Elerya venga fatta giustizia.

*Rimane qualche minuto in contemplazione, poi recita*

Umile è la vita di chi segue il sole
il cammino è ardente, non è un sentiero,
di chi persegue la pace, il giusto ed il vero
a loro sono dedicate le mie parole

a loro che hanno marciato con non poca fatica
e che mai hanno voltato il loro sguardo
e hanno seguito il sole, di pace stendardo
e per questo cammino hanno dato la vita

L'arroganza dei tiranni non sarà impunita
i martiri, la loro sacra missione
sarà sempre in memoria scolpita

E sia monito, il fiero e possente leone
che si adora e si lecca la criniera ingiallita
sarà giudicato dalla luce del sole.

*Il ragazzo rimane in meditazione e preghiera per tutto il giorno*