Taos inneggia all'Araldo

*Sono circa le dieci del mattino a Taos e le barche sono rientrate dopo una proficua notte di pesca quando, mentre ancora stanno scaricando, un suono di corni si ode in direzione di Mor.
Poco dopo, sull'Everet, appare una fila di navi con il simbolo dell'Araldo sulle vele, affiancate ai due lati del fiume da due colonne di fanti e cavalieri, anch'essi riconoscibili per i vessilli come truppe della Teocrazia Moriana.
Inneggiando il nome di Abel Septim e del suo Divino padre, entrano in Taos mentre la popolazione accorre festosa ad accoglierli e i poco di buono si rifugiano nella zona del porto. Qualcuno prova a seminare malcontento e diffidenza, ma sono immediatamente arrestati dai soldati o consegnati nelle mani delle truppe venute da terra dagli stessi cittadini. Le navi, come un unico uomo, attraccano ai lati del fiume e vomitano altre truppe. Presto, nel primo pomeriggio, tutte le strutture di potere di Taos sono nelle mani delle truppe dell'Araldo e nella città regna l'ordine. Verso la sesta ora, il Polemarco in persona esce in piazza, scortato da quattro uomini con candidi mantelli e alza le mani per imporre il silenzio alla folla sopraggiunta ad ascoltare le sue parole*

- Uomini di Taos! Oggi, per volontà della Signora Paige Carter, la vostra Terra è stata annessa nel regno dell'Araldo Abel Septim, l'unico, vero e solo Figlio degli Dei. Da oggi, per volontà dell'Araldo, siete nostri Fratelli e Sorelle. Da oggi, non dovrete più temere l'oscurità. Da oggi, in questa terra ci sarà pace e giustizia. Guardate! -

*Dice, indicando alle sue spalle con un ampio gesto marziale. Dei soldati costringono due uomini ed una donna ad avanzare nella piazza, in catene*

- Costoro sobillavano la folla con le loro lingue biforcute, cercando di aizzarvi contro di noi. La loro confessione è stata scritta, piena e sincera! La setta di Tar'Gul che vi sibilava nelle orecchie da mesi è stata finalmente sgominata. Questi uomini e questa donna sono riconosciuti colpevoli di pratica e adorazione di culti oscuri e pertanto condannati alla pena capitale! -

*Guarda i soldati che li hanno condotti in piazza e fa un cenno d'assenso. Gli uomini inginocchiati non battono ciglio, uno di loro fa un sorriso sinistro, la donna trema solo per un attimo, poi le lame dei soldati trapassano all'unisono i loro cuori. Una morte pulita, istantanea e indolore, a simboleggiare come i soldati dell'Araldo conoscono la pietà persino con i condannati. La folla ulula, ebbra di gioia. I soldati portano dei carri nella piazza e cominciano a distribuire cibo e bevande, mentre il Polemarco si ritira.
Una nuova sera sta per calare su Taos. Una sera di pace*