la VITA

*entra in cattedrale senza armi al fianco, in armatura, senza mantello. Sul volto una visibile espressione di rabbia, che non traspare però dal passo controllato e dai gesti misurati. In mano ha una candela nera con incisa una runa in bianco e una bianca con una runa nera. Arriva sotto la statua di Akos, affiancata da quelle di Amnaron e Sharidia, e posa a terra le due candele, poi le accende e si inginocchia*

Il rispetto per la Vita porta a scoprire la vera forza.
Il rispetto per la morte porta a scoprire la vera compassione.
Il rispetto per tutto il creato genera il VERO EROE.

Non c'è forza in uno che ignora il rispetto per la vita.
Non c'è compassione in uno che non rispetta la morte.

*Facendo un profondo respiro continua stare in ginocchio e rimane in silenzio per un po', poi aggiunge sotto voce*

Un giorno la giustizia verrà per tutti, Padre. Attendo con fiducia e rimetto la mia vita nelle tue mani.

*Impegnato e assorto in preghiera al solito posto, sente la donna, e si distrae sentendo quanto ella dica*

*Finendo la preghiera in maniera udibile*

...La tua luce passi attraverso me,
per dar sollievo a chi nel peccato
ha udito il bisogno di purificarsi per
tornare a nuova vita lenendo la propria anima.

*aggiunge una frase*

Nessuno: uomo, nano, elfo, orco, potrà un giorno sottrarsi al Vostro inappellabile, giusto e divino giudizio.

*Detta questa frase gira appena il capo leggermente chinato, come normale posizione di preghiera, verso la donna, e dopo qualche secondo torna nella posizione iniziale*

*Notando solo in quel momento padre Celiàn, alza il viso nella sa direzione e abbozza tra se e se un sorriso*

Nessuno potrà sottrarsi... Quanta verità in tre sole parole...

*sollevando il capo riporta la voce ad un volume normale, certa ormai che il cieco la sente comunque*

Che ritrovi la compassione chi l'ha perduta.
Che ritrovi la forza chi è poco più di un fantoccio.
Possa ritrovare l'eroe che è in sé, chi vilmente si ammanta d'orgoglio e rifiuta e confonde, mascherando a suo piacimento, le verità tue e dei tuoi figli primogeniti.

*Resta un secondo ancora, poi guardando un' ultima volta le due candele, sospirando un po' più rilassata, si alza e fa per uscire*